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5 Gen 2014 [21:55]

Dakar - 1° Tappa
Barreda Bort e Sousa aprono le danze

Antonio Caruccio

La Dakar ha portato a termine la prima tappa dell’edizione 2014. Il tratto ha visto un lungo trasferimento, ben 405 chilometri, intervallato da una breve prova speciale, di circa due ore e mezza, che ha così dato una prima idea dei valori in campo, anche se i favoriti si sono “nascosti” in attesa delle tappe più lunghe e selettive.

Tra le due ruote il successo di giornata è andato nelle mani della Honda, che grazie a Barreda Bort ha conquistato il miglior tempo al termine dei 180 chilometri di prova speciale. Lo spagnolo, nonostante una caduta, è stato di ben 37 secondi più rapido del connazionale Marc Coma, che a sua volta ha rifilato oltre un minuto di ritardo a Cyril Despres. Il francese della Yamaha apriva il gruppo quest’oggi seguendo l’ordine numerico con cui le moto sono iscritte, trovandosi così a dover tracciare la via a tutti gli altri. Domani invece, in occasione della seconda tappa che da San Louis condurrà a San Rafael, Barreda Bort avrà questo handicap, con Coma e Despres che ridurranno sicuramente il margine in graduatoria. Buono il quarto posto ottenuto dalla Sherco, condotta da Alain Duclos, che ha preceduto Paulo Goncalves su Honda. Bella prova anche per Alessandro Botturi. L’italiano, in sella alla Speedbrain, che altro non è che il progetto rielaborato della Husqvarna , ha concluso in un onorevolissimo decimo tempo, a 4’48 dal primo posto.

Nelle auto invece, il successo è andato nelle mani della coppia portoghese composta da Carlos Sousa e Miguel Ramalho, alla guida del pick-up della Haval, che ha preceduto lo squadrone Mini. Orlando Terranova infatti, si è dovuto accontentare della piazza d’onore quest’oggi, con 11 secondi di ritardo dalla vetta. Sotto il minuto anche uno dei favoriti per il successo finale, il Principe del Qatar Nassaer Al-Attiyah, che ha concluso a 47 secondi dal vertice. Quarta la terza Mini in graduatoria, quella guidata da Nani Roma. Quinto posto per il Buggy SMG di Carlos Sainz, rallentato proprio dal connazionale nel finale della speciale. El Matador, nonostante sia giunto all’ultimo check-point con quattro minuti di ritardo, ha preceduto il vincitore dello scorso anno Stephane Peterhansel, rallentato da una foratura.

Chiude nono, con la prima Toyota, Leeroy Poulter, che nella prima metà della prova aveva ottenuto il miglior tempo. Qualche problema di troppo invece, per la vettura gemella di Giniel De Villiers, bloccato da un problema all'idroguida, e per l’Hummer di Robby Gordon. Lo statunitense ha poi lasciato oltre due ore nel corso della prova per aver perso il cofano posteriore, recuperato poi dalla vettura degli organizzatori. Bloccato, dopo 104 chilometri, uno degli idoli locali, Lucio Alvarez.

Domenica 5 gennaio 2014, 1° tappa - Moto

1 – Joan Barreda Bort – Honda – 2:25’31
2 – Marc Coma – KTM – 0’37
3 – Cyril Despres – Yamaha – 1’40
4 – Alain Duclos – Sherco – 1’56
5 – Pauolo Goncalves – Honda – 2’25
6 – Francisco Lopez Conterdo – KTM – 3’24
7 – Juan Pedrero Garcia – Sherco – 3’47
8 – Michael Metge – Yamaha – 4’33
9 – Sam Sunderland – Honda – 4’33
10 – Alessandro Botturi – Speedbrain – 4’48

Domenica 5 gennaio 2014, 1° tappa – Auto

1 – Sousa/Ramalho – Haval 2:20’36
2 – Terranova/Fiuza – Mini – 0’11
3 – Al-Attiyah/Cruz – Mini – 0’47
4 – Roma/Perin – Mini – 1’15
5 – Sainz/Gottschalk – SMG – 4’03
6 – Peterhansel/Cottret – Mini – 4’21
7 – Holowczyc/Zhiltsov – Mini – 4’21
8 – Lavieelle/Garcin – Haval – 5’42
9 – Poulter/Howie – Toyota – 5’58
10 – Van Loon/Rosegaar – Ford – 6’02
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