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17 Ago 2021 [1:52]

Russell? La pressione non lo
spaventa, parola di Capito

Massimo Costa - XPB Images

Jost Capito, team principal Williams è sempre più impressionato dal suo pilota George Russell. Il nono posto di Budapest, poi divenuto l'ottavo per la squalifica di Sebastian Vettel, seppur l'inglese sia stato preceduto dal compagno di squadra Nicholas Latifi, ha radici molto profonde. Russell, 49 GP all'attivo, inseguiva la zona punti con la Williams fin dalla sua prima gara in F1 (Melbourne 2019), ma per vari motivi non aveva mai centrato l'obiettivo. Qualche errore lo ha commesso, come a Imola quando in piena velocità ha urtato Valtteri Bottas provocando un pericoloso incidente e perdendo la chance di concludere in top 10, ma Russell sta crescendo sempre più.

I primi punti nel campionato di F1, George li ha conquistati nella sua unica apparizione con la Mercedes a Sakhir 2020, quando ha preso il posto di Lewis Hamilton fermato dal Covid. Una occasione pazzesca (secondo in qualifica dietro al finlandese) che stava sfruttando come meglio non poteva. La vittoria era lì, a un passo, ma un errore del box nell'impiego delle gomme e poi una foratura lo hanno portato al nono posto.



Quest'anno, Russell è riuscito dunque a far meglio a Budapest, risultando ottavo con la Williams. Capito dice di lui: "In Ungheria, benché si fosse classificato soltanto 18esimo, l'ho visto motivatissimo prima della gara. Era come fosse certo che avrebbe disputato una corsa magnifica. Aveva la stessa intensità emotiva di Silverstone, quando era ottavo in griglia. E' stato fantastico vedere, sentire, la sua determinazione. George più ha pressione addosso e più migliora. Non è da tutti perché in tanti quando sono sotto stress crollano, perdono competitività, ma lui è diverso. Basta vedere quel che ha fatto con la Mercedes a Sakhir 2020. Su di lui c'erano gli occhi di tutto il mondo, e soprattutto della Mercedes, e si è comportato brillantemente. Questo è il suo atteggiamento ".

Concluso il GP di Ungheria, Russell non ha retto l'emozione davanti alle televisioni ed è scoppiato a piangere: "E' stato uno sfogo sincero", prosegue Capito, "lui è così, sempre vero nelle sue esternazioni. Si sente parte integrante del team, non vuole mai deludere e allo stesso tempo la squadra non vuole deludere lui". Si è poi appreso che a Budapest, essendo Russell dietro a Latifi dopo il caotico cambio gomme da intermedie a slick, via radio ha detto di dare priorità alla strategia del compagno di squadra. "E' tutto vero", spiega Capito, "e questo dimostra il suo incredibile spirito di squadra. Per i nostri piloti la Williams viene prima di tutto e a Budapest lo hanno dimostrato. Russell durante la gara si comporta da pilota maturo, analizza bene le situazioni, non ha bisogno dell'ingegnere che gli deve dire certe cose, lui pensa sempre al significato che può avere per la squadra creare certe possibilità. Molti altri piloti non lo farebbero mai".

Parole belle e sincere quelle di Capito rivolte a Russell, parole di chi sa che il suo pilota numero uno potrebbe perderlo per la prossima stagione, ingaggiato dalla Mercedes al posto di Bottas. Ma per ora, Capito se lo tiene ben stretto...

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