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20 Apr [15:44]

La Williams invoca il budget cap
"Se non si farà, chiuderemo"

Jacopo Rubino - Photo4

È quasi un grido d'aiuto, quello della Williams. Nel pieno di un momento sportivamente da incubo (è l'unica squadra ferma a zero punti dopo tre gare), la vice team principal Claire Williams ha ribadito la necessità di un tetto ai budget in Formula 1, piano su cui Liberty Media sta lavorando per il 2021. Le compagini di vertice non lo vedono di buon occhio, per la figlia di sir Frank potrebbe essere la soluzione: "Guardando dalla mia prospettiva, se non facessimo questo, la Williams chiuderà. L'intero gruppo", ha avvertito in una intervista a RaceFans.

La proprietà della F1 vorrebbe imporre alle squadre un limite di 150 milioni di dollari a stagione, per la Williams sarebbe ideale dato che già oggi non viene superato. Non avrebbe bisogno di compiere grossi sacrifici: "Siamo fortunati che per noi possa funzionare, probabilmente questo dimostra che, al di là delle prestazioni in pista, siamo un buon modello di gestione".

"Ovviamente sarebbe dura per le scuderie ristrutturarsi e riorganizzarsi, e senza dubbio non fa piacere l'idea che qualcuno possa perdere il lavoro. È doloroso da dire, ma a volte bisogna guardare ad una prospettiva più ampia, per il bene di questo sport".

Quotata dal 2011 alla Borsa di Francoforte, proprio oggi la Williams ha comunicato i risultati finanziari del 2017: l'intera holding, che include la divisione Advanced Engineering, ha registrato un leggero calo del fatturato (da 192,2 milioni di euro a 190,8), ma la squadra di F1 ha visto crescere il margine lordo di 4,3 milioni rispetto al 2016. Merito anche del "bonus" ricevuto dalla Mercedes per liberare Valtteri Bottas e degli accordi con Lawrence Stroll, padre di Lance.

Il canadese, lo scorso campionato, ha ottenuto a Baku l'unico podio "sfuggito" a Mercedes, Ferrari e Red Bull: "Questo evidenzia quando sia grande il gap di spesa fra i team di vertice e il resto della griglia. Ci auguriamo che la visione a lungo termine di Liberty Media porti a uno schieramento più equilibrato", ha rimarcato Mike O’Driscoll, amministratore delegato del gruppo. "Nel frattempo cercheremo di migliorare le nostre performance, dopo un inizio complicato".

Sempre a RaceFans, Claire Williams ha insistito: "Non credo che la distribuzione dei profitti sia equa". Ma questo fattore non viene preso come scusante per un avvio di 2018 da dimenticare: "Sarebbe facile farlo, però i rivali diretti lavorano con gli stessi budget, o pure inferiori, e purtroppo sembrano far meglio di noi. I problemi iniziano in casa propria".

Per la Williams sarebbe una soluzione percorribile la filosofia della Haas, che ha un rapporto di collaborazione il più stretto possibile con la Ferrari? "Non è qualcosa che vogliamo seguire, sentiamo di essere un costruttore. Siamo orgogliosi di progettare, costruire e sviluppare le nostre vetture in totale autonomia, delegando pochissimo all'esterno", ha spiegato la manager britannica. "Dobbiamo restare così fino al 2021, non ci sono alternative. Saremo sempre in F1, perché è questo ciò che facciamo. Dovremo resistere e capire perché siamo in questa posizione".