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13 Lug 2025 [23:26]

San Paolo – Gara
Doppietta Cadillac, Lexus vince in GT

Michele Montesano

Primo successo per Cadillac nel FIA WEC. Il marchio americano, supportato dal Team Jota, ha letteralmente dominato la 6 Ore di San Paolo in Brasile conquistando una perentoria doppietta. Il terzetto della V-Series.R LMDh composto da Alex Lynn, Will Stevens e Norman Nato ha tagliato per primo il traguardo precedendo la vettura gemella condotta da Sebastien Bourdais, Earl Bameber e Jenson Button. Nulla da fare per gli avversari, a partire da Porsche, che sono usciti nettamente ridimensionati dall’appuntamento brasiliano del Mondiale Endurance.

Fatto eccezione per la prima ora di gara, la 6 Ore di San Paolo è stata a senso unico per la Cadillac. Infatti le due LMDh americane si sono rese protagonista di una corsa tutt’altro che avvincente, tant’è vero che ad eccezione delle prime tre vetture, tutte le altre Hypercar sono state doppiate. Oltre all’ottimo lavoro svolto dal team Jota e dalla competitività delle Cadillac, il risultato finale è da ascrivere anche al nuovo BoP (Balance of Performance) che ha di fatto reso le altre Hypercar poco competitive.



Scattato dalla pole, Stevens è stato subito sorpassato da Julien Andlauer. Preso il comando, l’alfiere della Porsche ha provato a dettare l’andatura seguito dalle due Cadillac. Nel frattempo Stevens è stato costretto ad effettuare un drive-through, per via delle pressioni minime degli pneumatici non regolari sulla sua V-Series.R, scivolando al terzo posto. Ma le Cadillac hanno viaggiato su un ritmo ben più rapido, a dimostrarlo il recupero dapprima di Stevens e poi di Lynn che, nel corso della seconda ora, si è riportato in testa alla gara.

In Porsche hanno cercato almeno di salvare il secondo posto, ma le Cadillac sono state inarrestabili. Almeno per la piazza d’onore la lotta è stata più avvincente, ma Bourdais ha chiuso definitivamente i giochi nelle ultime battute di gara nei confronti di Andaluer. Ottenendo la doppietta in Brasile, Cadillac e Jota hanno interrotto la striscia vincente della Ferrari che, finora, aveva monopolizzato la prima metà di stagione del WEC. A completare il podio è stata, così, la Porsche 963 LMDh di Andaluer e Michael Christensen.



Appena fuori dal podio, ma con un giro di ritardo sui vincitori, la seconda Porsche del Penske Motorsport di Laurens Vanthoor e Kevin Estre, bravi a rimontare dopo aver preso il via dalla settima posizone in griglia. Dopo aver perso quasi subito la M Hybrid V8 LMDh di Raffaele Marciello, Dries Vanthoor e Kevin Magnussen, per un problema ai freni, la BMW ha puntato tutto sull’altra vettura del terzetto René Rast, Marco Wittmann e Sheldon van der Linde. Proprio quest’ultimo, a meno di dieci minuti dalla bandiera a scacchi, si è reso protagonista di un sorpasso ai danni della Peugeot 9X8 di Loïc Duval conquistando il quinto posto.

Peugeot si è quindi dovuta accontentare del sesto e settimo posto. Finalmente competitive, grazie a un BoP estremamente favorevole, le 9X8 LMH hanno lottato quasi ad armi pari contro le altre Hypercar. Duval e Malthe Jakobsen hanno preceduto i compagni di squadra Mikkel Jensen e Paul Di Resta. Reduce dal trionfo nella 24 Ore di Le Mans, la 499P di AF Corse anche a Interlagos è stata la Ferrari più competitiva.

Ottavi assoluti, Robert Kubica, Yifei Ye e Phil Hanson hanno conquistato la vittoria tra i team privati. A completare la top-10 la Alpine A424 di Mick Schumacher, Frederic Makowiecki e Jules Gounon, seguita dalla Porsche del Proton Competition guidata da Neel Jani, Nicolas Pino e Nicolas Varrone.



Più staccate le Ferrari ufficiali che hanno accumulato tre giri di ritardo dai vincitori. Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado, undicesimi hanno preceduto i compagni di squadra Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen. Quest’ultimo costretto ad una sosta supplementare dopo che Ben Keating l’ha urtato danneggiando l’estrattore e la carrozzeria posteriore della 499P.

È andata anche peggio alle Toyota. Mai in gara, le GR010 Hybrid hanno chiuso al quattordicesimo e quindicesimo posto, perfino dietro l’Aston Martin Valkyrie di Alex Riberas e Marco Sørensen. Un problema elettronico ha subito messo fuorigioco la Alpine A424 LMDh di Charles Milesi, Ferdinand Habsburg e Paul-Loup Chatin.

