14 Apr 2014 [1:40]
Long Beach, gara: la seconda di Conway
Marco Cortesi
Seconda vittoria al Grand Prix di Long Beach per Mike Conway. Il britannico è stato bravo e fortunato, approfittando di un contatto che ha spazzato via diversi protagonisti iniziali ma nel contempo riuscendo ad andare all’attacco al momento giusto, meritandosi un successo che ha regalato il sorriso al Team Principal Ed Carpenter. La gara è stata vissuta nel segno di Ryan Hunter-Reay. Partito dalla pole, lo statunitense del team Andretti ha dominato la prima metà gara prima di cadere malamente in un errore di impazienza. Passato ai box da Josef Newgarden, che grazie ad un gran pit-stop del team Fisher e ad un ottimo giro d’uscita si era issato al comando, Hunter-Reay ha cercato l’attacco troppo presto, finendo per speronare il rivale e causando un vero e proprio “blocco” a centro pista. Grossa la svista del campione 2012, che oltretutto avrebbe potuto andare all’assalto di Newgarden poco dopo visto che si trovava a gomme calde. Nel contatto è rimasto coinvolto anche James Hinchcliffe, che dopo una partenza al rallentatore si era riguadagnato la terza piazza, oltre a Jack Hawksworth, Helio Castroneves, Tony Kanaan e Takuma Sato.
A quel punto, davanti si sono trovati Scott Dixon e Justin Wilson, con una sosta in meno. Al re-start, un contatto tra i due ha messo fuori gioco Wilson, mentre con una mossa che è valsa la vittoria, Conway ha sorpassato all’esterno di curva 1 Will Power. Con il mancato arrivo di altre caution, la tattica rischiosa di Dixon non ha funzionato, ed il neozelandese ha chiuso dodicesimo dopo uno “splash”. Nei due passaggi conclusivi, Conway ha tenuto a bada Power (che ora conduce in classifica) mentre terzo ha terminato Carlos Munoz. Quarta posizione di Juan Pablo Montoya, che si sta progressivamente “sbloccando” mettendo in mostra anche qualche bell’attacco. A seguire, Mikhail Aleshin, Oriol Servia e Marco Andretti. Da dimenticare le giornate Di Charlie Kimball (motore), Ryan Briscoe (problemi elettrici) e Sebastien Bourdais, terzo piazzato all’inizio ma finito due volte col muso nelle barriere.
Domenica 13 aprile 2014, gara
1 - Mike Conway (Dallara DW12-Chevy) – Carpenter - 80 giri
2 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 0"9005
3 - Carlos Munoz (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 1"5591
4 - Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 2"0226
5 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 2"8169
6 - Mikhail Aleshin (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 3"8574
7 - Oriol Servia (Dallara DW12-Honda) – Rahal - 4"9621
8 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 8"1948
9 - Sebastian Saavedra (Dallara DW12-Chevy) – KV - 8"9029
10 - Carlos Huertas (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 24"2295
11 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 30"0552
12 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 30"7310
13 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) – Rahal - 1 giro
14 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) – KV - 3 giri
15 - Jack Hawksworth (Dallara DW12-Chevy) – Herta - 3 giri
Giro più veloce: Helio Castroneves - 1’09”0691
Ritirati
65° giro - Justin Wilson
56° giro - Ryan Briscoe
56° giro - Tony Kanaan
56° giro - Josef Newgarden
56° giro - Ryan Hunter-Reay
56° giro - James Hinchcliffe
56° giro - Takuma Sato
42° giro - Charlie Kimball
Il campionato: 1. Power 93 punti; 2. Conway 66; Pagenaud 60; 4. Castroneves 55; 5. Hunter-Reay 54.