28 Ott 2004 [13:19]
INTERVISTA A PASTOR MALDONADO
«Punto subito o alla GP2 o alla World Series»
Guarda avanti Pastor Maldonado, molto avanti. Ancora non ha smaltito la sbornia di felicità per avere conquistato il titolo italiano della F.Renault 2000, al termine di una stagione veramente difficile e complicata, che il venezuelano di Maracai (19 anni) ha già affrontato due test con due diversi team di F.3000: Durango e Arden. Non c'è tempo per fermarsi e già dalla prossima settimana, Maldonado sarà al volante della Lola B2/50 della BCN. Ormai pare orientato a correre in una delle categorie Tremila e del resto le buone prestazioni ottenute non fanno che supportare questo pensiero.
- Pastor, un inverno molto movimentato...
«Appena ho vinto il titolo italiano della F.Renault 2000 ho subito pensato di iniziare a provare delle monoposto di F.3000. Ritenevo di incontrare qualche difficoltà all'inizio, invece mi sono subito trovato a mio agio e dopo pochi giri ho raggiunto il limite. Il primo test è stato a Brno con la Durango. La mattina purtroppo ha piovuto così ho potuto girare soltanto il pomeriggio. Pensavo che la Lola B2/50 fosse pesante e lenta nelle curve, ma ho trovato una monoposto estremamente reattiva e un motore con una potenza sorprendente. Alla Durango sono stati contenti del test perché, nonostante abbia percorso pochi giri, sono stato veloce. Poi a Estoril ho provato per la Arden. La mattina ho ottenuto tempi alti, poi nella sessione pomeridiana ho montato un treno di gomme nuove e i tempi si sono sensibilmente abbassati, tanto che i responsabili del team erano soddisfatti. Adesso aspetto l'1 e 2 novembre che mi vedrà impegnato a Barcellona con la BCN, poi sto vedendo di fare anche i test di Jerez dell'11 e 12 novembre, ma non so ancora con quale squadra».
- Perché subito il salto in Tremila e non la F.3?
«Non escludo di correre in F.3, ma per ora, visto che con le monoposto di F.3000 mi sono trovato subito bene penso che è giusto continuare su questa strada. Anche i miei sponsor venezuelani volevano che salissi subito su una macchina di Tremila e adesso che hanno visto i primi risultati sono entusiasti e vogliono che prosegua su questa linea».
- La Cram farà la World Series. Rimarrai con loro o punterai alla GP2 o alla nuova Formula Superfund?
«Il mio desiderio è quello di rimanere legato alla Cram, con loro sto bene, ma non tutto dipende da me. Sinceramente non so ancora che strada prendere e quale categoria mi vedrà impegnato».
- F.Renault: un campionato difficile, duro, finito nel migliore dei modi.
«E' stato un anno bellissimo e molto complicato. Per questo la vittoria finale è ancora più appagante. A un certo punto della stagione ci eravamo persi, non riuscivo più a capire la macchina, a trovare l'assetto giusto. Con la Cram ho lavorato sodo, penso che anche il team non abbia mai lavorato così tanto, e approfittando delle gare europee molto ravvicinate abbiamo risolto il problema. E se da un lato ho perso il treno della Eurocup, almeno ci siamo ripresentati nella serie italiana pronti a combattere per la vittoria».
- Non sono mancati i momenti di tensione.
«Sì, il problema è stato con i piloti della Prema, soprattutto a Misano dove Hirate mi ha ostacolato volutamente. Ma la vittoria nel campionato ha cancellato tutto, poi tengo a precisare che non ho avuto scontri con gli uomini della Prema, ma solo con i suoi piloti. Non è certo colpa del team se in pista accadono certe cose. Con quelli della Prema ho parlato e tutto è a posto. Loro sono una grande squadra, molto professionale».