Decisamente più combattuta e avvincente la 6 Ore di San Paolo nella classe LMGT3. All’esordio nel FIA WEC, è toccato ad Anthony McIntosh prendere il via dalla pole con l’Aston Martin Vantage GT3. L’americano, dopo 20 minuti, è stato sorpassato da Razavan Umbrarescu che ha issato la Luxury RC F GT3 al comando della classe. Nonostante il drive-through, inflitto a metà gara per eccesso di velocità in pit-lane, la vettura del team Akkodis ASP è rimasta saldamente al comando fin sotto la bandiera a scacchi. Umbrarescu, José Maria Lopez e Clemens Schmidt hanno così regalato il primo successo nel Mondiale Endurance aL costruttore nipponico.



La lotta per il secondo posto ha visto dapprima le Iron Dames in grande spolvero. Nonostante un drive-through per non aver rispettato il regime di Full Course Yellow, le ragazza della Porsche sono riuscite a resistere in seconda posizione fino all’ultima ora di gara. Proprio nelle ultime battute Michelle Gatting, ancora convalescente dopo l’incidente occorso a Le Mans, non è riuscita a contenere la rimonta di Charlie Eastwood che, in equipaggio con Rui Andrade e Tom Van Rompuy, ha portato la Corvette Z06 GT3 al secondo posto. La Gattin si è vista soffiare anche il terzo gradino del podio da Eduardo Barrichello che, al termine della manovra, ha mandato in visibilio il pubblico sugli spalti.

A lungo in seconda posizione, nelle ultime due ore la Lexus RC F GT3 di Arnold Robin, Finn Gehrsitz e Yuichi Nakayaka ha perso terreno chiudendo quinta. Al termine di un’intensa rimonta Riccardo Pera, Richard Lietz e Ryan Hardwick hanno ottenuto un sesto posto fondamentale in ottica campionato. Top-10 per la BMW M4 GT3 di Valentino Rossi, Kelvin van der Linde e Ahmad Al Harty.

Mentre le Ferrari, gravate dal Success Handicap, hanno chiuso all’undicesimo e tredicesimo posto. Domenica da dimenticare per Ford. Verso metà gara è stata costretta al ritiro la Mustang GT3 di Giammarco Levorato, per un problema all’ammortizzatore anteriore. Mentre, a poco più di un’ora al traguardo, è toccato a Ben Barker rientrare ai box per un guasto allo scarico della sua Ford.

Domenica 13 luglio 2025, gara

1 - Lynn-Nato-Stevens (Cadillac V-Series.R) - Jota - 242 giri
2 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) - Jota - 57"016
3 - Andlauer-Christensen (Porsche 963) - Penske - 58"882
4 - Estre-L.Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1 giro
5 - Rast-Wittmann-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1 giro
6 - Duval-Jakobsen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 2 giri
7 - Di Resta-Jensen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 2 giri
8 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 2 giri
9 - Gounon-Makowiecki-Schumacher (Alpine A424) - Alpine - 2 giri
10 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 2 giri
11 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 3 giri
12 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 3 giri
13 - Riberas-Sorensen (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 3 giri
14 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 3 giri
15 - Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 3 giri
16 - Tincknell-Gamble (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 4 giri
17 - Marciello-Magnussen-D.Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - WRT - 20 giri
18 - Umbrarescu-Schmid-Lopez (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 26 giri
19 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 26 giri
20 - McIntosh-Barrichello-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - R.S.Leman - 26 giri
21 - Frey-Gatting-C.Martin (Porsche 911) - Iron Dames - 26 giri
22 - Robin-Gehrsitz-Nakayama (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 26 giri
23 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) - Manthey - 27 giri
24 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 27 giri
25 - Cottingham-Baud-Saucy (McLaren 720S Evo) - United Autosports - 27 giri
26 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S) - United Autosports - 27 giri
27 - Rossi-Al Harthy-K.van Der Linde (BMW M4) - WRT - 27 giri
28 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 27 giri
29 - Shahin-Ebrahim-Farfus (BMW M4) - WRT - 27 giri
30 - Rovera-Heriau-Mann (Ferrari 296) - AF Corse - 27 giri
31 - Drudi-James-Robichon (Aston Martin Vantage) - HoR - 28 giri
32 - Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG) - Iron Lynx - 28 giri
33 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 42 giri

Giro più veloce: Norman Nato 1'24"498

Ritirati
Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) - Iron Lynx
Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) - Proton
Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang ) - Proton
CetilarFORMULA MEDICINEDALLARA