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9 Ago 2010 [12:42]

ESCLUSIVO
La FIA vuole rendere la F.3
un passaggio obbligatorio

Italiaracing ha saputo che la FIA ha studiato una nuova normativa che se verrà accolta favorevolmente dal Consiglio Mondiale, prossima riunione nei primi giorni di settembre, cambierà radicalmente il volto del motorsport. Jean Todt in persona intende fare ordine nel vario panorama delle categorie minori ed avrebbe deciso che per ottenere la Superlicenza F.1 un giovane pilota dovrà presentare nel proprio curriculum una stagione in un campionato FIA della F.3. Al momento sotto l'egida della Federazione sono la Euro Series e il British F.3, ma per le altre serie nazionali e non (italiana, tedesca, European Open) si studierebbero dei particolari coefficienti per permettere ai piloti di poter comunque acquisire la Superlicenza quando per loro sarà necessario.

È una normativa che potrebbe essere vista come una vera e propria imposizione, in quanto va a minare la libertà di scelta di carriera di un pilota. E va a sostenere un'unica categoria: la F.3. La FIA attacca frontalmente la neonata GP3 (Todt non ha mai visto di buon occhio Bruno Michel); almeno un terzo dello schieramento attuale presenta piloti provenienti dai monomarca formativi come la F.Renault o la F.BMW. L'idea della FIA cambierebbe le cose anche in seno alla World Series Renault. Il campione della Eurocup 2.0 infatti, ottiene un premio di 500mila euro in ricambi per poter salire direttamente nella WSR 3.5, cosa che si rivelerebbe inutile con la nuova norma.

Il passaggio obbligato in F.3 finirebbe per rilanciare inevitabilmente la Euro Series. Già al Nurburgring lo scorso weekend i team hanno avuto la rassicurazione da FFSA e DMSB (gli organizzatori che con scelte pocoo lungimiranti l'hanno portata sull'orlo del baratro) che il campionato non morirà. Italiaracing ha saputo che tra la Federazione francese (FFSA) e quella tedesca (DMSB) è in atto una insana guerra interna con i transalpini che vorrebbero affidare la F.3 europea alla SRO di Stephane Ratel, colui che da anni gestisce il FIA GT e da qualche stagione la F.3 britannica.

Ma la FIA sta pensando anche a creare una serie F.3 internazionale, un piccolo mondiale, che comprenda grande classiche come Montecarlo, il Masters di Zandvoort, Macao e magari qualche altra prova in Asia o nel Medio Oriente. Insomma, la F.3 diverrà il vero punto di riferimento per ogni pilota che ambirà a salire in F.1 (quindi tutti...), la strada necessaria da affrontare quando un giovane uscirà dalla F.Renault, dalla F.BMW, dalla F.Ford o dalla F.Abarth. Niente più salti in WSR 3.5, in GP3 o GP2 mentre la F.2 (un business tutto british voluto dall'ex presidente Max Mosley con il coinvolgimento di Williams e di MotorSport Vision) è già stata bocciata da Todt e alla fine del suo ciclo chiuderà, o quanto meno perderà il sostegno della Federazione.

Massimo Costa