3 Nov 2008 [23:48]
Le pagelle di Italiaracing del GP del Brasile
Il pagellone di Italiaracing, consultabile anche sul Magazine online
Felipe Massa – 10
Impeccabile, quasi spaziale. Ha guidato benissimo per tre giorni e con il bagnato, nei primi giri del GP, non ha commesso sbavature. Una prova di orgoglio che lo rivaluta e benché non sia finita bene, questa esperienza lo avrà fortificato per il futuro. Siamo convinti che nel 2009 certe leggerezze e certi cedimenti non gli apparterranno più.
David Coulthard – 10
Buttato fuori alla prima curva nella sua ultima corsa di F.1, dopo quattordici anni di carriera. L’ha presa bene, forse voleva anche ringraziare Rosberg per avergli tolto il peso di disputare un GP che si annunciava particolarmente difficile. Ciao Coulthard, meriti anche un 10 per avere dichiarato che non sei mai stato al livello di Schumacher e Hakkinen, i tuoi rivali di un tempo, ma che ti sei preso comunque le tue soddisfazioni. 13 vittorie sono sempre 13 vittorie!
Pubblico brasiliano – 10
La Torcida è sempre eccezionale. Uno spettacolo unico, tutti coinvolti per Massa come ai tempi di Senna. E soprattutto, nessun eccesso contro il nemico Hamilton. Bravi.
Sebastian Vettel – 9
Un’altra corsa miracolosa per il tedesco della Toro Rosso che con la pista bagnata sembra proprio averne più di tutti. Tre soste, una corsa che per lui è stata una qualifica. E’ piaciuto anche per come ha interpretato i giri finali, non tirandosi indietro benché avesse davanti un collega che si giocava il mondiale. Ha un motore Ferrari alle spalle? Non c’entra, è l’attitudine mentale che fa grande Vettel.
Fernando Alonso - 9
Un'altra gara impeccabile, un finale di anno degno del suo nome. La Renault è cresciuta e lui ha trovato la serenità per ritrovare il suo passo abituale negli ultimi Gran Premi.
Sebastien Bourdais – 8
La zona punti era alla sua portata, non era distante da Vettel e viaggiava con un ottimo passo. Purtroppo per lui, ha ancora una volta trovato Trulli sulla sua strada che lo ha accompagnato fuori pista. Bourdais si è giustamente detto preoccupato per il comportamento dell’italiano che per due gare consecutive lo ha penalizzato.
Kimi Raikkonen – 8
Pur con qualche grugnito aveva accettato di fare da spalla a Massa. I tre podi nelle ultime tre gare confermano che il finlandese ha ritrovato il giusto feeling con una Ferrari F2008 che, come ha detto in maniera sibillina, non ha mai gradito troppo. A San Paolo è stato il guardiano di Massa tenendo sempre dietro le McLaren.
Lewis Hamilton – 7
Tutto il mondo gli ha sparato contro accusandolo di non sapere gestire i momenti delicati che gli si ponevano davanti. Ecco allora che Hamilton ha disputato la corsa più conservativa della sua vita. Ma ha finito per rischiare di brutto. L’ideale sarebbe stato mettersi in coda a Raikkonen e vivacchiare lì dietro. Invece non ce l’ha fatta, forse anche per un pit-stop, il primo, fatto nel momento sbagliato e che lo ha riportato in pista dietro a Fisichella, perdendo tanto tempo. Nessun errore, tanto panico nel finale.
Timo Glock – 7
Lasciamo stare gli stupidi discorsi sul giro finale. Il pilota tedesco della Toyota ha già fatto tanto a stare in pista sotto la pioggia con le gomme da asciutto. Una scelta che appariva azzeccata e che poteva dargli il quarto posto. Ha invece terminato sesto, ma va bene lo stesso. Una bella corsa.
Jarno Trulli – 7
Una qualifica sensazionale, con il secondo tempo conquistato alla sua maniera: con un giro da duro. E dire che nei giorni precedenti aveva pure la febbre a 39 tanto che aveva pensato di non correre. Non ha però sfruttato al meglio la prima fila e dopo il primo cambio gomme ha commesso un doppio errore arrivando lungo alla prima staccata per resistere ad Hamilton e poi sbagliando la piega successiva per essere montato sul cordolo e perdendo altre posizioni. Si è così ritrovato dietro a Glock dove è rimasto per tutto il GP. Peccato per quella manovra gratuita e inutile che ha spedito Bourdais nel prato.
Giancarlo Fisichella – 7
Abbiamo rivisto per qualche giro il Fisichella di Monza, quando si tenne dietro Raikkonen per diversi giri sotto l’acqua. A San Paolo ha fatto la stessa cosa con Hamilton. Poi quando la pista si è asciugata, la Force India ha preso il sopravvento sulle qualità del romano, tornate prepotentemente alla ribalta nel finale di stagione dopo un inizio di campionato un po’ così.
Mark Webber – 5
Il solito Webber di questo finale di campionato. Vacuo, poco ficcante, senza grinta. Magari in Red Bull si stanno pentendo per averlo confermato. Di sicuro dovrà darsi una svegliata con Vettel come compagno nel 2009.
Robert Kubica – 5
Ancora una volta il polacco è finito stritolato dalla genialità degli uomini BMW che in due GP sono riusciti a fargli perdere il terzo posto nel mondiale. Un vero colpo da maestro la pensata di farlo partire con le gomme da asciutto salvo poi fermarlo subito vista l’impraticabilità del… campo. Pare che a Monaco di Baviera la BMW organizzerà corsi per giovani strateghi che saranno tenuti dagli uomini del muretto visti quest’anno sulle piste di F.1. Sono previste adesioni da ogni parte del mondo.
Nick Heidfeld – 5
Vedi sopra, anch’egli travolto dalle scelte del team.
Adrian Sutil – 5
Non lo si è visto molto, piuttosto anonimo. Dopo quella perla che ci lasciò a Montecarlo non ha più mostrato niente, come svuotato.
Jenson Button – 5
Il solito voto “politico”.
Rubens Barrichello – 5
Per attirare un po’ l’attenzione ha sfoggiato una inedita colorazione del casco. Tutto qui
Heikki Kovalainen – 4
A inizio stagione lo avevamo battezzato come sicuro protagonista del mondiale. Era parte della sigla KKH (Kubica Kovalainen Hamilton) che doveva sconvolgere il campionato. Una K però sembra non c’entrare nulla, ed è la sua. A San Paolo doveva aiutare Hamilton, ma ha fallito. Disperso, dopo un buon avvio nel quale si era posto, in quella fase sì, come guardiano di Lewis. Poi deve essersi fermato al bar…
Nico Rosberg – 4
Non si tampona David Coulthard nella gara di addio alla F.1 alla prima curva. Non si fa così. Maleducato e senza cuore! A parte questo, la Williams non va e lui come spesso è accaduto quest’anno ha remato nei bassifondi.
Kazuki Nakajima – 4
Coinvolto senza colpe nell’incidente innescato dal suo compagno Rosberg, il giapponese ha fatto la sua gara personale.
Nelson Piquet – 2
Girarsi nel primo giro, seppur in condizioni di pista difficile, nel GP di casa è da vero pirla. Soprattutto quando devi fare di tutto per guadagnarti la conferma.