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11 Feb 2022 [20:24]

La McLaren vuole tornare "grande"
La MCL36 sarà la monoposto della svolta?

Massimo Costa

La McLaren vuole tornare a essere la McLaren dei tempi che furono: un team capace di dominare la scena mondiale della F1. I tentativi di rinascita sono stati tanti, ma col passare degli anni e con l'aumento costante del budget, la squadra fondata da Bruce McLaren, poi diretta da Teddy Mayer, successivamente da Ron Dennis e infine da Zak Brown, ha perso sempre più il contatto con il vertice. Nell'ultimo periodo, con l'arrivo di Andreas Seidl nel ruolo di team principal e con l'accordo con la Mercedes per quanto riguarda la fornitura dei motori, le cose sono cambiate in meglio .

Lo scorso anno a Monza è arrivata anche la vittoria con Daniel Ricciardo, successo che mancava dal 2012 in casa McLaren quando Jenson Button vinse il GP del Brasile. Sono 183 le volte che la McLaren ha festeggiato il primo posto in un Gran Premio, la prima fu nel 1968 con lo stesso Bruce McLaren nel GP del Belgio, poi sono arrivati otto titoli costruttori (l'ultimo nel 1998) e dodici mondiali piloti (l'ultimo con Lewis Hamilton nel 2008). 

Con il budget cap e la spinta dei motori Mercedes, binomio che aveva portato al mondiale per due volte Mika Hakkinen e Hamilton un decennio dopo, Brown e Seidl contano di poter cominciare la risalita. La MCL36, presentata questa sera nella sede di Woking davanti a un piccolo gruppo di invitati, sarà la monoposto della svolta? Tutti se lo augurano e i piloti Lando Norris e Daniel Ricciardo sono certamente di prima qualità anche se l'australiano è reduce da un 2021 zoppicante nonostante il primo posto di Monza.

Terza nel mondiale costruttori del 2020, con i motori Renault, quarta lo scorso anno (come nel 2019) battuta dalla Ferrari dopo un lungo e acceso confronto, la McLaren vuole inserirsi nel confronto che vede al vertice Red Bull e Mercedes, ma intanto il primo obiettivo è quello di rimettersi dietro la Ferrari. Le ambizioni non mancano nel team con sede a Woking e la monoposto del "futuro" firmata dal bravo ingegnere James Key lo conferma. Solo a guardarla, vien da pensare bene e nonostante le parole di circostanza di Norris e Ricciardo che invitano alla calma, sotto sotto si pensa in grande...
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