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22 Apr [20:01]

Endurance a Monza - Gara
L'Audi finalmente mette la prima

Da Monza - Antonio Caruccio – Foto Speedy

Prima e storica vittoria per l'Audi a Monza. Nonostante la R8 sia una delle vetture che ha sempre avuto un ottimo feeling con l’impianto brianzolo, non era mai riuscita ad imporsi al termine della 3 Ore. A sfatare questa tradizione negativa ci hanno pensato Dries Vanthoor, Christopher Mies ed Alex Riberas, che hanno animato una bella rimonta in una corsa decisamente combattuta. Al via era stata la Ferrari a dettare il passo, con Miguel Molina che dalla pole position ha contenuto un aggressivo Alex Fontana in Prima Variante.

Lo svizzero, nonostante la confortevole leadership della Silver Cup, ha tentato anche l’attacco all’assoluta, venendo tuttavia beffato da Maro Engel nel primo restart da Full Course Yellow. Rientrato ai box terzo, Alex ha lasciato la vettura ad Adrian Zaugg, tornato però in seconda piazza quando la Mercedes di Black Falcon è stata penalizzata dalla direzione gara perché la ripartenza non è stata ritenuta regolare. Alla Jaguar tuttavia è stato fatale l’ultimo stint quando ad emergere sono state le Mercedes.

Già Mikhail Aleshin, che aveva ereditato il comando da Molina al primo cambio, si è visto letteralmente scavalcato da un sorpasso clamoroso completato da Maximilian Buhk. Il tedesco, all’esterno della Parabolica, ha piazzato la zampata vincente. Nessuna replica per la 488 GT3 nell’ultimo stint con Davide Rigon, che si è visto bloccato da un problema meccanico al pedale dell’acceleratore. Il vicentino ha così dovuto abdicare a favore dell’Audi che nel frattempo, dopo Mies e Riberas, era passata nella mani di Dries Vanthoor. Il belga, fresco ventenne proprio nel venerdì monzese, ha messo sotto pressione niente meno che Max Goetz, che lo ha prima allargato sull’erba in Prima Variante, ed è poi stato costretto dalla direzione gara a cedere la leadership, regalando all’Audi un confortevole vantaggio, nonché il successo.

Scuri in volto invece, nonostante il terzo gradino del podio, Buurmann e Stolz, condizionati dalla penalità rimediata da Engel, perché visti i 14 secondi di ritardo, la vittoria era alla portata. Con Ferrari fuori dai giochi per noie tecniche, nemmeno l’altra casa italiana, la Lamborghini, può fare i salti di gioia. Nonostante il quarto posto in recupero rispetto alla qualifica sia un mezzo successo, la Huracan, campione uscente della serie e vincitrice in Belgio nella serie Sprint, ha sofferto il degrado degli pneumatici soprattutto nello stint finale di Engelhart. Ereditato il volante da Bortolotti e Caldarelli, non solo ha faticato a contenere Buurman alle sue spalle, ma si è visto rimontare con facilità anche da Grenier con Jaguar.

Tra gli italiani, egregia la prestazione di David Fumanelli. Chiamato all’ultimo per affiancare Adrien Tambay e Christian Vietoris, a sua volta sostituto da Lucas Auer per indisposizione a ridosso della gara, il brianzolo sul circuito situato a pochi chilometri da casa ha ottenuto la settima posizione assoluta, conquistandosi la quasi certa riconferma anche per il prossimo appuntamento di Silverstone. Nonostante un ottimo scatto al via, da undicesimo ad ottavo, Raffaele Marciello ha visto la propria gara compromessa da una penalità inflitta a Tristan Vautier per un contatto con una Lamborghini. Troppo presto invece, sempre su una Huracan di casa Barwell, è finita la gara di Michele Beretta, con sole undici tornate all’attivo per un’avaria elettronica che ha portato al mancato funzionamento di metà della bancata del propulsore a causa di un problema ad un cablaggio.

Se Aston Martin occupava la sesta posizione prima del ritiro per la rottura della frizione, e Bentley ha ricevuto una penalità, come spesso accade purtroppo per la foga dei propri piloti, in BMW la gara di Monza è stata un vera Caporetto. Nessuna delle due M6 di casa Rowe ha infatti superato la prima ora di gara, mentre Nissan, competitiva in qualifica, non è riuscita a ripetersi in gara.

