formula 1

Magnussen, il cattivo della F1
Stella: "Va fermato per una gara"

La Formula 1 ha ufficialmente "il cattivo" sugli schieramenti di partenza. Kevin Magnussen da tempo è considerato u...

Leggi »
indycar

Cindric tra lo staff sospeso da Penske
Newgarden colpito duramente

Marco CortesiIn seguito allo scandalo relativo all'uso illecito del sistema push to pass nell'appuntamento IndyCar di...

Leggi »
Rally

Toyota schiera in Portogallo Ogier e
Rovanperä, Sordo al via con Hyundai

Michele Montesano Toyota si affiderà a un poker d’assi per affrontare il Rally del Portogallo, in scena questo fine settima...

Leggi »
formula 1

Che sbornia di punti
Racing Bulls da record a Miami

Che sbornia. No, non quella che avrebbero potuto prendere in uno dei tanti locali di Miami i ragazzi del team, ma una ubriaca...

Leggi »
formula 1

Trump a Miami sfrutta il GP e la
McLaren per raccolta fondi, ma...

Il discusso ex presidente degli Stati Uniti, candidato nuovamente per le prossime elezioni americane, si è presentato nel pad...

Leggi »
formula 1

Sainz penalizzato
La nuova classifica

Oscar Piastri ha spinto fuori pista Carlos Sainz, ma non è stato penalizzato. Sainz successivamente ha attaccato Piastri e ne...

Leggi »
10 Ott [14:20]

Montmelò - Gara 2
Aleshin campione a 3 giri dal traguardo!

Neanche a scriverla a tavolino ci si poteva aspettare una sceneggiatura finale del campionato World Series Renault così emozionante. Mikhail Aleshin è il nuovo campione 2010 della categoria, ma solamente a tre giri dal termine ha avuto la consapevolezza che, forse (sempre meglio attendere la bandiera a scacchi), il titolo era suo. Aleshin e Daniel Ricciardo si sono marcati stretti praticamente per tutta la corsa, disputata sotto la pioggia, in condizioni estremamente difficili. Uno spettacolo incredibile perché Aleshin ha più volte tentato il sorpasso ad un freddissimo Ricciardo.

A un certo punto, il russo del team Carlin aveva perso terreno nei confronti dell'australiano della Tech 1. Il motivo era da ricercare nella visiera del suo casco, completamente appannatasi. Aleshin non vedeva più niente. Risolto il problema alzando la visiera, Aleshin si è rituffato su Ricciardo finché, alla curva 7-8, un sinistra-destra, al 19° dei 22 giri in programma ha costretto il pilota Red Bull all'interno fingendo un attacco all'esterno. Ricciardo in uscita di curva e, ricordiamo, con asfalto estremamente scivoloso, non ha avuto la trazione necessaria per riprendere velocemente la marcia, Aleshin ha incrociato la traiettoria andando all'esterno, trovando più spazio e portando a termine il sorpasso che gli è valso la conquista del campionato (chi arrivava davanti avrebbe scritto il proprio nome nell'albo d'oro) e il terzo posto in gara.

Ricciardo è stato estremamente corretto. Mai una manovra fuori posto e, nell'occasione del sorpasso subìto, non ha giocato sporco. E questo gli fa onore. Il ragazzo della Red Bull era estremamente triste a fine corsa e nella saletta pre podio assisteva sconsolato alla festa inscenata dagli uomini del team Carlin e da un gruppetto di sostenitori russi di Aleshin. Tra Mikhail e Daniel, una sincera stretta di mano, qualche pacca sulla spalla. Gesti poi ripetuti in conferenza stampa. Ora entrambi guardano al 2010, pieno di punti interrogativi.

Aleshin, che ha l'appoggio della Gazprom, punta alla F.1 (farà il test premio con Renault ad Abu Dhabi a metà novembre), ma i posti disponibili sono ben pochi ormai. Più verosimile un approdo in GP2 o, perché no, in Indycar sulla scia di Bertrand Baguette, campione 2009. La carriea di Ricciardo è tutta nelle mani di Helmut Marko, repsonsabile dei piloti Red Bull. E futuro incerto anche per quelloo che è stato il dominatore (invisibile) della corsa: Esteban Guerrieri. Di lui abbiamo detto tutto ormai e anche in questa occasione ha dimostrato il suo valore. Una gara in solitaria, davanti a tutti con la monoposto della ISR. Il campione morale è lui, con i 15 punti toltigli assurdamente a Silverstone, con le gare saltate di Budapest e Montecarlo. Anche il futuro dell'argentino è incerto: spera nella GP2, è in contatto con il governo argentino per ricevere fondi per andare all'assalto della F.1. Una nota di merito a Jean-Eric Vergne, super competitivo tutto il weekend e che pur partecipando alle sole tre prove finali, ha conquistato l'ottavo posto in campionato.

