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29 Set [16:16]

Hamilton a segno, Vettel
(velocissimo), KO. Leclerc 'lamentino'

Massimo Costa

Tre gare senza vincere rappresentavano una dieta insopportabile per Lewis Hamilton. Nel GP di Sochi, quello in cui ci si attendeva una doppietta Ferrari, è andata in scena una... doppietta Mercedes. Se a Singapore il team diretto da Toto Wolff aveva sbagliato la strategia per il cinque volte campione del mondo, questa volta è stato rapido nel chiamarlo ai box per il cambio gomme durante la virtual safety car chiamata per il ritiro di Sebastian Vettel. Con lui, anche Valtteri Bottas. Un colpo di fortuna che ha cambiato il volto del Gran Premio.

L'undercut (visto che va di moda questa parola, usiamola) su Leclerc è stato perfetto ed i due piloti Mercedes si sono trovati come d'incanto davanti a Charles Leclerc. In quella fase concitata della corsa, subito dopo la VSC è entrata in pista la safety-car per l'uscita di George Russell, finito contro le barriere. La Ferrari ha allora deciso di richiamare per un secondo pit-stop Leclerc, che nella prima sosta era passato dalle Pirelli soft alle medie. Al monegasco sono state installati pneumatici soft per andare all'attacco di Bottas e Hamilton, ma non è andata così. Leclerc, velocissimo in qualifica, in gara non è parso brillante. Non ha mai raggiunto Bottas nonostante gomme relativamente più fresche, non ha mai tentato un vero attacco e così la Mercedes ha potuto festeggiare una incredibile doppietta.

Hamilton non vinceva da Budapest e con lui anche il team di Wolff. Con questo primo posto, e il giro più veloce, ha accumulato 26 punti che lo proiettano a quota 322. L'inglese è stato implacabile nel finale, arguto nella prima fase della gara. Niente di nuovo, verrebbe da dire. Da applausi anche la corsa di Bottas. Inizialmente lontano da Hamilton, il finlandese è come rinvigorito dopo il pit-stop ed è stato perfetto nel non permettere a Leclerc di prendergli la scia. Dopo il deludente GP di Singapore, Bottas si è riscattato alla grande.

Ma la corsa ha avuto un prologo piuttosto importante, segnato dai due piloti Ferrari. Vettel al via ha preso la scia di Leclerc per passare Hamilton ed ha superato anche il compagno di squadra affrontando per primo la variante al termine del rettifilo dei box. Tutto come previsto dalla Ferrari per avere le due SF90 davanti. Vettel avrebbe poi dovuto dare la posizione a Leclerc. Il problema, se così lo si può definire, è che il quattro volte campione del mondo ha tenuto un ritmo elevatissimo, realizzando giri più veloci a ripetizione, con Leclerc che non era in grado di tenere il suo passo.

Nonostante ciò, il giovane monegasco pretendeva via radio che Vettel gli cedesse immediatamente la sua posizione. E più si lamentava, più il suo divario aumentava. Con Hamilton alle sue spalle, era anche piuttosto difficile riuscire a fare il gioco di squadra nei primi giri senza rischiare che il pilota Mercedes approfittasse del rallentamento di Vettel. Logico aspettare un altro momento della gara, ma Leclerc ha continuato a mettere inutilmente pressione al team. Che ha mantenuto la calma aspettando l'occasione propizia, ovvero il primo pit-stop. Leclerc è stato chiamato al giro 23, Vettel al 27. Così facendo, Charles era davanti a Sebastian. Ma il tedesco, dopo pochi chilometri, ha rotto la power unit, episodio che ha totalmente cambiato il prosieguo della corsa.

Ancora una volta, Leclerc ha mostrato un eccessivo nervosismo, già emerso a Singapore. E non va dimenticato lo sgarbo di Charles nei confronti di Vettel nella qualifica di Monza. Nessuno ha segnato sei pole come lui quest'anno, ma ciò non gli consente di alzare la voce durante la gara, soprattutto se non è veloce come Vettel. Ricordiamo che il "sorpasso" del tedesco a Leclerc a Singapore non era stato pensato dai box, ma cercato da Vettel con un giro velocissimo dopo il pit-stop. Dunque, aspettiamoci prima o poi che il ragazzo della Ferrari sia altrettanto rapido in gara come lo è in qualifica, dopo di che può pretendere ciò che vuole. Essersi lamentato così a lungo quando i riferimenti cronometrici non erano a suo vantaggio non lo ha certo messo in buona luce, così come l'aver dimostrato successivamente di non essere riuscito a raggiungere la Mercedes di Bottas. Tante parole, poi...  

Degli altri, Max Verstappen ha ottenuto un quarto posto regolare con la sua Red Bull-Honda. Partito nono è pian piano risalito, ma le chance di arrivare a prendere le Mercedes o le Ferrari erano nulle. Bravo Alexander Albon, quinto dopo essere partito dai box. Una prova di forza importante per lui. Ancora una volta solidissimo Carlos Sainz, sesto con la McLaren-Renault, tornato nelle zone alte della classifica dopo tre gare sfortunate. Determinato Sergio Perez, buon settimo con la Racing Point-Mercedes.

A punti anche il sempre bravo Lando Norris, ottavo con la seconda McLaren-Renault, Kevin Magnussen con la Haas-Ferrari (il danese non concludeva nella top 10 da Hockenheim, e Nico Hulkenberg, soltanto decimo con la Renault. Male la Toro Rosso, con Pierre Gasly e Daniil Kvyat in affanno e spesso in lotta tra di loro, e l'Alfa Romeo, con Kimi Raikkonen scattato in anticipo (poi fermatosi, ma la penalità è arrivata lo stesso) e Antonio Giovinazzi stretto a sandwich dopo una manciata di km di gara. Involontariamente, l'italiano ha eliminato Romain Grosjean e Daniel Ricciardo, che ha poi proseguito nelle retrovie fino al ritiro.

Domenica 29 settembre 2019, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 53 giri
2 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 3"829
3 - Charles Leclerc (Ferrari) - 5"212
4 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 14"210
5 - Alexander Albon (Red Bull-Honda) - 38"348
6 - Carlos Sainz (McLaren-Renault) - 45"889
7 - Sergio Perez (Racing Point-Mercedes) - 48"728
8 - Lando Norris (McLaren-Renault) - 57"749
9 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 58"779
10 - Nico Hulkenberg (Renault) - 59"841
11 - Lance Stroll (Racing Point-Mercedes) - 1'00"821
12 - Daniil Kvyat (Toro Rosso-Honda) - 1'02"496
13 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 1'08"910
14 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1'10"076
15 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 1'13"346

Ritirati
Robert Kubica
George Russell
Sebastian Vettel
Daniel Ricciardo
Romain Grosjean

Il campionato piloti
1.Hamilton 322; 2.Bottas 249; 3.Leclerc 215; 4.Verstappen 212; 5.Vettel 194; 6.Gasly 69; 7.Sainz 66; 8.Albon 52; 9.Norris 35; 10.Ricciardo, Hulkenberg 34; 12.Kvyat, Perez 33; 14.Raikkonen 31; 15.Magnussen 20; 16.Stroll 19; 17.Grosjean 8; 18.Giovinazzi 4; 19.Kubica 1.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 571; 2.Ferrari 409; 3.Red Bull-Honda 311; 4.McLaren-Renault 101; 5.Renault 68; 6.Toro Rosso-Honda 55; 7.Racing Point-Mercedes 52; 8.Alfa Romeo-Ferrari 35; 9.Haas-Ferrari 28; 10.Williams-Mercedes 1.