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12 Mag [19:02]

Ricciardo o Sainz per Vettel?
Ma ci sono anche Bottas e Giovinazzi

Massimo Costa - XPB Images

Chi affiancherà Charles Leclerc nel team Ferrari a partire dal 2021? Sono quattro i piloti, in scadenza contratto, che possono ambire a tale ruolo: Daniel Ricciardo e Carlos Sainz, che troviamo nella parte alta della lista di Mattia Binotto, poi Valtteri Bottas ed Antonio Giovinazzi.

Correre per la Ferrari, significa legarsi al marchio di Maranello per lungo tempo. Se guardiamo a quanto accaduto dal 2000 al 2020, sono stati appena sette i piloti impiegati: Michael Schumacher (dal 1996 al 2006), Rubens Barrichello (dal 2000 al 2005), Felipe Massa (dal 2007 al 2013), Kimi Raikkonen (dal 2007 al 2009 e poi dal 2014 al 2018), Fernando Alonso (dal 2010 al 2014) e Sebastian Vettel (dal 2015 al 2020), mentre Charles Leclerc entrato nel 2019 ha un contratto valido fino al 2024.  

Ecco che una firma sulla carta intestata del cavallino, equivale ad avere un buon periodo di permanenza in F1 e per di più in un top team . Cerchiamo allora di vedere quali sono le caratteristiche dei quattro piloti che, salvo sorprese di altri contendenti, possono giocarsi il sedile.



Daniel Ricciardo - Perché sì, perché no
L'australiano, uscito dalla Red Bull per abbracciare la Renault, ha perso il contatto con le prime posizioni, ma rimane pur sempre un pilota di grande talento e qualità, da inserire sicuramente tra i top 5 del Mondiale. Il prossimo 1 luglio compirà 31 anni, sulle spalle ha ben 171 Gran Premi disputati, sette vittorie e tre pole all'attivo, il terzo posto conquistato nel Mondiale 2016. In Red Bull ha pagato l'onda pro Max Verstappen, la situazione era divenuta insostenibile e così ha dovuto cambiare aria.

Sperava di essere lui il compagno di squadra di Sebastian Vettel in Ferrari nel 2019, ma a Maranello si è preferito seguire la linea interna che portava alla promozione di Charles Leclerc. Ricciardo ha anche inseguito la Mercedes, ma il rinnovo di Valtteri Bottas lo ha costretto a puntare sulla Renault. Che lo ha soddisfatto economicamente, 20 milioni a stagione, ma non certo dal punto di vista dei risultati. Ricciardo è amato dai tifosi italiani, conosce la nostra lingua, il suo approdo in Ferrari sarebbe perfetto, una valida alternativa a Leclerc, e il team si ritroverebbe con due piloti abituati alla vittoria e alla pressione della lotta per la pole in qualifica. Un binomio eccezionale.

Ma se in Ferrari hanno preferito non affidarsi più a Sebastian Vettel, è stato anche per togliere eventuali future pressioni a Leclerc, per non avere i classici due galli nel pollaio. La linea Ferrari è da sempre stata quella di non avere due prime donne: Schumacher era il leader e Barrichello si adeguava, Massa ha dovuto sottostare ai voleri di Alonso, tra Vettel e Raikkonen era chiaro chi fosse il leader. L'unico periodo "libero" è stato quello tra il 2007 e il 2009 con Raikkonen e Massa compagni di squadra. E' quindi ovvio che Ricciardo non verrebbe alla Ferrari per fare da spalla al monegasco, ma per ritrovare il sapore della vittoria. E questo potrebbe non combaciare con i piani di Binotto che (ricordiamo) ha rinnovato il contratto a Charles fino al 2024. Infine, Daniel ha un costo elevato e anche questo fattore potrebbe giocargli contro.



