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13 Giu 2006 [18:02]

Honda e Williams
i grandi bluff del 2006

Quella del 2006 verrà ricordata come la stagione del grande bluff firmato dai costruttori giapponesi Honda e Toyota. Colpevoli, forse, di essersi affidati a progettisti inglesi che mai nella loro carriera hanno concluso niente. Se ormai la crisi Toyota non fa più notizia in quanto già assorbita e digerita, e che ha avuto nel licenziamento di Mike Gascoyne il punto più alto, è sempre più evidente il crollo che sta subendo la Honda. Un quadretto impietoso potrebbe essere questo: due piloti incompiuti, Jenson Button e Rubens Barrichello; un direttore generale probabilmente non all'altezza quale è Nick Fry; un ingegnere discutibile come Geoff Willis, mandato via con sollievo dalla Williams; un direttore sportivo come Gil De Ferran che era al debutto in questo ruolo ed ha spinto per avere l'ex pilota della Ferrari. E non dimentichiamo il terribile "scherzo" del 2005 quando cercarono di barare con un serbatoio supplementare nascosto, operazione che gli costò soltanto la squalifica a qualche GP anziché la radiazione. E soprattutto, dopo quell'inqualificabile episodio, nessuna testa saltò, tutti senza colpa. Possibile? Ma torniamo a oggi. Velocissimi nei test invernali e nelle prime qualifiche dei GP stagionali, la Honda ha perso pian piano il contatto con i primi fino al crollo di Monaco e Silverstone, guarda caso concomitante con il calo di Button.
Ma non sono soltanto Honda e Toyota a passarsela male. Anche la Williams, seppure condizionata da un motore Cosworth interessante ma lontano dai V8 Renault, Ferrari e Mercedes, subisce alti e bassi inconcepibili per un team di F.1. A farne le spese pare essere l'aerodinamico Loic Bigois, reparto che in casa Williams non riesce a trovare pace.

Nella foto, il ritiro di Jenson Button (Photo 4).

Massimo Costa
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