29 Mar 2009 [12:02]
L'incredibile successo della Brawn
La Ferrari copierà il suo diffusore
L'ultima volta che un team al debutto in F.1 ha subito vinto un Gran Premio è stato nel 1977, quando la Wolf di Jody Scheckter si è imposta nel GP di Argentina dell'epoca. Trentadue anni dopo, la favola si è ripetuta. La Brawn a motore Mercedes ha però fatto di più avendo ottenuto le prime due posizioni in qualifica e anche in gara. Jenson Button, un pilota che pareva sull'orlo del precipizio, risorge prepotentemente e in poco più di 24 ore sigla la pole e la sua seconda vittoria in F.1. Rubens Barrichello, il più anziano, il pilota che ha disputato il maggior numero di Gran Premi essendo entrato nel mondiale nel 1992, il brasiliano che tutti avevamo dato per bollito sperando di non ritrovarlo più in F.1, dopo aver ottenuto il secondo tempo in qualifica si è piazzato alle spalle di Button nel Gran Premio. Seppur in maniera rocambolesca.
Sorpassi ed emozioni con le nuove regole tecniche
Sorpassi, emozioni, errori. Dopo le polemiche tristi dei giorni scorsi, è entrato in scena lo sport vero e lo spettacolo non è mancato. Sembra proprio che le novità regolamentari imposte dalla FIA si siano rivelate vincenti. Il Kers, in gara, fa veramente la differenza aumentando le chance di sorpasso, le macchine sono più nervose da guidare e non sono mancati i "numeri" dei piloti. Più facile sbagliare e quindi più facile che si creino situazioni di bagarre. Le macchine non sfilano più su due binari come negli anni precedenti. Si è anche visto come le gomme morbide durino non più di otto-nove giri, almeno a Melbourne che è pur sempre un tracciato anomalo, ribaltando le prestazioni dei piloti in gara. Insomma, tante componenti che alla fine non fanno che bene allo spettacolo.
La BGP001 è nata 16 mesi fa
Onore dunque a Ross Brawn e alla BGP001, una monoposto che comunque non è nata l'altro ieri, ma è figlia di un lungo studio iniziato ben 16 mesi fa, appena fu chiaro quali fossero i nuovi regolamenti tecnici. Brawn e Nick Fry hanno saputo mantenere unito il team sull'orlo della chiusura, hanno ridato fiducia a Button che già aveva un contratto per il 2009 e hanno voluto confermare Barrichello (oltre ai tester Alexander Wurz e Anthony Davidson). Certo, il budget non è quello di cui il team di Brackley disponeva prima con la presenza della Honda, ma anche questo è un bene per la F.1. Brawn dovrà dimostrare che si può vincere anche senza disporre di 400 milioni di euro (intanto ha trovato lo sponsor Virgin), un incentivo notevole per chi vorrà entrare nel mondiale in futuro. La BGP001 però, non è nata in un periodo di ristrettezze economiche, come detto il suo progetto è iniziato molto tempo fa e quindi ha potuto godere di tutti i benefici della Honda che è uscita di scena solo lo scorso dicembre. Nota di merito anche per la Mercedes che conferma di avere il miglior motore del lotto. Norbert Haug era raggiante. Ora non resta che aspettare il 14 aprile per sapere cosa deciderà la Corte di Appello FIA sul destino del diffusore di Brawn, Toyota e Williams, ma intanto si va a Sepang. Con le classifiche sub judice...
Barrichello non si smentisce mai...
A Melbourne il team Brawn e Button sono stati perfetti nei tre giorni del weekend. Un po' meno Barrichello, che dopo due giorni positivi ci ha voluto confermare di essere il solito "calimero" sbagliando completamente la partenza e poi urtando con una manovra sciocca Kimi Raikkonen in gara. Ma la fortuna era dalla sua parte e al termine di una corsa comunque tenace, ha raccolto il secondo posto che gli è stato consegnato dai furiosi Sebastian Vettel e Robert Kubica. Entrambi avevano disputato un GP meraviglioso. Vettel era stato l'unico con la Red Bull a tenere il passo di Button, ma alla fine, dopo il secondo pit-stop, la scelta delle gomme morbide è stata infruttuosa. Vettel ha perso terreno da Button e si è visto piombare addosso Kubica.