Domenica 22 aprile, gara

1 - Vanthoor/Mies/Riberas (Audi R8) – WRT – 93 giri 3:00’32”946
2 - Parente/Buhk/Goetz (Mercedes AMG GT3) – Strakka – 2”017
3 - Stolz/Buurman/Engel (Mercedes AMG GT3) – BlackFalcon – 14”603
4 - Caldarelli/Engelhart/Bortolotti (Lamborghini Huracan) – GRT - 17”605
5 - Fontana/Grenier/Zaugg (Jaguar G3) – Emil Frey – 17”939
6 - P&S Schothorst/VanDerLinde (Audi R8) – Attempto – 21”932
7 - Leonard/VanDerLinde/Frijns (Audi R8) – WRT – 44”084
8 - Tambay/Fumanelli/Auer (Mercedes AMG GT3) – Strakka – 48”977
9 - Brundle/Kirchhofer/Martin (Aston Martin V12) – R Motorsport – 49”199
10 - AlFaisal/Haput/Piana (Mercedes AMG) – Black Falcon – 51”162
11 - Vautier/Juncadella/Marciello (Merceds AMG GT3) – AKKA – 52”858
12 - Szymkowiak/Manchester/Bastian (Mercedes AMG) – AKKA – 1’15”191
13 - Pohler/Kaffer/Schmidy (Audi R8) – Attempto – 1’27”863
14 - Jung/Gachet/Haase (Audi R8) – Sainteloc – 1’29”802
15 - Barnicoat/Ledogar/Watson (McLaren 650S) – Garage 59 – 1’31”490
16 - Niederhauser/Marioneck/Siljrhaugh (Lambo Gallardo) – Reiter – 1’52”338
17 - Klien/Seefried/Costa (Lexus RCF) – Emil Frey – 2’20”038
18 - Salikhov/Mattschull/Schwager (Ferrari 488) – Rinaldi – 1 giro
19 - AlHarthy/McKay/Eastwood (Ason Martin V12) – TF Sport – 1 giro
20 - Ineichen/Keen/Perera (Lamborghini Huracan) – GRT – 1 giro
21 - Ortelli/Palttala/Siedler (Lexus RCF) – Emil Frey – 1 giro
22 - Pierce/Smith/Morris (Bentley Continental) – Parker – 1 giro
23 - Hommerson/Machiels/Bertolini (Ferrari 488) – AF Corse – 1 giro
24 - Smith/Gounon/Kane (Bentley Continental) – M Sport – 1 giro
25 - Buncombe/Leventis/Williamson (Mercedes AMG) – Strakka – 1 giro
26 - Broniszewski/Guidi (Ferrari 488) – Kessel – 1 giro
27 - Rostan/Stievenart/Winkelhock (Audi R8) – Sainteloc – 1 giro
28 - Demerdjian/Bontempelli/Fisichella (Ferrari 488) – 961 Corse – 1 giro
29 - Lendoudis/AlFasail/Aguas (Mercedes AMG) – Black Falcon – 1 giro
30 - Cameron/Griffin (Ferrari 488) – AF corse – 1 giro
31 - Santamato/Leo/Gattuso (Lamborghini Huracan) – Lazarus – 1 giro
32 - Giauque/Debard/Barthez (Merceds AMG) – AKKA – 1 giro
33 - Amstuz/Matchiski/Guedes (Lamborghini Huracan) – Barwell – 2 giri
34 - Konopka/Lewandowski/King (Mercedes AMG) – Bratislava – 2 giri
35 - Yoon/Ehret/Penttinen (Ferrari 488) – Rinaldi – 2 giri
36 - Beaubelique/Ricci/Jamin (Mercedes AMG) – AKKA – 2 giri
37 - Parhofer/Forné/Stippler (Audi R8) – CarCollection – 2 giri
38 - Haring/Brauner/Triller (Porsche 911) – Herberth – 3 giri
39 - Frassineti/Monti/Rizzoli (Lamborghini Huracan) – Ombra – 3 giri
40 - Cipriani/Ramos/Crestani (Lamborghini Huracan) – Lazarus – 4 giri
41 - Buchardt/Vinke/Walkenhorst (BMW M6) – Walkenhorst – 4 giri
42 - Ordonez/Buncombe/Parry (Nissan GT-R) – RJN – 5 giri
43 - Abril/Soucek/Souley (Bentley Continental) – M Sport – 8 giri
44 - Rigon/Aleshin/Molina (Ferrari 488 GT3) – SMP Racing – 23 giri
45 - Makowiecki/Dumas/Werner (Porsche 911) – Manthey – 23 giri

Giro veloce: Vanthoor 1’50”088

Ritirati
46° giro - Vaxievere/Dennis/Thiim
34° giro - Petrov/Bulatov/Meadows
32° giro - Harris/West/Goodwin
31° giro - PerezCompanc/Giammaria/Mapelli
31° giro - Witt/Sanchez/Moore
26° giro - Klingmann/Collard/Krohn
11° giro - Beretta/Mitchell/Kodric
4° giro - Wittmann/Catsburg/Sims

Non partiti
Yoluc/Hankey

Il Campionato
Assoluto
1. Vanthoor 38 punti; 2. Riberas/Mies 34,5; 3. Engelhart/Bortolotti 32,5
Endurance
1. Vanthoor/Riberas/Mies 25; 2. Goetz/Buhk/Parente 18; 3. Stolz/Engel/Buurman 15