14 Mar 2016 [15:58]
Il punto dopo St. Petersburg
Power KO, Filippi brilla in qualifica
Marco Cortesi
Il trionfo di Montoya, che con una guida aggressiva ha nuovamente beffato un suo compagno di squadra come lo scorso anno, ha portato al colombiano il secondo successo personale nel Grand Prix di St. Petersburg. Distrattosi mentre là davanti Conor Daly e Tony Kanaan battagliavano grazie alla loro strategia, Simon Pagenaud ha pagato dazio, trovandosi costretto ad arrendersi come Will Power nel 2015. Certo, per l’australiano è andata perfino peggio, dato che il leggero trauma cranico riportato nel botto delle libere di venerdì, rischia di creargli ulteriori problemi.
Al momento, si parla di una ri-valutazione nelle prossime 48 ore, ma è già probabile il fatto di dover saltare i test in programma per dopodomani al Barber Motorsports Park. Fortunatamente, anche se Phoenix è uno dei tracciati in cui la forza G mette più a dura prova i piloti, la prossima tappa si terrà tra quasi tre settimane.
Nel frattempo, tengono ancora banco i tanti contatti della corsa: Graham Rahal, che dopo essere stato colpito da Carlos Munoz ha bloccato la pista causando un maxi-contatto, ha definito il messicano “senza cervello”. Un contatto simile, subito da Marco Andretti, insieme ad una toccata con un Ryan Hunter-Reay iper-aggressivo (anche troppo) in uscita dai box, ha compromesso la gara di Luca Filippi.
Come sempre, il pilota italiano ce l’ha messa tutta, venendo tuttavia travolto suo malgrado dagli eventi. Resta per lui un eccezionale risultato in qualifica, considerata anche la partenza ad handicap del Dale Coyne Racing: Filippi ha infatti concluso ottavo del gruppo B, mancando per poco più di un decimo un passaggio in Q2 che sarebbe stato clamoroso, considerata la vicinanza di tutti i piloti in termini di tempi sul giro.