26 Ott 2007 [14:09]
Intervista a Edoardo Piscopo
Edoardo Piscopo racconta la stagione 2007, un anno non semplice quello vissuto nella F.3 Euro Series con il team Mucke. La mancanza di prestazioni lo ha penalizzato nella prima parte dell'anno, poi d'incanto, sono arrivati i risultati. Una stagione, quella di Piscopo, che può ricordare quella di Robert Kubica, qualche anno fa, quando il team Mucke era riuscito a far sembrare il fortissimo polacco un pilota come tanti...
Com'è andata l'ultima gara di Hockenheim?
"In qualifica abbiamo avuto grossi problemi. Eravamo lentissimi, addirittura a quasi due secondi dai primi, e non siamo riusciti a risolverli. In gara 1 ci ho messo un po' del mio, passando dal diciassettesimo al dodicesimo posto, ma il nostro passo era quello. Mi sono concentrato nel recuperare evitando di fare danni, dato che non c'erano il tempo e la possibilità di entrare nella top-ten".
Per fare un bilancio del tuo primo anno potremmo parlare di alti e bassi?
"Diciamo che è stato sotto le mie aspettative, ho avuto degli highlights a metà stagione iniziando dal Master, dove ho conquistato un buon risultato. Poi, dopo il ritorno di Buemi, al Nurburgring abbiamo fatto bene ed anche a Barcellona, dove purtroppo gara 2 è andata male per un mio errore di inesperienza... Per quanto riguarda il campionato in se, avevo già l'esperienza dell'europeo di Formula Renault 2.0, mentre per l'ambiente in generale è stata abbastanza dura, anche per la barriera linguistica e di mentalità con la squadra. Mi sono dovuto adattare alle abitudini del team, cambiando un po' il mio approccio".
Cosa senti di avere imparato dalla Formula 3?
"Secondo me è la categoria più formativa di tutte. Innanzitutto il livello di base è molto alto, sia in fatto di piloti che di team, e questo ti insegna a lottare anche per il mezzo decimo. E' una macchina dura da guidare, che ti insegna l'aerodinamica e a frenare forte ma portando la velocità in curva. In sostanza penso che riuscire ad andare forte con una F.3 possa permettere di essere competitivi con qualunque mezzo".
Hai anche avuto a che fare con molti piloti di alto livello, specialmente al Master, come hai gestito la situazione?
"In fondo non ci sono state grosse novità, erano tutti piloti che già conoscevo, e con i quali mi ero scontrato nella F.Renault europea. Al Masters, con uno schieramento leggermente diverso, alla fine sono usciti i piloti della Euro Series, anche grazie alla conoscenza delle gomme Kumho, ed in genere perché i team erano più preparati di quelli dell'inglese...".
Cosa ti piacerebbe fare per il prossimo anno?
"Stiamo aspettando una risposta che dovrebbe arrivare a breve. Potrei valorizzare l'esperienza di questa stagione con un altro anno di F.3, oppure pensare a fare un ulteriore salto. Mi sentirei pronto anche per la World Series, mentre per la GP2 forse non ho ancora l'esperienza necessaria, e dovrei lavorare molto sul fisico. Sicuramente farò tesoro dei miei errori e delle mie esperienze, partendo forte da subito, senza quelle piccole titubanze nei primi giri che sono comunque normali nella prima stagione in F.3. Sono sicuro che con una buona macchina tutto verrà da se, come è giusto che accada".