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20 Dic [13:15]

Più forza alle LMP1 non ibride
In LMP2 arriva il BoP

Marco Cortesi

Prende forma ulteriormente, dopo l’annuncio della Toyota di voler restare nel mondiale, la fisionomia del prossimo campionato WEC. L’ACO ha annunciato che per il 2018-19 le vetture ibride e “tradizionali” verranno bilanciate in termini di prestazioni utilizzando i giri veloci del 20% delle gare. Le vetture non ibride turbo e aspirate saranno considerate indipendentemente, mentre le Toyota non dovrebbero subire alcun cambiamento, un elemento ritenuto irrinunciabile dalla casa nipponica. Certo è che il possibile “boost” alle LMP1 private mette le TS050 in una situazione ancor più rischiosa in termini di immagine, col pericolo di essere battute, in caso qualcosa non vada per il verso giusto, anche da auto di “lineaggio” ben differente.

Si attende che tuttavia i nipponici rimangano di un altro pianeta proprio per via delle tante ottimizzazioni che, a parità di tecnologia, una casa ufficiale dall’ampio budget può permettersi: dopotutto, anche quelle fanno la differenza, e ben difficilmente verranno prese in considerazione per creare un pacchetto di mischia estremamente livellato. Equivalenza tecnologica non vuol dire parità di risorse e potenziale.

In LMP2 arriva il BOP
Un altro cambiamento importante arriva dalla LMP2. Dopo le polemiche sulle concessioni fatte a Dallara, Ligier e Riley per modificare le proprie vetture e recuperare terreno sulle Oreca, si è presa la decisione di "imbrigliare" ancor di più la performance. Non sarà più solo questione di concessioni eccezionali di inizio anno "i Joker", ma l'ACO attuerà un vero e proprio Balance Of Performance puntuale, simile a quello delle GT. Le leve saranno il peso (max 30 kg di zavorra), la capacità del serbatoio (10l di riduzione possibile) e delle nuove restrizioni aerodinamiche.