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10 Mar 2018 [13:34]

Ferrari veloce e affidabile
Ma la Mercedes è una incognita

Massimo Costa - Photo 4

La Ferrari lascia la Catalogna con in tasca i migliori tempi della otto giorni di test, ma non si è certo fatta trascinare dall'euforia. Al guanto di sfida lanciato giovedì mattina tra le 12 e le 13, quando Sebastian Vettel in rapida successione ha cercato la prestazione utilizzando gomme supersoft, ultrasoft e hypersoft, Mercedes e Red Bull hanno risposto con... dei long-run. Lo stesso si è verificato venerdì, quando il medesimo programma, sempre nella tarda mattinata, è stato ripetuto con Kimi Raikkonen, poi leggermente più lento di Vettel, 39 millesimi.

Ma la SF71-H non ha dato confortanti riscontri soltanto con le mescole morbide. Vettel e Raikkonen hanno tratto valide indicazioni dai long-run effettuati e soprattutto è emersa una importante affidabilità, cosa che non era del tutto scontata dopo i tanti problemi emersi nel finale di stagione 2017. La Ferrari nei quattro giorni finali di test, quelli più veritieri in quanto il meteo è stato clemente, ha totalizzato 625 giri contro i 731 della Mercedes. La differenza risiede più che altro nel tempo perso la mattina del secondo giorno quando Raikkonen, indisposto, ha dato forfait prima di salire in macchina, lasciando il volante a Vettel. I meccanici hanno quindi dovuto modificare la pedaliera per riadattare la SF71-H alle esigenze del tedesco e si è perso un po' di tempo.

Vettel e Raikkonen non sono piloti abituati ad eccitarsi per un buon riscontro cronometrico in un test. Sebastian ha proseguito nel suo motto preferito, "c'è ancora tanto lavoro da fare", mentre Kimi è parso stranamente ottimista affermando, "ho avuto impressioni positive". Entrambi hanno provato diverse soluzioni aerodinamiche, vari tipi di assetto, raccogliendo una mole infinita di dati, come tutti del resto. La SF71-H a passo lungo era alla ricerca del giusto bilanciamento, andava scoperta giro dopo giro, e l'esito delle giornate di test è stato sicuramente positivo.

Ora, la domanda che tutti si pongono, è quale sia il reale valore della Mercedes. Che non si è praticamente mai avventurata nell'affrontare giri spasmodici con le mescole tenere. Si potrebbe calcolare la differenza che passa da una gomma media a una gomma hypersoft, ma è un esercizio piuttosto inutile se non si conoscono i carichi di benzina. La realtà dei fatti è che si andrà a Melbourne al buio, senza conoscere quelle che saranno le reali possiblità di Mercedes e anche Red Bull.
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