Carlos Sainz - Perché sì, perché no
I progressi di Carlitos sono stati eccezionali in questi cinque anni di F1 che lo hanno visto viaggiare con la Toro Rosso, poi con la Renault e infine con la McLaren. La stagione 2019 è stata quella della definitiva consacrazione, risultando sesto nella classifica finale di campionato, evidenziando grande maturità, capacità di portare punti alla squadra, di gestire al meglio ogni singola gara. Sainz avrà 26 anni nel 2021, è un ragazzo solare, aperto, parla benissimo l'italiano, e la scorsa stagione è stato, con il compagno di squadra Lando Norris, protagonista di tantissimi scherzi. 

Appare quindi come l'ideale spalla di Leclerc, il pilota perfetto per il team principal Binotto. Per Carlos sarebbe l'occasione della vita, si accontenterebbe di uno stipendio "normale", di certo inferiore ai dieci milioni, e per la sua prima volta in un top team siamo certi che saprebbe svolgere alla perfezione il ruolo di seconda guida. Anche se, attenzione, non possiamo giudicarlo in tal senso perché non ha mai provato una vettura di vertice e quindi potrebbe anche stupire tutti e finire per rivelarsi una spina nel fianco per Leclerc, uno stimolo in più.

Nel corso degli anni, abbiamo visto tanti piloti eccellenti con monoposto di centro schieramento che, una volta entrati in una squadra in grado di poter lottare per il successo, sono evaporati. Il rischio che si può correre con Sainz è questo,. Non sapendo come reagirà quando si troverà al vertice, potrebbe soccombere e non portare l'aiuto che potrebbe servire a Leclerc. O, ancora peggio, se il monegasco a sua volta non dovesse rispettare i pronostici (perché non si ha poi tutta questa certezza che Charles possa rivelarsi il nuovo Hamilton), la Ferrari si potrebbe ritrovare con due piloti in difficoltà.



Valtteri Bottas - Perché sì, perché no
A fine contratto con la Mercedes, il finlandese ha già dimostrato di essere la miglior seconda guida esistente in F1. Ligio agli ordini di squadra, rispettoso del compagno di squadra e dei vertici della squadra per cui corre, capace di tanto in tanto di estrarre dal proprio cilindro un giro da pole o una prestazione che lo porta alla vittoria in gara , Bottas sembra avere tutti i requisiti per divenire un nuovo Rubens Barrichello, o Kimi Raikkonen, senza offese per nessuno ovviamente.

Per la Ferrari sarebbe anche un colpo non da poco strappare alla rivale Mercedes un suo pilota, che può portare a Maranello tutti i segreti del team di Toto Wolff. Allo stesso tempo, per Bottas sarebbe una grande opportunità poter proseguire la carriera in seno a un altro top team.

A sfavore di Bottas, gioca però il fatto che non sempre in Mercedes è stato in grado di tenere il passo del compagno Hamilton, a volte si è proprio perso non riuscendo a tenersi dietro la Red Bull di Max Verstappen o le Ferrari. C'è dunque il rischio, come sottolineato anche con Sainz, che Leclerc possa ritrovarsi solo a combattere contro il nemico nei momenti cruciali della stagione.



Antonio Giovinazzi - Perché sì, perché no
Due anni di Alfa Romeo potrebbero bastare per proiettare l'italiano in Ferrari? Se a Leclerc ne è bastato uno solo, perché no? Molto dipenderà da come si comporterà questa stagione Giovinazzi, ma potrebbe essere troppo tardi per quanto riguarda le scelte che deve operare la Ferrari. Il campionato parte tardi e questo non è un bene per i contratti da parte di qualsiasi team. Giovinazzi in Ferrari potrebbe essere una scommessa vincente, una scelta coraggiosa che vedrebbe il ritorno di un italiano nella Rossa, cosa che non si verifica dal 2009 quando prima Luca Badoer e poi Giancarlo Fisichella furono chiamati per sostituire l'infortunato Felipe Massa. Ma potrebbe rivelarsi anche un boomerang terribile per Antonio e per la Ferrari stessa.