La Spy Story è alle spalle. Trovati i colpevoli, pagata la multa di 100 milioni alla FIA, la McLaren aveva iniziato un’operazione “simpatia” che con la vittoria di Lewis Hamilton nel campionato dello scorso anno aveva raggiunto il suo apice. Prima ancora, la cena nel paddock con gli uomini Ferrari, Ron Dennis che si concedeva amorevolmente ai microfoni. E ancora, la sua uscita di scena, il ruolo di team principal affidato a Martin Whitmarsh, ritenuto competente, signorile. Ma ecco che alla prima gara del dopo Dennis (comunque presente a Melbourne), la McLaren finisce subito nella bufera. Dave Ryan, almeno questa è la versione ufficiale, impone ad Hamilton di raccontare una storia diversa dalla realtà. Quella che a Melbourne, Jarno Trulli, in regime di safety-car nei chilometri finali del GP, lo ha superato volutamente e non...
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Magazine Italiaracing n. 32