Vettel-Kubica, che peccato
Il polacco ha gestito benissimo ogni fase del GP, ingaggiando numerosi duelli, mantenendo sempre la necessaria freddezza. In pista con pneumatici duri, ha intravisto la possibilità di vincere. A tre giri dal termine si è trovato a 4" da Button (anch'egli con gomme morbide e non più rapidissimo). Kubica ha tentato così il sorpasso su Vettel, il tedesco non ha voluto mollare, non ha voluto capire che la BMW era più veloce in quel momento e che un terzo posto poteva comunque essere un ottimo inizio di stagione. Ha quindi resistito, finendo con l'urtare la vettura di Kubica. E così, dal podio sicuro entrambi sono finiti in direzione gara per raccontare l'incidente che li ha eliminati congelando tra l'altro il GP, finito in regime di safety-car (anche se la vettura civetta è entrata ai box all'ultima curva).
Ferrari, che disfatta
Bravissimi comunque Vettel e Kubica, il futuro è nelle loro mani. La Red Bull ha dimostrato di essere la monoposto più competitiva tra quelle prive del diffusore sotto accusa, la BMW la segue di poco. Non c'è invece la Ferrari. Felipe Massa e Kimi Raikkonen hanno battagliato a lungo nelle prime fasi utilizzando le gomme morbide, ma presto hanno dovuto alzare bandiera bianca perché gli pneumatici si sono resi inutilizzabili dopo 9 giri. E' così iniziata per loro una gara lontana dal podio, ma sia Massa sia Raikkonen (autore anche di un contatto col muro) si sono dovuti ritirare a pochi giri dal traguardo rispettivamente per noie allo sterzo e al differenziale. Il futuro appare in salita, la via di uscita come hanno già detto in Ferrari è quella di progettare un diffusore stile Brawn (se non verrà bandito dalla Corte di Appello FIA il 14 aprile), ma servirà tempo, occorrerà rivedere il concetto iniziale della F60 e intanto la concorrenza sarà già lontano.
Il capolavoro di Trulli e Hamilton
E' andata meglio alla rivale McLaren. Lewis Hamilton partito terz'ultimo, ha effettuato una memorabile rimonta, non ha commesso errori ed ha visto la bandiera a scacchi al quarto posto. Davanti a lui, un immenso Jarno Trulli. Il pilota italiano, come il suo compagno Timo Glock, è partito dai box per avere modificato la strategia dopo la squalifica rimediata dalla Toyota per l'ala posteriore non regolare. Trulli si sa, è uno che non demorde mai. Ha pian piano recuperato posizioni e il terzo posto finale è qualcosa di incredibile. Per lui e per il team, dopo la figuraccia rimediata sabato, che ha visto Glock chiudere buon quinto.
Alonso salva la Renault, Buemi a punti al debutto
La Renault si è difesa inizialmente con Nelson Piquet, balzato nella top ten e davanti a Fernando Alonso a lungo. Ma il brasiliano è incappato in un errore alla prima curva finendo nella ghiaia. Alonso ci ha messo del suo per portare la R29 al sesto posto. Delusione in casa Williams-Toyota. Le premesse dopo le prove libere erano notevoli, ma Nico Rosberg si è piazzato settimo con le gomme morbide che nel finale lo hanno piantato in asso. Kazuki Nakajima è finito contro il muro ed ha ammesso l'errore. La Toro Rosso-Ferrari ha recuperato un insperato punto con il debuttante Sebastien Buemi. Un debutto alla Vettel, che nel GP degli USA del 2007 finì subito a punti con la BMW quando fu chiamato a sostituire Kubica. Gara negativa per Sebastien Bourdais, per tutto il weekend schiacciato da Buemi. Un incidente alla prima curva innescato da Nick Heidfeld che ha stretto Mark Webber, a sua volta finito contro Barrichello, ha provocato il ritiro di Heikki Kovalainen. Oltre ad avere rovinato la corsa dello stesso Heidfeld, di Webber e anche di Adrian Sutil. Poco da dire per la Force India.
Massimo Costa
Realizzazione grafica di Carlo Baffi