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6 Set [18:49]

Il sogno di Gasly e Alpha Tauri,
Sainz e Stroll sul podio, Ferrari KO

Massimo Costa - XPB Images

Se c'è qualcuno nel mondo che aveva deciso (e chissà perché) di puntare 50 euro, o anche meno, sulla vittoria di Pierre Gasly nel GP d'Italia, stasera potrà festeggiare ritrovandosi in tasca una bella somma. Si è verificato l'incredibile a Monza e come già accadde sul tracciato brianzolo nel 2008, con la vittoria clamorosa di Sebastian Vettel al volante della Toro Rosso (autore anche della pole sul bagnato) , la squadra di Faenza si è ripetuta. Ma se 12 anni fa, qualcosa di grandioso ce lo si poteva aspettare considerando quel primo tempo ottenuto al sabato, questa volta la vittoria è maturata del tutto inattesa.

Figlia di una serie di accadimenti inaspettati, come la penalità a Lewis Hamilton mentre comandava tranquillamente il Gran Premio (errore del team che lo ha richiamato ai box quando non si poteva), la safety-car che è entrata per recuperare la vettura di Kevin Magnussen ferma poco dopo la Parabolica (e anche in un posto sicuro per dire la verità), il rimescolamento delle carte tra chi non aveva effettuato il pit-stop e chi si era fermato, poi poco dopo un'altra safety-car seguita dalla bandiera rossa per il grande incidente di Charles Leclerc alla Parabolica. Una serie di circostanze che ha finito per premiare chi aveva montato le gomme prima di tutto questo, ovvero Gasly e anche Carlos Sainz mentre Lance Stroll proprio non aveva imboccato la pit-lane.

E non a caso, sono stati loro tre gli incredibili protagonisti della seconda parte del Gran Premio . Quando Hamilton è entrato ai box per scontare i 10" di penalità che lo hanno proiettato ultimo, Gasly ha preso le redini del comando e con piglio autoritario ha tenuto un ritmo eccezionale. Sainz, quarto, ha duellato con Stroll, poi si è buttato su Kimi Raikkonen, fantastico secondo con un'Alfa Romeo-Ferrari troppo claudicante per poter resistere in tale posizione. Sainz negli ultimi 15 giri ha tentato il tutto per tutto per recuperare i 4" che lo separavano da Gasly. Una sfida a distanza incredibile, che ha tenuto col fiato sospeso gli uomini dei box Alpha Tauri e McLaren.

Lo spagnolo è arrivato fino a 1"1 da Gasly all'ultimo giro, entrambi in piena trance agonistica stavano dando il 110 per cento. Il pilota diretto da Franz Tost non ha sbagliato una virgola, come Carlos del resto. Gasly è riuscito a non farsi prendere la scia nel corso della tornata finale ed ha potuto festeggiare una sensazionale vittoria mentre Sainz è crollato in un pianto senza fine, nascosto dal casco. Stupendo Gran Premio e ci voleva proprio dopo il continuo e asfissiante dominio della Mercedes.

La vittoria dell'Alpha Tauri premia la squadra di Faenza, città posta su quella via Emilia che poco più in là vede sorgere la Ferrari. Inesistente a Monza e anche pericolosa. Vettel dopo pochi chilometri si è visto esplodere i freni. Assurdo. Leclerc invece, galvanizzato dalla quinta posizione acquisita in seguito al caos del primo pit-stop, ha pensato di poter andare a prendersi qualche risultato fuori dalla norma per la SF1000, ma ha esagerato troppo e alla Parabolica ha perso il controllo della vettura finendo con brutalità, a oltre 200 orari, contro le barriere. Per fortuna ne è uscito illeso. Si era detto che a Spa si era toccato il fondo, ma si sa che al peggio non c'è mai fine e a Monza la Ferrari è riuscita a deludere ancora di più.

Applausi per Lance Stroll e la Racing Point-Mercedes, che hanno raccolto un fantastico terzo posto. Il canadese poteva puntare anche alla vittoria, ma il degrado delle gomme glielo ha impedito. Quarta piazza per Lando Norris che porta altri punti importanti alla McLaren, poi Bottas, mai in gara, penalizzato da una mappatura del motore che fin dal via lo ha estremamente penalizzato. E' mancata la Renault, solo sesta con Daniel Ricciardo e ottava con Esteban Ocon. Hamilton da ultimo ha recuperato fino al settimo posto. Gli ultimi punti sono andati a Daniil Kvyat con la seconda Alpha Tauri, nono, e a Sergio Perez con la Racing Point. Fuori dai punti il generoso Raikkonen, tredicesimo. Malissimo la Red Bull-Honda con Max Verstappen KO per la power unit e Alexander Albon travestito da fantasma, ma con la scusante del fondo danneggiato.

Domenica 6 settembre 2020, gara

1 - Pierre Gasly (AlphaTauri Honda) - 53 giri 1'47'06"056
2 - Carlos Sainz (McLaren Renault) - 0"415
3 - Lance Stroll (Racing Point Mercedes) - 3"358
4 - Lando Norris (McLaren Renault) - 6"000
5 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 7"108
6 - Daniel Ricciardo (Renault) - 8"391
7 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 17"245
8 - Esteban Ocon (Renault) - 18"691
9 - Daniil Kvyat (AlphaTauri Honda) - 22"208
10 - Sergio Perez (Racing Point Mercedes) - 23"224
11 - Nicholas Latifi (Williams Mercedes) - 32"876
12 - Romain Grosjean (Haas Ferrari) - 35"164
13 - Kimi Räikkönen (Alfa Romeo Ferrari) - 36"312
14 - George Russell (Williams Mercedes) - 36"593
15 - Alexander Albon (Red Bull Honda) - 37"533
16 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo Ferrari) - 55"199

Giro più veloce: Lewis Hamilton 1'22"746

Ritirati
31° giro - Max Verstappen
24° giro - Charles Leclerc
18° giro - Kevin Magnussen
7° giro - Sebastian Vettel

Il campionato piloti
1.Hamilton 164 punti; 2.Bottas 117; 3.Verstappen 110; 4.Stroll 57; 5.Norris 57; 6.Albon 48; 7.Leclerc 45; 8.Gasly 43; 9.Sainz 41; 10.Ricciardo 41

Il campionato costruttori
1.Mercedes 281 punti; 2.Red Bull 158; 3.McLaren 98; 4.Racing Point 82; 5.Renault 71; 6.Ferrari 61; 7.AlphaTauri 47 ; 8.Alfa Romeo 2; 9.Haas 1; 10.Williams 0