22 Nov 2025 [7:58]
Il crollo di Hamilton
Ultimo come mai prima
Massimo Costa - XPB Images
Ultimo. Come un qualsiasi Tsunoda. La peggior qualifica della carriera di Lewis Hamilton è arrivata a Las Vegas. Ultimo sì. Trattasi della qualifica numero 378 per il sette volte campione del mondo e non si ricorda, se non per penalità o cambi di motore, di averlo visto laggiù, in fondo allo schieramento, causa pessima prestazione. In un attimo sono evaporate le sue 104 pole, record assoluto nella storia della F1? No, diremmo di no.
Ma si rimane basiti nel vedere Hamilton così in difficoltà su un terreno bagnatissimo, quello della Q1, che lui ha sempre amato, dove ha sempre fatto la differenza. Ha detto che non è riuscito a mandare in temperatua le gomme, cosa che gli capita abbastanza spesso ultimamente. Un colpo durissimo per Lewis, per il suo morale, che lo deve far riflettere non poco.
Tra l'altro, poteva avere un altro giro a disposizione perché non aveva preso la bandiera a scacchi. La linea che segnala i passaggi, dove vengono presi i tempi, è posta prima dei semafori. E quando Hamilton è arrivato in velocità e ha visto accendersi sopra il suo casco le luci rosse, ha inevitabilmente alzato il piede destro dall'acceleratore, pensando che fosse finita. Il suo ingegnere gli ha comunicato di continuare a spingere, Lewis era convinto del contrario. Ecco un altro problema, la comunicazione col team che pare non funzionare in certe circostanze.
Soltanto una gran gara potrà cancellare questo sabato terribile per Hamilton, il peggiore della sua grande carriera.