8 Feb 2016 [16:13]
La famiglia Giudici nel TCS
I fattori chiave del nuovo Campionato Italiano Turismo hanno convinto anche un vero amante dell'automobilismo e delle auto da corsa come Gianni Giudici. Per il gentleman driver milanese la vera svolta è nell'introduzione del TCS, la categoria che, accanto al TCR, darà vita al campionato e che è a misura di preparatori e di nuovi piloti.
"L'ACI ha analizzato intelligentemente la situazione e propone un prodotto che è interessantissimo - spiega Gianni Giudici che, nel suo curriculum, vale la pena ricordare, conta più di 40 anni di gare tra Gran Turismo, Sport Prototipi e Turismo dove per quattro stagioni di DTM-ITC è pilota Alfa Romeo - Non è più tempo di sostenere l'investimento necessario ad una GT3, Porsche o Ferrari che sia. In pratica con il TCS si torna ai vecchi tempi. Si va dal concessionario, si compra una macchina, si mette dentro il roll bar e se sei capace di guidare, lo fai vedere in pista. Questo campionato è una bella proposta anche perché ridà fiato ai piccoli preparatori che così possono dimostrare le loro capacità. È un'idea geniale, queste macchine costano dai 35 ai 40mila euro, non di più e ti permettono di andare a correre. Va bene anche il format di gare sprint, per questo è un campionato intelligente".
Pronto a scendere in pista nella prossima stagione di gare, il figlio Claudio non aspetta altro che sedersi al volante della Civic Type R in configurazione TCS. "Sarò in pista con la Honda preparata dalla JAS in tutti gli appuntamenti - spiega il giovane Giudici - è una vettura bellissima e credo anche straordinariamente competitiva. Il programma è per l'intera stagione. E sono convinto che anche papà mi farà compagnia in pista nella classe 1.8 con la Giulietta con la quale lo scorso anno ha debuttato nel Campionato Italiano Turismo Endurance".