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14 Apr [10:04]

La Mercedes domina,
la Ferrari insegue

Massimo Costa

Niente da fare per la Ferrari, la Mercedes a Shanghai è stata troppo superiore, sempre e comunque. La SF90 non è all'altezza per combattere su ogni tipo di tracciato la W10 e non è nemmeno lontana parente della monoposto dello scorso anno. Sebastian Vettel e Charles Leclerc hanno arrancato per tutti i 56 giri rimanendo lontano dalle Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas che hanno disputato un Gran Premio a parte.

Ha vinto l'inglese che ristabilisce le gerarchie all'interno della squadra diretta da Toto Wolff e diviene il leader della classifica iridata. Hamilton ha passato al via Bottas, il quale ha lasciato patinare troppo le gomme, e la partita si è chiusa alla prima curva. A ravvivare la corsa ci ha pensato la stessa Mercedes provando l'undercut con Bottas, entrato al primo pit-stop prima di Hamilton, ma le posizioni non sono cambiate. Strana strategia quella del team leader del mondiale e il buon Lewis non l'ha presa molto bene.

La Ferrari nelle prime fasi della corsa si è ritrovata con Leclerc terzo e Vettel quarto. A un certo punto, il tedesco è parso più rapido del giovane compagno di squadra e così è arrivato l'ordine di scuderia. Leclerc mugugnando si è fatto da parte, ma Vettel non ha allungato non riuscendo a ridurre il divario da Bottas. Di solito, in questi casi, vengono ristabilite le posizioni iniziali, ma la Ferrari non lo ha fatto.

Anzi, il secondo pit-stop di Leclerc è avvenuto troppo tardi così ha pure perso il quarto posto a vantaggio di Max Verstappen. La strategia Ferrari non è quindi stata impeccabile, diremmo col fiatone. Cambiano i vertici, le posizioni all'interno della squadra, ma i risultati sembrano peggiorare. L'unica "luce" la bella reazione di Vettel su Verstappen quando l'olandese lo ha attaccato. Una prova di forza quella di Seb che serve per il morale e per lanciare un messaggio al pilota Red Bull.

Verstappen dopo la "dormita" in qualifica, si è girato nel giro di formazione, ma per sua fortuna è riuscito a riprendere la retta via e schierarsi in griglia di partenza. Poi, ha disputato una gara delle sue, sempre all'attacco firmando un positivo quarto posto. La Red Bull di più non sembra offrire. Pierre Gasly ha concluso sesto, ma non ha tenuto il passo del compagno di squadra. Alla fine è stato chiamato ai box per tentare la conquista del giro più veloce che vale un punto e il francese ha messo a segno l'obiettivo.

La Renault cancella il comico doppio ritiro finale di Sakhir con una solida settima posizione ottenuta da Daniel Ricciardo. Ma deve registrare il KO tecnico di Nico Hulkenberg. L'affidabilità ancora manca in casa Renault, che però è salita al quarto posto nella classifica costruttori raggiungendo l'Alfa Romeo. Il team svizzero ha avuto in Kimi Raikkonen il faro capace di lottare con i rivali di centro gruppo per tutta la gara guadagnando un buon nono posto. Ottavo invece, Sergio Perez parso in ottima forma. Per la Racing Point-Mercedes quattro punti importanti. Gare difficili per Antonio Giovinazzi con la seconda Alfa Romeo e per Lance Stroll, che non ingrana.

Applausi a scena aperta per Alexander Albon e il team Toro Rosso. Il rookie della squadra faentina aveva distrutto la monoposto nel terzo turno libero di sabato saltando inevitabilmente la qualifica. Ma grazie al lavoro dei meccanici, Albon ha potuto partecipare alla gara e con grande forza d'animo ha agguantato la decima posizione. Le due McLaren sono state trafitte da Daniil Kvyat al 1° giro: il russo della Toro Rosso ha perso il controllo della sua vettura ed è rimbalzato prima su Carlos Sainz poi su Lando Norris. Non male... Poco da dire sulla prova delle Williams-Mercedes, se non che Robert Kubica (come Verstappen) si è girato nel giro di ricognizione.

Domenica 14 aprile 2019, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes)  - 56 giri
2 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 6"552
3 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 13"744
4 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 27"627
5 - Charles Leclerc (Ferrari) - 31"276
6 - Pierre Gasly (Red Bull-Honda) - 1'29"307
7 - Daniel Ricciardo (Renault) - 1 giro
8 - Sergio Perez (Racing Point-Mercedes) - 1 giro
9 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
10 - Alexander Albon (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
11 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1 giro
12 - Lance Stroll (Racing Point-Mercedes) - 1 giro
13 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro
14 - Carlos Sainz (McLaren-Renault) - 1 giro
15 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
16 - George Russell (Williams-Mercedes) - 1 giro
17 - Robert Kubica (Williams-Mercedes) - 1 giro

Giro più veloce: Pierre Gasly

Ritirati
Lando Norris
Daniil Kvyat
Nico Hulkenberg

Il campionato piloti
1.Hamilton 68; 2.Bottas 62; 3.Verstappen 39; 4.Vettel 37; 5.Leclerc 36; 6.Gasly 13; 7.Raikkonen 12; 8 Norris, Magnussen 8; 10.Hulkenberg, Ricciardo 6; 12.Perez 5; 13.Albon 3; 14.Stroll 2; 15.Kvyat 1
 
Il campionato costruttori
1.Mercedes 130; 2 Ferrari 73; 3 Red Bull-Honda 52; 4 Renault, Alfa Romeo-Ferrari 12; 6.Haas-Ferrari, McLaren-Renault 8; 8.Racing Point-Mercedes 7; 9.Toro Rosso-Honda 4; 10.Williams-Mercedes 0