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13 Mar 2016 [21:48]

St. Pete, gara
Montoya di cattiveria

Marco Cortesi

E’ stato un attacco cattivo ai danni del compagno di colori Simon Pagenaud per il terzo posto a regalare a Juan Pablo Montoya la vittoria nella tappa d’apertura dell’IndyCar 2016 a St. Petersburg. Il colombiano ha approfittato della battaglia tra Tony Kanaan e Conor Daly per le prime posizioni, grazie alle strategie differenziate, per beffare Pagenaud e, quando si è ritrovato in testa, ha spinto fortissimo. Nel finale, un problema con un braccetto dello sterzo non ha fermato Montoya, che ha dovuto gestire un volante molto poco preciso. Alle spalle del francese, partito in pole dopo la sostituzione di Will Power, ha concluso Ryan Hunter-Reay, miglior rappresentante Honda.

Il pilota dell’Andretti Autosport è stato super-aggressivo per tutta la corsa, azzannando nel finale Helio Castroneves e impedendo una tripletta Penske. La parte rimanente della classifica è stata in buona misura decisa da un incidente al giro 57. Toccato da Carlos Munoz, Graham Rahal si è girato in mezzo alla pista, venendo a sua volta colpito da altre vetture causando un vero e proprio ingorgo. Mikhail Aleshin è stato il pilota che ne è uscito meglio: tenendosi fuori dai guai, il russo ha tagliato il traguardo quinto davanti a Takuma Sato, mentre Scott Dixon ha pagato una sosta supplementare per rimuovere un detrito dalle prese dei radiatori.

Penalizzato dai contatti e da un surriscaldamento anche Daly, che come Luca Filippi poteva ambire ad una top-5. Purtroppo, l’italiano, che era riuscito a riguadagnare le prime posizioni, è finito a contatto con Hunter-Reay prima di venire speronato da Marco Andretti. Una gomma da sostituire a fine gara ha fatto il resto.



Domenica 13 marzo 2015, gara

1 - Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 110 giri
2 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 2"3306
3 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 8"8764
4 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 9"3237
5 - Mikhail Aleshin (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 9"7167
6 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) – Foyt - 26"0373
7 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 40"7056
8 - Carlos Munoz (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 55"9459
9 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 59"1204
10 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 1 giro
11 - Jack Hawksworth (Dallara DW12-Honda) – Foyt - 1 giro
12 - Alexander Rossi (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 1 giro
13 - Conor Daly (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 1 giro
14 - Graham (Dallara DW12-Honda) – Rahal - 1 giro
15 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 1 giro
16 - Graham (Dallara DW12-Honda) – Rahal - 1 giro
17 - Max Chilton (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 1 giro
18 - Oriol Servia (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 1 giro
19 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 1 giro
20 - Luca Filippi (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 2 giri

Ritirati
87° giro - Sebastien Bourdais
48° giro - Josef Newgarden

Giro più veloce: Josef Newgarden - 1’02”2307

Il campionato
1. Montoya 51; 2. Pagenaud 43; 3. Hunter-Reay 36; 4. Castroneves 32; 5. Aleshin 30; 6. Sato 28; 7. Dixon 26; 8. Munoz 24; 9. Kanaan 22; 10. Kimball 20.
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