Davide Attanasio
In qualifica… spostatevi tutte. Avrà pensato questo,
Chloe Chambers (Campos), che con la pole position conquistata nell’ultima qualifica della F1 Academy a Las Vegas si è portata a quota quattro partenze dal palo, sulle sette a disposizione. Le altre tre le ha ottenute Maya Weug (MP Motorsport), e quindi, come nel 2024, sono state due sole pilote a monopolizzare le qualifiche. Un anno fa, infatti, ci riuscirono Doriane Pin e la campionessa Abbi Pulling. Ed è paradossale pensare come chi in questo momento guida la classifica, Pin, nel 2025, alla voce pole, dovrà scrivere zero.
Quello che conta, però, è vincere il campionato. E le cose, per la francese del team Prema, sembrano essersi messe bene.
Weug, l’unica che potrebbe togliergli lo scettro, o meglio, la corona,
si è classificata quinta, e
Pin,
quarta assoluta, la marcherà a distanza ravvicinatissima. Sia nella prima gara, dove con la griglia invertita sarà Weug a precederla, che nella seconda, dove per forza di cose il verdetto dovrà essere emesso.
Negli ultimi due appuntamenti, Zandvoort e Singapore, Weug non è mai scesa dal podio, cogliendo due vittorie nelle gare più generose in termini di punteggio. Al contrario Pin, il cui ultimo sigillo è datato Montréal gara 1, ha visto poco a poco ricucirsi il distacco in suo favore, passato da +37 a +9. Tutto, quindi, è ancora suscettibile di variazione, e sappiamo benissimo come in campionati così punto a punto sottovalutare la situazione è spesso e volentieri viatico di cocenti delusioni.
Dovrà quindi tenere gli occhi aperti, Pin, che al termine di quest’anno saluterà la categoria per motivi regolamentari. Stesso discorso per Weug e per molte altre. Anche per Chloe Chambers, che però un’ultima soddisfazione se la vorrà sicuramente togliere. Se le sue qualifiche sono andate quasi sempre bene, le gare non hanno concesso moltissimi sorrisi. Sembrava che la vittoria in gara 3 a Montréal avesse cambiato tutto. Dopo quell’appuntamento era lei la più diretta inseguitrice di Pin, ma problemi tecnici (Zandvoort) e scelte strategiche sbagliate (Singapore) hanno reso il compito ancor più arduo di come, comunque, lo sarebbe già stato.
Nella sessione in questione, si è subito capito che
la scia potesse giocare un ruolo di primaria importanza. Forse non ha deciso la contesa per la prima posizione, ma per quelle subito dietro il discorso è differente. Chambers non ha fatto prigionieri, precedendo la compagna Alisha Palmowski di quasi quattro decimi. E però, tra la britannica - che continuerà anche nel 2026 con il supporto della Red Bull - e Weug, ballano meno di tre decimi. Nel mezzo, Alba Larsen ha preceduto Pin, risultando appena 17 millesimi più lenta di Palmowski.
È quindi lapalissiano pensare che l’aver preso il traino giusto al momento giusto, che ti possa aver sospinto per tutto il terzo settore, da curva 12 a curva 17, abbia fatto la differenza. Weug e Larsen, compagne di squadra in seno al team MP Motorsport, hanno provato a darsi una mano, con la danese che ha concesso la scia all’olandese a pochissimi minuti dalla conclusione. Non è bastato, anche perché dopo aver cambiato gomme (cosa che Pin, ad esempio, non ha fatto) Weug non ha più ritrovato il ritmo del quale sembrava disporre a inizio turno. Al contrario, Larsen ha estratto dal cilindro un bellissimo ultimo giro. Ricordiamo che nel 2026 la classe 2008 entrerà a far parte della Ferrari Driver Academy, prendendo proprio il posto della Weug.
Anche in casa Prema hanno forse provato qualcosa di simile per aiutare Doriane Pin. Nella fattispecie, Tina Hausmann ha trainato la pilota della Mercedes per tutto l’ultimo settore, forse bloccandola un tantino nella chicane che separa i due rettilinei, mentre nel caso precedente Larsen aveva aiutato Weug "solamente" nel primo rettifilo, spostandosi prima della suddetta chicane. Insomma, non era facile fare tutto nel modo giusto, ma si può dire che non sia poi andata così male, e qualche equilbrio è sicuramente cambiato.
Hausmann, a sua volta all’ultimo fine settimana del suo biennio nella serie, si è ben comportata ottenendo il sesto riferimento. L’elvetica si trova un po’ nella terra di nessuno, come d’altronde le è successo per buona parte del suo percorso. Troppo veloce per occupare le ultime posizioni, non all’altezza del livello delle primissime. E puntualmente, il discorso si è ripresentato anche in Nevada: Weug, che la precede, dista quasi quattro decimi, mentre Emma Felbermayr (Rodin) la segue dello stesso distacco.
Tra le prime dieci anche Nina Gademan, una buona Rafaela Ferreira (confermata nel 2026 con il supporto della Racing Bulls) ed Ella Loyd, rispettivamente ottava, nona e decima. Per la regola della griglia invertita (prime otto), sarà quindi
Gademan a partire davanti in gara 1, quella che assegna meno punti. Non la migliore versione, invece, quella di Ella, approdata a Las Vegas per difendere il terzo posto nella classifica piloti. Con i due punti ottenuti grazie alla pole, Chambers l’ha già agganciata a quota 101. Comunque finirà, la gallese continuerà anche l’anno prossimo con il supporto del team Rodin e della McLaren, che nel contempo
ha rimpolpato la sua academy.
Sesta fila per Joanne Ciconte e la pilota di casa, Lia Block, settima per Aurelia Nobels e la debuttante
Rachel Robertson (Hitech), chiamata in causa per sostituire l’ancora infortunata Aiva Anagnostiadis. Non il massimo in battesimo di
Payton Westcott, wild card dell’evento, penultima davanti a Nicole Havrda e dietro a Chloe Chong. Quindicesima, infine, l’altra americana Courtney Crone.
Venerdì 21 novembre 2025, qualifica
1 - Chloe Chambers - Campos - 2’06’’538
2 - Alisha Palmowski - Campos - 2'06"918
3 - Alba Larsen - MP Motorsport - 2’06’’935
4 - Doriane Pin - Prema - 2’06’’978
5 - Maya Weug - MP Motorsport - 2’07’’194
6 - Tina Hausmann - Prema - 2’07’’574
7 - Emma Felbermayr - Rodin - 2’07’’966
8 - Nina Gademan - Prema - 2’07’’987
9 - Rafaela Ferreira - Campos - 2’07’’999
10 - Ella Lloyd - Rodin - 2’08’’153
11 - Joanne Ciconte - MP Motorsport - 2’08’’182
12 - Lia Block - ART - 2’08’’412
13 - Aurelia Nobels - ART - 2’08’’641
14 - Rachel Robertson - Hitech - 2’08’’730
15 - Courtney Crone - ART - 2’09’’043
16 - Chloe Chong - Rodin - 2’09’’044
17 - Payton Westcott - Hitech - 2’09’’534
18 - Nicole Havrda - Hitech - 2’10’’173