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23 Giu [15:13]

Ferrari, titolo ancora possibile:
le basi per costruire la rimonta

Jacopo Rubino

Per la Ferrari 76 punti di distacco dalla Red Bull, per Charles Leclerc 49 da Max Verstappen. "La stagione è ancora lunga", si dice spesso, ma ovviamente di gara in gara si accorcia. Il titolo sta già diventando fuori portata per il Cavallino? Qualcuno è convinto di sì, come l'ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone, ma a fronte di avversari fortissimi esiste più di un motivo che può far credere nel recupero. A patto ovviamente di invertire la rotta al più presto, magari già dal prossimo round di Silverstone del 3 luglio.

Il tracciato britannico sarà di casa per la Red Bull, ma sulla carta potrebbe esaltare F1-75: con i suoi curvoni ha caratteristiche simili a a Barcellona, dove la Ferrari era più veloce della diretta avversaria, e tranne l'Hangar Straight non ci sono rettilinei lunghissimi che favoriscono la maggiore efficienza aerodinamica della RB18. Alcune novità portate dalla scuderia di Maranello, peraltro, hanno già aiutato a colmare lo svantaggio sul dritto, specialmente a DRS aperto.

E poi, il Gran Premio di Gran Bretagna dovrebbe essere quello scelto per introdurre aggiornamenti significativi: lo aveva anticipato già un mese fa il team principal Mattia Binotto, secondo la tabella di marcia scandita dai limiti del budget cap. Si era parlato del weekend Oltremanica anche per il varo delle novità al sistema ibrido, ma i guasti sofferti in Spagna e Azerbaijan potrebbero aver modificato i piani, quantomeno per la macchina di Leclerc. Che pagando pegno in Canada con la partenza dal fondo, comunque, dispone adesso di due power unit fresche nella propria scorta: per un po' il monegasco avrà componenti che gli consentiranno di spingere al massimo.



"L'affidabilità è un problema per tutti, non è mai scontata. Questa volta è capitato a Perez, altre volte a noi", ha ricordato Binotto Domenica è stato il messicano a doversi ritirare, permettendo alla Ferrari di recuperare 4 lunghezze fra i Costruttori in un weekend che era nato per contenere i danni. Non era affatto scontato che a Montreal la Rossa si rivelasse la macchina più forte: è mancato solo il guizzo che consentisse a Carlos Sainz di superare Verstappen, complice qualche scelta di set-up che non ha pagato del tutto, ma l'olandese ci ha messo tanto del suo per resistere al comando fino al traguardo.

Per la sfida iridata, del resto, c'è anche il fattore umano da considerare: il campione in carica Verstappen è una certezza, così come c'è poco da eccepire sulle prestazioni di Leclerc, ma sul circuito "Gilles Villeneuve" si è comunque visto il miglior Sainz della stagione. Al di là del rammarico di aver mancato ancora la prima vittoria in carriera, lo spagnolo ha cominciato a sentire maggior fiducia al volante della macchina 2022, e si è vista la differenza. Un Sainz più incisivo sarebbe fondamentale per alimentare la rincorsa nelle due classifiche, disturbando (o battendo) le Red Bull. Ovviamente non bisognerà pestarsi i piedi fra compagni, e in questo servirà una saggia gestione dal muretto box.