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18 Dic [13:18]

Gasly, la Red Bull e la
grande sfida con Verstappen

Massimo Costa

Non c’è soltanto Charles Leclerc a compiere il passo, tra mille attese, in un top team. C’è anche Pierre Gasly che ha attraversato lo stesso percorso del monegasco e da bravo pilota Junior Red Bull è approdato alla corte di Christian Horner. Vincente nelle serie minori, in F1 con la Toro Rosso e poi subito promosso nella squadra maggiore, Gasly nel 2019 si giocherà tutto. Se Leclerc si dovrà confrontare con Sebastian Vettel, il francese di Rouen se la dovrà vedere con Max Verstappen.

Due sfide apparentemente impossibili, ma che potrebbero riservare non poche sorprese. Gasly, 22 anni, a Yas Marina ha guidato per la prima volta la Red Bull da pilota ufficiale. Una bella sensazione per lui dopo 26 gare con il team faentino. Belle prestazioni, spesso condizionate da una power unit Honda non affidabile. Pierre porta in Red Bull tutta la sua esperienza maturata nel 2018 con i tecnici giapponesi, un punto di forza non di poco conto sul quale partire, forse anche un punto di vantaggio rispetto a Verstappen che notoriamente non è capace di gestire politicamente i rapporti. Vedi i continui litigi con i motoristi Renault.

Gasly ha imparato come comportarsi con la cultura e i metodi di lavoro giapponesi e sarà molto utile a tutto il team Red Bull che a partire dai test di Barcellona del 18 febbraio utilizzerà i motori Honda. Gasly è un pilota frenetico, ultimamente piuttosto nervoso al volante e lo abbiamo potuto constatare con alcuni team radio eccessivi, con la voce in affanno, mentre si lamenta di questo e di quello, a volte anche senza ragione. O gesti in pista di reazione, come nel recente GP di Abu Dhabi nei confronti di Romain Grosjean. Lottare ai piani alti lo calmerà, probabilmente, almeno si spera.

In ogni caso, dividere il box con Verstappen non sarà per niente facile. Non lo è stato per Daniel Ricciardo, figurarsi per il buon Gasly. Che rischia fin da subito di venire sacrificato dalla Red Bull e se invece dovesse iniziare a essere più veloce dell’olandese, il clima diverrà sicuramente irrespirabile in quel box. Il campionato 2019 si annuncia quindi decisamente interessante e pieno di novità con questi due giovani che vogliono cambiare il mondo. Sarà una sfida ardua per entrambi, ma del resto non si diventa vincenti senza scalare montagne.

Autosprint