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12 Ago [12:18]

Le "vibrazioni" di Hulkenberg
hanno rovinato la sua bella gara

Massimo Costa - XPB Images

Troppe vibrazioni. Macchina inguidabile. E' per questo motivo che Nico Hulkenberg nei giri finali del GP del 70° Anniversario F1, è dovuto repentinamente rientrare in pit-lane per un cambio gomme non previsto. Il tedesco occupava brillantemente la quinta posizione davanti al compagno di squadra Lance Stroll. Al 44° giro però, il rientro ai box per montare gomme soft. Hulkenberg ha perso due posizioni, ritrovandosi dietro al canadese e anche ad Alexander Albon, che poi supererà a pochi chilometri dall'arrivo Stroll. Alla fine, la Racing Point ha racimolato un quinto e un sesto posto con Lance e Nico, un bel bottino di punti che l'ha riportata davanti alla Renault dopo che le erano stati strappati via 15 punti dalla FIA.

La Racing Point RP20, nonostante l'agitazione dei suoi rivali, è una monoposto che non può ambire al podio se non in circostanze particolari. Segno dunque che non basta "copiare" la Mercedes del 2019 per poter pensare di balzare al vertice. Di fatto, la Racing Point ottiene i risultati classici che hanno sempre contraddistinto la squadra con base a Silverstone anche quando si chiamava Force India, con qualche acuto di tanto in tanto, vedi il fantastico terzo posto di Hulkenberg in qualifica. E proprio a seguito di quel risultato nel Q3, molti avranno sorriso, ritenendolo una ovvia conseguenza del progetto tecnico di Andy Green, un Avatar della monoposto campione del 2019.

Ma è bene sottolineare che il personale Racing Point, precedentemente sotto le insegne Force India, le macchine da corsa le sa costruire molto bene e il terzo posto del pilota tedesco non è affatto una novità per il team con sede a Silverstone. Esteban Ocon, nella qualifica del GP di Spa del 2018 e in quella del GP d’Italia del 2017, con la squadra allora di proprietà di Vijay Mallya aveva conquistato la terza posizione. Proprio Hulkenberg, nel 2016, l’aveva portata addirittura in prima fila a Spielberg segnando il secondo crono mentre sia il tedesco sia Sergio Perez, hanno fatto incetta di quarti posti, sempre per quanto concerne la qualifica. Se poi vogliamo rileggere la storia e fare un bel passo indietro, Giancarlo Fisichella la Force India l’ha spinta in pole a Spa nel 2009, classificandosi poi secondo in quel Gran Premio (vinto da Kimi Raikkonen con la Ferrari) a dir poco epico per il pilota romano.

Ma ecco le parole di Hulkenberg: “Ho cominciato a sentire forti vibrazioni e così sono dovuto rientrare ai box per un terzo cambio gomme non programmato e montare le soft. Dovevamo essere certi di non perdere il risultato, di uscire dalla zona punti o ancora peggio ritirarci. Peccato, ma sono comunque contento della mia prestazione. Ho fatto una buona partenza, la mia prima dell’anno considerando che la domenica prima causa problema alla power unit sono rimasto ai box, poi ho cercato di usare tutta la mia esperienza per conservare al meglio le gomme. Non è stato facile, anche dal punto di vista fisico, perché Silverstone con le sue curve veloci è molto impegnativa, ma tutto è andato per il meglio e il settimo posto finale va bene per il team”.