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6 Giu 2017 [11:43]

Mercato Piloti 2018
Tutto dipenderà da Vettel-Raikkonen

Massimo Costa

Questo fine settimana la F.1 attraversa l'oceano per far visita al sempre bello e non facile tracciato semi cittadino di Montreal. Nonostante si siano disputate appena sei Gran Premi, si parla già di mercato piloti. A decidere ogni futuro movimento, sono i piloti Ferrari Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel entrambi in scadenza di contratto. Da Maranello avevano sondato la disponibilità di Daniel Ricciardo nel timore che Vettel facesse la valigie. L'australiano è legato alla Red Bull fino alla conclusione del campionato 2018, ma si sarebbe liberato più che volentieri considerando la non facile convivenza con Max Verstappen.

Ma è difficile, alla luce delle prestazioni della Ferrari, che l'attuale leader del mondiale decida di lasciare la squadra italiana. Rimane il dubbio Raikkonen. La bellissima qualifica di Monaco e il secondo posto in gara, ci hanno mostrato un Kimi in gran spolvero e non più (ma durerà?) quello messo dietro la lavagna da Sergio Marchionne. Che farà Raikkonen nel 2018? Annuncerà il ritiro dalle corse a fine anno? Vettel lo vorrebbe ancora come compagno di squadra e al finlandese guadagnare qualche milioncino in più a 38 anni non deve far male come ritrovarsi nelle prime posizioni e lottare per la vittoria o la pole. Tutto, al momento, lascia intendere che Raikkonen rimarrà al fianco di Vettel, ma bisognerà vedere come si svilupperanno le prossime 14 gare.

Ma se Kimi si dovesse fermare a fine anno? La Ferrari potrebbe riprovarci con Ricciardo oppure su Romain Grosjean (che aveva scelto la Haas a motore Ferrari a fine 2015 proprio nella speranza di poter convincere Maranello) o Carlos Sainz, due piloti che piacciono al box rosso. O addirittura Fernando Alonso, ipotesi romantica, ma certamente impervia.

La Mercedes ha Lewis Hamilton blindato fino al 2018 mentre Valtteri Bottas ha un contratto valido per il solo 2017. Ma non vi sarebbe ragione, considerando l’ottimo comportamento del finlandese, di non confermarlo per il futuro. Bottas ha dimostrato di saper leggere bene lo sviluppo delle gare oltre che di avere nel piede il giro secco per tentare la conquista della pole.

Helmut Marko ha voluto ribadire più volte che Ricciardo è della Red Bull fino al 2018. Verstappen ha un contratto a lungo termine e continuerà a bere bevande energetiche per molto tempo. Sarà, invece, interessante capire cosa accadrà nella seconda squadra di Dieter Mateschitz, la Toro Rosso. Daniil Kvyat e Sainz sono alla terza stagione con il team di Faenza (il russo con breve parentesi a Milton Keynes) e mai prima è accaduto che un pilota allevato in casa Red Bull stazionasse alla Toro Rosso per più di tre campionati. Chiedere ad Alguersuari, Buemi, Vergne… A bussare alla porta c’è Pierre Gasly, terzo pilota di Horner, campione GP2 2016 e mandato in esilio nella giapponese Super Formula in attesa che si liberi un sedile. Sainz recentemente ha voluto dichiarare pubblicamente che lui è pronto per salire nel team Red Bull e del resto le prestazioni ottenute con la STR12 e STR11 lo confermano. Ma se Ricciardo non se ne andrà, si creerà una situazione di imbarazzo.

Sainz era molto vicino a passare in Renault a fine 2016, ma Marko lo ha voluto tenere a tutti i costi. Se la strada che porta alla Red Bull sarà sbarrata, difficilmente lo spagnolo aspetterà un altro anno in Toro Rosso e per questo i suoi contatti con Renault sono tuttora molto aperti. Mentre per Kvyat, la situazione appare difficile. Franz Tosto però, ha voluto sottolineare che gli piacerebbe moltissimo poter contare su Kvyat e Sainz anche nel 2018. Con buona pace di Gasly...

In Renault, Nico Hulkenberg è legato al costruttore francese da un contratto a lungo termine, Jolyon Palmer rischia di saltare già nel corso di questo campionato. Sergey Sirotkin, terzo pilota, potrebbe venire promosso al fianco di Hulkenberg. Alla Force India Esteban Ocon e Sergio Perez hanno buone possibilità di rimanere, alla Haas, Grosjean se non riceverà l’offerta della vita dalla Ferrari, rimarrà e anche Kevin Magnussen ha un legame col team americano fino al 2018. Sempre se il suo rendimento rimane positivo.

Fernando Alonso a fine 2017 vedrà concludersi il contratto con McLaren, ma non vi sono posti convincenti per lui al momento e quindi dovrebbe rimanere. Metti che la Honda la azzecchi, andarsene dopo tre anni di sacrifici pazzeschi e umiliazioni sarebbe una beffa. Stoffel Vandoorne rimarrà. La Sauber grazie all’accordo con la Honda potrebbe accogliere un giapponese, magari Nobuharu Matsushita che è in F.2. La Mercedes dovrà poi trovare una collocazione per Pascal Wehrlein. La Williams ovviamente non perderà il “finanziatore” Lance Stroll, da decidere se Felipe Massa proseguirà o se verrà accolto un pilota come Wehrlein, per esempio, via Mercedes.

Infine, con sole 20 monoposto e una situazione che appare piuttosto cristallizzata, non sarà facile per Antonio Giovinazzi, Charles Leclerc e altri giovani provenienti dalla formule minori trovare spazio nel 2018. Poi, c'è Robert Kubica e tornare a scrivere il suo nome in un contesto F.1 emoziona. Il test di Valencia con la Lotus/Renault 2012 sarà un importante spartiacque per capire se il polacco potrà diventare appetibile...
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