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7 Ago [16:05]

Russell e Norris, gli eredi
di Hamilton sono pronti per la F1

Massimo Costa

Due rookie al comando del campionato F2. Sulla scia di Charles Leclerc nel 2017, George Russell e Lando Norris se le stanno dando di santa ragione per conquistare l'eredità non solo del pilota monegasco, ma anche quella di Lewis Hamilton. E sì, perché i due ragazzi che occupano le prime due posizioni nella formula cadetta sono inglesi e sembrano possedere tutti i requisiti per poter divenire (un giorno) protagonisti assoluti anche in F1.

Russell, 20 anni, di Kings Lynn (Norfolk), nel pieno centro della Gran Bretagna e non lontano da Norwich, leader della F2 con 171 punti, è pilota Junior Mercedes e per il secondo anno consecutivo Toto Wolff gli ha concesso le due giornate di test a Budapest. Campione GP3 nel 2017 e terzo nel FIA F3 2016, Russell in Ungheria se l'è cavata più che bene. Risolto un problema al cambio che lo ha tenuto a lungo fermo il primo giorno, dopo aver svolto al meglio il programma di lavoro prestabilito al mattino del secondo giorno, nel turno finale è stato messo sotto torchio dalla Mercedes che lo mandato in pista freneticamente con le gomme a mescola morbida. E lui ha reagito dimostrando grande solidità, ottenendo tempi sempre più bassi fino a raggiungere con le hypersoft il record assoluto del tracciato. Da rilevare anche che Russell ha guidato la Force India in due FP1 del 2017, Brasile ed Abu Dhabi e quest'anno in una giornata di test a Montmelò.

La carriera di Russell ha avuto un balzo in avanti nel corso del 2017 quando col team ART ha cominciato a martellare gli avversari nella serie GP3 dopo un avvio stentato. In precedenza, nei due anni di F3 europea si era messo in luce, ma senza lasciare particolari tracce, con due vittorie nel 2016 (team Hitech) e un successo nel 2015 al debutto con Carlin. Prima ancora, in F.Renault ALPS un interessante quarto posto con Koiranen, ma niente di eccezionale, e la vittoria nella britannica BRDC F4, non troppo tenuta in considerazione. Al passo in avanti nel corso del 2017, Russell ha affiancato la travolgente stagione 2018 in F2, con quattro successi (tre nelle main race) e ben tre secondi posti. Un ruolino alla Leclerc.

Wolff lo vorrebbe in F1 nel 2019 e lo stesso Russell non fa mistero che il suo destino, comunque si concluderà il campionato F2, è proprio quello. Un team motorizzato Mercedes potrebbe accoglierlo, dunque o Williams o Force India, anche se i nodi del mercato sono piuttosto intricati e in realtà non è così certo che Russell riesca a compiere il grande salto. Il parcheggio nel DTM non potrà più avvenire perché la Mercedes proprio a fine anno lascerà la categoria per concentrarsi sulla Formula E, così Wolff dovrà giocarsi molto bene la carta Russell per non rischiare di lasciarlo nel limbo, stile Giovinazzi.

Norris, invece, pare avere la tavola apparecchiata da tempo. Lando ha 18 anni, proviene da Glastonbury (Somerset), non lontano da Bristol e a ovest di Londra. Fin da quando è salito in monoposto nel 2015, la sua carriera pareva tracciata grazie anche alla considerazione guadagnata nel karting con la vittoria iridata nella classe KF del 2014. Proveniente da una famiglia agiata, Norris ha compiuto correttamente tutti i gradini del motorsport potendo svolgere una infinità di test privati, fatto che ha gettato qualche ombra su di lui.

Ma Norris in tutti i campionati che ha svolto, ha lasciato un segno. Campione MSA F4 inglese nel 2015 con Carlin, l'anno seguente ha conquistato la invernale F.Toyota neozelandese, la difficile Eurocup Renault e il Renault NEC con Kaufmann. Nel 2017 ha fatto suo il FIA F3 spezzando anni di dominio Prema riabbracciando Carlin col quale ha fatto il debutto in F2 questa stagione. Partito a razzo con la vittoria in Bahrain nella prima gara, non si è più ripetuto raccogliendo, però, dodici piazzamenti a punti con sei podi per un totale di 159 punti, 12 in meno di Russell.

Norris ha un manager speciale, Zak Brown, che è il team principal McLaren. Lo scorso anno, a Budapest, lo ha fatto salire sulla McLaren per due giornate e a suon di gomme hypersoft è riuscito a brillare. Nel 2018 ha già partecipato a quattro giornate di test, due a Montmelò dopo il GP di Spagna e altre due in Ungheria. Questa volta, meno show e più concretezza con tante prove aerodinamiche e tecniche. Norris sembra avere la via tracciata in McLaren, ma come dicevamo sopra per Russell, il mercato piloti è alquanto intricato e solamente tra qualche settimana i movimenti saranno più chiari. Ma se non sarà nel 2018 (magari verrà parcheggiato in Toro Rosso oppure farà un anno di FP1), il suo destino è targato McLaren.