31 Lug 2007 [18:02]
Nigel Stepney ha concesso la prima intervista
E' ancora in Italia Nigel Stepney, nella sua casa di Serramazzoni, nell'Appennino modenese. Il tecnico inglese ha concesso a La Repubblica la prima intervista sulla Spy Story. Ecco i passaggi più significativi:
"La polverina bianca nel serbatoio Ferrari non l'ho versata io. Me l'hanno messa nella tasca dei pantaloni mentre facevo una doccia nel reparto corse di Maranello"
"A novembre dello scorso anno, capisco che la Ferrari non punterà su di me, a gennaio sono fuori dalle corse. Inizio a guardarmi attorno e scopro che dentro l'azienda ci sono altre due, tre persone insoddisfatte e pronte a cambiare. Continuo la ricerca e trovo altri due, tre tecnici disponibili a una nuova avventura. Questi lavorano in altri team. Sei persone, si può partire da zero, formare una nuova squadra in F.1. Dove? Non lo dico, però l'avrebbe guidata il mio amico Ross Brawn".
"Io non ho portato via alcun disegno dalla Ferrari. Qualcuno li ha passati, ma non sono stato io. Qualcuno mi ha teso una trappola ed è ancora in Ferrari. Non voglio coinvolgere altri colleghi. Io conosco una parte della storia, non tutta. L'intera vicenda la conosce la Ferrari".
"Il fondo della Ferrari irregolare? Penso che i tecnici McLaren l'abbiano capito da soli. Quel fondo era irregolare nella maggior parte dei team e, infatti, dalla seconda gara l'hanno cambiato tutti. McLaren, come tutte le Case di F.1, una la prima corsa dell'anno per riprendere le macchine delle altre scuderie in tutti i dettagli. I fotografi si piazzano ora vicino ora lontano, e scattano, poi le aziende comprano le foto. Anche la Ferrari lo fa. Nel reparto corse di Maranello abbiamo tutte le foto degli avversari esposte e per il resto della stagione li studiamo, catturiamo i loro vantaggi".
"Il modo più facile è portare via il capo dei progettisti a un team avversario. Nicolas Tombazis dalla Ferrari è andato in McLaren e l'anno scorso è tornato in Ferrari. Non è un caso che il muso della F2007 sia uguale a quello degli inglesi. E così Adrian Newey, dalla McLaren alla Red Bull. Ma questi ingegneri portano con sè le loro idee, non rubano i disegni".