2 Nov 2015 [14:47]
Raikkonen e Bottas ai ferri corti
Il ferrarista non crede al connazionale
Jacopo Rubino
Tra i due finlandesi della Formula 1, non è certamente un momento idilliaco: per la seconda volta in tre Gran Premi, Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas sono arrivati al contatto. La dinamica di Mexico City è stata molto simile a quella di Sochi, ma a ruoli invertiti: il pilota della Williams ha tentato l'attacco all'interno della curva 5, urtando la Ferrari. Ad avere la peggio è stato il campione del mondo 2007, costretto subito al ritiro con la sospensione posteriore destra divelta.
"Il fatto che sia capitato ancora fra di noi è soltanto una questione di sfortuna. Ho calcolato il rischio e ho ritenuto che ci fosse una chance di passare. Non doveva andare così, ma non avevo spazio", si è difeso Bottas, alla fine salito sul podio e diventato quarto nel Mondiale con 126 punti, a discapito proprio del connazionale. "Credo che non ci sia nulla da chiarire, stavamo semplicemente battagliando".
A differenza di quanto accaduto in Russia, quando l'alfiere di Maranello fu ritenuto colpevole e penalizzato, questa volta gli stewards non hanno preso nessun provvedimento. Incidente di gara, insomma. Raikkonen ha cercato di rispondere con filosofia sull'argomento, senza però risparmiarsi qualche frecciata: "Lo spazio c'era, se fosse andato sopra al cordolo. Ognuno ha il suo modo di vedere le cose, ma non mi aspettavo un epilogo molto diverso, visti i precedenti. Che l'abbia fatto volutamente o no, ormai non cambia nulla. Ma lui magari adesso si sentirà meglio".
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