La cronaca
Piove forte, la direzione gara decide di far partire la corsa con la safety-car. Zampieri, quarto, si gira e rimane in bilico su un cordolo. Lo spingono in pista, ma solo per ritirarsi. Quando al 3° giro la safety-car entra in pit-lane, Guerrieri prende immediatamente il largo con Ricciardo secondo, poi Mansell, Aleshin, Vergne, Coletti, Panciatici, Lancaster e Pentus. Al 4° giro, il divario tra Ricciardo (2°) e Aleshin (4°) è di 3"5. Mansell va in sabbia e lascia ad Aleshin il terzo posto. Kunimoto va in erba, ma rientra. Al 6° giro, Aleshin effettua il cambio gomme. La sosta è stata completata, tra quelli della top ten, anche da Lancaster.

Ricciardo non aspetta troppo per cambiare gli pneumatici e rientra al giro 8. L'australiano torna in pista proprio davanti ad Aleshin. Guerrieri viaggia indisturbato in prima posizione mentre Pentus e Salaquarda fanno un po' di rally (il ceco per due volte). Ma gli occhi sono tutti per Ricciardo e Aleshin, separati al giro 9 da 1"072 e rispettivamente in nona e decima posizione. Pit per Guerrieri al 10° passaggio. Ricciardo e Aleshin sono vicinissimi, all'11° giro il russo tenta il sorpasso ma rischia il contatto. La battaglia, per cuori forti, prosegue con Aleshin che non molla l'australiano. Vergne, al comando, fa il pit-stop e rientra proprio davanti alla coppia Ricciardo-Aleshin.

Il russo di Carlin arriva lungo nel tratto misto finale e perde il contatto con Ricciardo. Al giro 13, Guerrieri guida su Rosenzweig (ancora senza sosta), Vergne, Ricciardo, Aleshin, Coletti, Panciatici, Lancaster, Charouz, Costa. Leo è 16°. Il trio Vergne-Ricciardo-Aleshin si avvicina a Rosenzweig, compagno del russo nel team Carlin. Incredibile situazione. Ma al 15° giro Rosenzweig va per il pit-stop e il gioco di squadra Carlin non riesce. La corsa prosegue con Ricciardo e Aleshin sempre vicini, finché al giro 18 il russo sembra rompere gli indugi. E al 19° passaggio, Aleshin attacca duro e passa il rivale all'esterno.

dall'inviato Massimo Costa

Nella foto, Mikhail Aleshin (Photo Pellegrini)

Domenica 10 ottobre 2010, gara 2

1 - Esteban Guerrieri - ISR - 22 giri 47'08"118
2 - Jean Eric Vergne - Tech 1 - 24"184
3 - Mikhail Aleshin - Carlin - 25"231
4 - Daniel Ricciardo - Tech 1 - 33"971
5 - Stefano Coletti - Comtec - 47"292
6 - Nelson Panciatici - Junior Lotus - 49"869
7 - Anton Nebilitskiy - KMP - 50"675.
8 - Jan Charouz - P1 - 54"782
9 - Jon Lancaster - Fortec - 55"690
10 - Albert Costa - Epsilon Euskadi - 59"947
11 - Jake Rosenzweig - Carlin - 1'00"693
12 - Nathanael Berthon - Draco - 1'07"031
13 - Walter Grubmuller - P1 - 1'16"311
14 - Dean Stoneman - Junior Lotus - 1'18"232.
15 - Federico Leo - Pons - 1'44"964
16 - Greg Mansell - Comtec - 1'47"210
17 - Sergio Canamasas - Interwetten - 2'01"005
18 - Keisuke Kunimoto - Epsilon Euskadi - 1 giro
19 - Filip Salaquarda - ISR - 1 giro

Giro più veloce: Esteban Guerrieri 1'59"282

Ritirati
7° giro - Salvador Duran
10° giro - Julian Leal
11° giro - Victor Garcia
11° giro - Sten Pentus

Escluso
Daniel Zampieri

Il campionato finale
1.Aleshin 138; 2.Ricciardo 136; 3.Guerrieri 123; 4.Pentus, Costa 78; 6.Coletti 76; 7.Berthon 60; 8.Vergne 53; 9.Zampieri 51; 10.Hartley 50.