formula 1

Red Bull torna imbattibile (a Monza)
La sportività della McLaren

Massimo Costa - XPB ImagesIn una domenica in cui la MotoGP incorona una volta di più la Ducati, le ragazze del volley vincon...

Leggi »
formula 1

Monza - La cronaca
Verstappen domina e batte le McLaren

Verstappen vince il GP di Monza precedendo Norris e Piastri. Quarto Leclerc, poi Russell Hamilton Albon Antonelli Bortoleto,...

Leggi »
Regional European

Spielberg - Gara 2
Clerot in controllo, De Palo KO

Giulia RangoPedro Clerot ha chiuso il weekend di Spielberg con una pole trasformata in vittoria, centrando il secondo succes...

Leggi »
FIA Formula 2

Monza – Gara 2
Prima vittoria di Browning

Luca Basso - XPB ImagesCi era arrivato più volte vicino nel corso della stagione, ma finalmente Luke Browning ha ottenuto la...

Leggi »
Regional European

Spielberg - Qualifica 2
Clerot conquista la pole

Giulia RangoSarà Pedro Clerot a scattare dal palo in gara 2. Dopo le due conquistate a Zandvoort, il brasiliano di VAR ha fi...

Leggi »
FIA Formula 3

Monza - Gara 2
Campos festeggia con Inthraphuvasak

Carlo Luciani Partiva con il favore dei pronostici dopo la qualifica di venerdì ed alla fine il team Campos non ha deluso l...

Leggi »
20 Feb 2017 [17:52]

Hamilton e la telemetria
"Non andrebbe condivisa"

Jacopo Rubino - Photo4

Ognuno per la sua strada, se fosse possibile: questa è l'opinione, sincera, di Lewis Hamilton in merito alla condivisione dei dati fra compagni di squadra in Formula 1. Secondo il tre volte iridato un pilota dovrebbe affinare da solo il proprio stile di guida, senza appoggiarsi alla telemetria acquisita dall'altro lato il box. "Vado in pista, faccio il mio lavoro, e l'altro pilota può vedere ogni cosa. Ho chiesto al mio team di non vedere nulla del mio compagno. Non trovo giusto che lui faccia il suo lavoro e io debba studiarlo attraverso un computer", ha dichiarato Hamilton in una videointervista organizzata dallo sponsor UBS su Facebook.

"Quando guidiamo ci affidiamo per esempio ai punti di frenata, alle sconnessioni, ai segni delle gomme sull'asfalto, tutte cose che ti aiutano ad affrontare la curva più in fretta. L'altro pilota può essere più o meno portato di te, ma grazie ai dati può copiarti. È questo che non mi piace. Nel karting non si poteva fare e veniva fuori il talento puro", ha proseguito il britannico.

Secondo Hamilton a beneficiare di questa tendenza sono soprattutto gli esordienti, che vedono spianato il cammino di apprendistato. "Oggi puoi prendere un ragazzo dalla F3, metterlo al simulatore ogni giorno per provare a fare le mie stesee linee. E alla fine probabilmente ci riuscirà, ma dovrebbe scoprirlo in autonomia. Bisogna trovare da soli il limite, questa è la vera sfida di essere piloti. Se non sono capace di farlo, non sono abbastanza bravo e non merito di essere qui. E alcuni non lo meritano davvero".

Qualcuno ha visto in queste parole un attacco velato al nuovo compagno Valtteri Bottas, scelto dalla Mercedes per sostituire Nico Rosberg. Tanto che alla fine Hamilton ha preferito scongiurare ogni fraintendimento attraverso Twitter: "Tengo a chiarire di non aver voluto criticare la mia squadra, sono solo le mie sensazioni sulla F1 in generale. Lo penso da quando sono in F1, ed è così da dieci anni. Nessun problema con il mio team, né con Bottas". Se sarà davvero così, lo scopriremo durante la stagione. Difficile però pensare che nel 2007, in McLaren, Hamilton non abbia sfruttato la maggiore esperienza di Fernando Alonso per mettere alle corde lo stesso spagnolo.
TatuusTRIDENTWSKF4ItaliaF4 SpanishEurocup3G4RacingPREMACampos RacingRS RacingCetilar