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19 Ago [18:12]

Kubica e il suo stile di guida
"Utilizzo al 70% il braccio sinistro"

Alessandro Bucci – Photo 4

Il veterano Robert Kubica, impegnato come terzo pilota del team Williams-Mercedes nella stagione 2018, è tornato a parlare del suo stile di guida impiegato per condurre le monoposto del Circus, oltre ad offrire uno spaccato del suo ruolo da terzo pilota/consulente per il team di Grove. Nel corso delle cinque giornate di test e dei due turni di prove libere affrontate dall'ex pilota Renault al volante della FW41 rispettivamente in Spagna ed Austria, il trentatreenne di Cracovia non ha riscontrato alcun problema di adattamento, tanto da dimostrare un potenziale che ha fatto gola a più di una squadra per la prossima stagione. Il probabile addio di Lance Stroll al team Williams in direzione Force India, potrebbe portare Kubica ad accettare il ruolo di 'chioccia' nei riguardi del giovanissimo canadese, apparso ancora non lineare nel rendimento.

Kubica vede ripagati gli sforzi
Nel mentre, Kubica si è comunque detto felice per il ruolo soprattutto 'esterno' che ricopre in seno allo storico team inglese, rivelando ad Autosport che, guardare i suoi colleghi correre, in fondo, è meno difficile del previsto: "È stata una sorpresa positiva per me. Ero convinto fosse più difficile vedere in azione gli altri, ma vivere la mia passione, nell'ambiente che amo, svolgendo un ruolo attivo nel team, mi ricompensa a sufficienza". L'ex pilota BMW Sauber ha poi speso parole in merito ai test effettuati in questo 2018: "Qualcuno potrebbe pensare che sto cercando di tornare come pilota titolare e che quindi devo dimostrare tutto nei test, ma ciò che conta è che se ci sarà un'opportunità, chi me la offrirà dovrà davvero credere in me. Dal mio canto, continuo ad avere fiducia nei miei mezzi quando guido e non sento il bisogno di una grossa spinta".

La tecnica di guida di Robert
Al magazine Motorsport.com, Kubica ha invece parlato della tecnica sviluppata gradualmente per poter affrontare la guida usando prevalentemente il braccio sinistro, in seguito ai danni riportati al braccio destro in occasione del drammatico incidente occorso al polacco nel Rally Ronde di Andora nel febbraio 2011, incidente che, di fatto, ha interrotto la sua promettente carriera in Formula 1. "Molti anni fa, quando ho iniziato ad utilizzare il simulatore, ho chiesto al mio dottore se fosse possibile che avessi una maggiore sensibilità e precisione nel mio braccio sinistro. Lo scorso anno la Renault mi ha chiesto di andare in un centro medico dove vengono provate cose simili".

"Non sarò mai 50 e 50 con le due braccia"
Kubica è poi sceso maggiormente nei particolari: "Attualmente i risultati di forza, velocità e precisione del mio braccio sinistro è del 35% migliore rispetto al miglior risultato mai visto da loro. Ad ogni modo il tuo corpo si adatta alla realtà. Se hai la possibilità di utilizzare entrambe le mani e sei in salute non ha la necessità di essere così preciso con un braccio. Per esempio, quando guido, utilizzo al 70% il braccio sinistro ed al 30% il destro. Se dovessi guidare come ai vecchi tempi, 50% su ogni braccio, non sarei in grado".

Le esperienze passate hanno aiutato Kubica
Sempre a Motorsport.com, Robert ha dichiarato che il suo stile di guida gli viene naturale in virtù della sua presa di coscienza della realtà: "Non posso provare a fare le cose che ero solito fare a causa delle mie limitazioni, e questo non solo per quel che riguarda la guida, ma anche nella vita di tutti i giorni. Ogni volta che ho provato a guidare come facevo prima restavo deluso, ma poi ho capito che potevo usare un diverso metodo".

Nel 2010 con una sola mano per lo F-Duct
Kubica ha infine fatto un interessante parallelo tra il suo stile di guida e quando, nella sua ultima stagione in Formula 1 nel 2010, i piloti dovevano togliere una mano dal volante per bloccare un buco nell'abitacolo attivando il sistema F-Duct, sostenendo che il suo modo di guidare non sia certo più pericoloso del suddetto: "Nel 2010, quando ero alla guida della Renault, ho affrontato l'Eau Rouge in qualifica con una sola mano perché con l'altra dovevo coprire il foro che consentiva all'F-Duct di attivarsi. Questo era un modo di guidare pericoloso dato che si doveva davvero viaggiare utilizzando una sola mano. Certo, ci sono alcuni momenti in cui devo guidare solo con la mano destra, ma è un qualcosa che viene naturale e posso dire di essere stato fortunato perché fino ad ora non ho dovuto guidare in maniera fisica".