World Endurance

Regolamento Hypercar esteso al 2032?
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30 Apr 2025 [12:02]

Regolamento Hypercar esteso al 2032?
Jansonnie (Peugeot): “Giusto prolungare,
ma va gestito il passaggio tecnologico”

Michele Montesano

Il FIA WEC sta vivendo sicuramente un periodo florido. Ad oggi è senza dubbio la categoria di caratura mondiale con il più alto numero di costruttori coinvolti, inoltre sono già previsti altri tre marchi che entreranno nei prossimi due anni. Con tali presupposti, diventa sempre più difficile cambiare qualcosa che funziona bene. A tal proposito nel paddock di Imola, teatro del secondo appuntamento stagionale del Mondiale Endurance, circolava la voce di una possibile estensione dell’attuale regolamento Hypercar fino a la 2032.

Inizialmente della durata quinquennale, l’omologazione delle LMH è stata prolungata per andare di pari passo con le LMDh portandola fino al 2027. Infine lo scorso anno, alla vigilia della 24 Ore di Le Mans, si era deciso di allungare ulteriormente il periodo di vita delle Hypercar arrivando fino al 2029. Attualmente con l’arrivo di Genesis, il brand sportivo di Hyundai, il prossimo anno e addirittura Ford e McLaren nel 2027 pare quasi logico portare ancora più in avanti l’attuale regolamento.



Con gli investimenti di nuove Case si è quindi, giustamente, pensato di allungare ulteriormente il ciclo vitale delle Hypercar. Le voci circolate a Imola indicano il 2032 come nuova data di fine omologazione. Tale proposta verrà quindi portata dall’ACO nel prossimo Consiglio Mondiale FIA, che si terrà il 10 giugno 2025 alla vigilia della 24 Ore di Le Mans. Quasi sicuramente, tale estensione verrà approvata anche per dare maggior respiro alla categoria.

Oltre a tutelare i nuovi costruttori in arrivo, questa scelta servirà anche per studiare il futuro della categoria. Infatti si parla sempre più insistentemente dell’arrivo dell’idrogeno nell’Endurance ma, a parte i prototipi di Toyota, Ligier e del programma H24 voluto direttamente da ACO, ad oggi di tangibile non c’è ancora nulla. Anche per questo motivo l’ulteriore tempo a disposizione servirà ai diretti interessati per sedersi a un tavolo e capire quale strada intraprendere.



In occasione della scorsa 6 Ore di Imola, abbiamo avuto l’occasione di parlare con Oliver Jansonnie, Direttore Tecnico di Peugeot Sport, che ha offerto una visione più ampia in merito al futuro del FIA WEC soffermandosi anche sulla questione dei test.

Si dice che Peugeot stia per costruire una nuova LMH, anche in vista di una possibile ulteriore estensione dell’omologazione delle attuali Hypercar, puoi dirci qualcosa in merito?

“Il regolamento tecnico attuale è valido fino al 2029, il resto sono solo voci e ad oggi non c’è nulla di certo. Non è stato comunicato nulla di ufficiale e i nostri piani futuri dipendono anche da questo. Attualmente siamo molto concentrati su questa stagione”.

Qual è la sua opinione generale su un’ipotetica estensione dell’omologazione? Sarebbe un bene per il campionato?

“Ci sono due facce della medaglia. Da una parte, prima o poi bisognerà passare a una nuova tecnologia. La nostra sensazione è che, in generale, come categoria non siamo ancora pronti, quindi avrebbe senso estendere l’omologazione. Il secondo punto è che ci sono nuovi costruttori in arrivo nei prossimi anni. Non ha molto senso arrivare con una macchina nuova nel 2027 se il regolamento finisce nel 2029. La domanda si sposta su come gestire il passaggio tra le attuali vetture e la prossima generazione che, attualmente, non è ancora molto chiaro”.



Un altro argomento, molto importante, riguarda i test che si possono effettuare…

“Nell’arco della stagione abbiamo pochissime sessioni per testare la vettura e a volte non sono sufficienti. Avendo un numero molto limitato di giorni, è dura perderne anche solo uno com’è capitato a Imola per via della pioggia (ricordiamo che Peugeot, assieme ad altri team, ha effettuato sul circuito in riva al Santerno i test pre-gara NdR). Alcuni costruttori erano presenti per due giorni, noi solo per uno e siamo stati fortunati, abbiamo fatto solo 20 giri realmente utili”.

Secondo lei serve una maggior apertura su tale argomento?

“È sicuramente un aspetto da modificare perché tutti noi costruttori affermiamo che serve più tempo per testare delle vetture così complesse. Ma, allo stesso tempo, cerchiamo di ridurre i costi, e i test sono una voce di spesa. Insomma c’è sempre un compromesso da trovare”.

Ci sono, però, costruttori che corrono in due campionati…

“Ci sono chiaramente grandi differenze tra chi gira con due auto nel WEC e chi corre in due campionati con più vetture. Quindi o ci atteniamo alle attuali regole o entriamo in IMSA per avere più giorni di test. Ma, sempre a livello di budget, entrare nel campionato americano per avere solamente qualche sessione in più non ha molto senso”.

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