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2 Feb [8:39]

IGTC a Bathurst - Gara
Prima vittoria per Bentley

Mattia Tremolada

Si è decisa a ridosso dell'ultimo pit stop la 12 ore di Bathurst, quando mancava poco più di un'ora al termine. Jules Gounon, che a bordo della Bentley #7 stava mettendo pressione alla Mercedes di Raffaele Marciello, ha ritardato la sosta di un giro rispetto alla vettura del team GruppeM e, nonostante una foratura alla posteriore destra sul rettilineo opposto, il pilota francese è riuscito nell'overcut, rientrando in pista con ben sei secondi di vantaggio nei confronti del rivale. 

La vettura inglese, scattata solo dall'undicesima piazza, ha poi gestito il margine di vantaggio, con la pioggia che è arrivata solamente allo sventolare della bandiera a scacchi. Gounon, che ha condiviso il volante con Jordan Pepper e Maxime Soulet ha regalato a Bentley il primo successo a Bathurst, ripagando gli uomini M-Sport anche del capolavoro compiuto sull'auto #8, che dopo aver saltato tutta la giornata di sabato, ha regolarmente preso il via, marciando senza intoppi fino ai tre quarti di gara, quando una foratura ha fermato Oliver Jarvis.

Sfortunato Marciello, che a dieci minuti dal termine della corsa ha accusato una foratura alla posteriore destra, come successo pochi minuti prima a Maro Engel sulla vettura gemella del team Craft-Bamboo. Il pilota italiano è riuscito a recuperare la seconda piazza al penultimo passaggio, scavalcando la McLaren di Tom Blomqvist, ma è stato penalizzato con 30" sul tempo finale per non aver spento il motore durante l'ultimo pit stop.

La seconda posizione è quindi andata a Blomqvist, coadiuvato da Alvaro Parente e Ben Barnicoat, che aveva preso la leadership nel corso del primo stint con uno spettacolare sorpasso ai danni di Maxi Buhk, balzato al comando dalla terza piazza al via. Nelle fasi finali Shane Van Gisbergen ha tenuto a bada il poleman Matt Campbell, assicurandosi il terzo gradino del podio, diviso con Maxi Goetz e Jamie Whincup, che ha spedito in testacoda il gentleman Marc Cini, rimasto pericolosamente fermo in traiettoria. Sfortunata la gara della Porsche #911, rallentata da una foratura e da una successiva penalità di 15".

Engel, Luca Stolz e Yelmer Buurman hanno chiuso la top-5, precedendo la vettura gemella di Marciello, Felipe Fraga e Buhk, scivolati in sesta posizione. Ha concluso a pieni giri al settimo posto la seconda Porsche della team Absolute, affidata a Dirk Werner, Thomas Preining e al debuttante Matteo Cairoli, mentre ha tagliato il traguardo in nona piazza la 911 del team di Earl Bamber, che ha diviso la vettura con Laurens Vanthoor e Craig Lowndes. A separare le due auto di Stoccarda la McLaren affidata a Dominic Storey, Fraser Ross e Martin Kodric, vincitori di classe Silver Cup. Ad aggiudicarsi la Pro-Am sono invece stati padre e figlio Steve e Brenton Grove, assistiti da Ben Barker e brillanti decimi assoluti.

Seconda posizione di Silver Cup, e dodicesima assoluta, per la Mercedes di Sergey Afanasiev, Patrick Assenheimer e Michele Beretta, che avevano preso la testa della categoria nelle fasi centrali. Sfortunato Edoardo Liberati, che con Alexander Imperatori e Joao Paulo de Oliveira aveva condotto una gara nelle primissime posizioni con la Nissan del team KCMG, ma una sosta extra nell'ora finale li ha estromessi dalla top-10.

Disfatta per Aston Martin: la vettura di R-Motorsport affidata a Jake Dennis, Rick Kelly e Scott Dixon è stata rallentata da un problema elettrico nelle prime fasi. Dopo un'ora e mezza di gara Come Ledogar ha sbattuto violentemente, distruggendo l'auto del team Garage59, che può consolarsi con il terzo posto di classe Silver Cup.

La dea bendata non è stata nemmeno dalla parte di Mattia Drudi, che ha ereditato l'Audi R8 #222 da Markus Winkelhock. Il tedesco occupava la prima posizione, ma una parte della carrozzeria ha iniziato a tagliare lo pneumatico posteriore destro, causando due forature. La trasferta della casa di Ingolstadt è stata una vera e propria Caporetto, con un brutto incidente di Garth Tander nelle prime fasi, e l'abbandono a metà gara di Dries Vanthoor in seguito ad un problema a un sensore. La BMW del team Walkenhorst è stata costretta alla resa per i danni causati da un incidente tra Nick Catsburg e un canguro. Ritiro quasi in simultanea per Dennis Lind e Renger Van Der Zande. La Lamborghini Huracan del team FFF è stata fermata da un problema alla pompa di benzina mentre viaggiava in top-10.

Domenica 2 febbraio 2020, gara - TOP 10

1 - Gounon/Soulet/Pepper (Bentley Continental) - M-Sport - 314 giri 
2 - Parente/Barnicoat/Blomqvist (McLaren 720S) - 59Racing/EMA - 41"524
3 - Van Gisbergen/Whincup/Gotz (Mercedes AMG) - Triple Eight - 44"460
4 - Jaminet/Pilet/Campbell (Porsche 911) - Absolute - 45"990
5 - Engel/Buurman/Stolz (Mercedes AMG) - Craft-Bamboo - 1'03"039
6 - Marciello/Buhk/Fraga (Mercedes AMG) - GruppeM - 1'07"795
7 - Preining/Werner/Cairoli (Porsche 911) - Absolute - 1'36"097
8 - Kodric/Ross/Storey (McLaren 720S) - 59Racing - 1 giro
9 - Lowndes/L. Vanthoor/Bamber (Porsche 911) - EBM - 2 giri
10 - Grove/Grove/Barker (Porsche 911) - Herbert - 2 giri