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11 Apr 2022 [16:38]

La batosta Red Bull in Australia:
RB18 dietro la Ferrari e inaffidabile

Jacopo Rubino 

Al momento la Red Bull ha due grossi problemi: una Ferrari più forte del previsto da affrontare, ma soprattutto un'affidabilità precaria. E chissà che le cose non siano strettamente collegate. Al doppio ritiro di Sakhir è seguito quello di Max Verstappen a Melbourne, quando era in seconda posizione. Per la compagine anglo-austriaca, tre arrivi mancati su sei fanno suonare l'allarme in questo inizio di stagione 2022 di Formula 1. "Non voglio nemmeno pensare al Mondiale, è più importante poter concludere le gare", ha commentato l'olandese, che ha definito la situazione "frustrante e inaccettabile".

Il campione in carica è rimasto fermo a 25 lunghezze, quelle della vittoria a Jeddah, mentre Charles Leclerc è volato a 71. Con venti round ancora da disputare niente è perduto, ma non c'è dubbio che la strada sia diventata molto in salita. Anche nel Mondiale Costruttori, in cui la Red Bull è a quota 55, dietro alla Ferrari (104), ma anche alla Mercedes in versione formica (65). "Quando vuoi lottare per il titolo, certe cose non possono accadere", è l'inevitabile osservazione di Max.

Secondo il consulente Helmut Marko, il ko in Australia è stato causato da una perdita di carburante. "Per questo", ha spiegato alla tv ORF, "abbiamo chiesto di parcheggiare vicino ad un estintore". In Bahrain i ritiri erano stati figli di guai al sistema di alimentazione, considerati risolti per il Gran Premio d'Arabia, ma l'area critica potrebbe essere la stessa. Oppure si tratta di una versione di comodo. Di certo sorgono dubbi sulla buona riuscita del passaggio di consegne nella gestione delle power unit ex Honda, che pure ha facilitato il compito continuando ad occuparsi della produzione in Giappone e inviando personale in pista. Anche la cugina AlphaTauri, del resto, non è stata esente da inconvenienti.



La Red Bull deve ritrovare un'affidabilità granitica, ma c'è il confronto prestazionale con la Ferrari. In Australia è maturata una sonora batosta, e nessuno lo nasconde. "Non avevamo il ritmo, stavo solo pensando a gestire le gomme. Non aveva senso cercare di mettere pressione a Charles", ha raccontato sinceramente Verstappen. Il compagno Sergio Perez, giunto secondo per salvare il bilancio di squadra (ma a 20" da Leclerc), ha aggiunto: "Durante il weekend abbiamo fatto qualche errore, e abbiamo lottato di più con la Mercedes".

Dopo gli ultimi test la Red Bull sembrava essersi presa i gradi di favorita, invece si trova a rincorrere una Rossa micidiale. Il vantaggio della F1-75 a Melbourne era di "tre o quattro decimi al giro", stando a Marko, con una RB18 in sovrappeso di dieci chili e più difficile da mettere a punto. Per rimediare servono sviluppi, ma come si dice nel motorsport: "per finire primo, prima devi finire".
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