26 Ott 2008 [9:56]
Surfers Paradise, gara: Briscoe sorride, Power piange
E' il primo pilota australiano a vincere sul circuito di casa, il cittadino di Surfers Paradise, nei 18 anni in cui la serie americana, prima Cart, poi Champ Car ora Indycar, vi fa visita. Ryan Briscoe ha tagliato per primo il traguardo dell'ultima prova Indycar, comunque non valevole per l'assegnazione dei punti, regalando a Penske il secondo successo in Australia dopo quello di Emerson Fittipaldi nel 1992. Briscoe non ha esitato nel dichiarare che questa vittoria è la più importante della sua carriera perché arrivata davanti al suo pubblico, nel suo Paese.
Se un australiano sorride, un altro piange. Will Power, scattato dalla pole per la terza volta consecutiva negli ultimi tre anni, ancora una volta non è riuscito a tagliare per primo il traguardo della corsa. Al 16° giro, Power aveva un vantaggio di 4" su Briscoe, che al via aveva superato Scott Dixon autore di un taglio di chicane al 1° passaggio, ma un errore, una distrazione, lo ha proiettato contro il muro della veloce chicane. Questa volta ha fatto tutto da solo Power, nei precedenti due anni era rimasto coinvolto in incidenti. Ha stretto troppo l'ingresso colpendo con la ruota anteriore sinistra il muretto e finendo poi dritto contro le barriere.
A quel punto, Briscoe si è trovato in testa davanti a Dixon, Hunter-Reay, Tagliani, Franchitti e Viso. Dopo poco, è uscita una seconda bandiera gialla (la prima si era resa indispensabile per un contatto in partenza tra Moraes e Meira) quando Rahal ha tamponato Carpenter spedendolo in testacoda e bloccando i sopraggiungenti Patrick, Foyt e Wheldon. Questa gialla ha "fregato" Franchitti che aveva appena percorso il suo primo giro in testa alla corsa in quanto non aveva ancora rifornito. Lo ha dovuto fare in regime di safety-car perdendo diverse posizioni. Poi lo scozzese si è anche girato alla curva 6 richiamando la safety-car.
La corsa è proseguita con il duo Briscoe-Dixon nettamente davanti al resto del gruppo. Dietro, lotta per il terzo posto tra Hunter-Reay e Tagliani mentre Viso, risalito forte, ha ricevuto l'ordine dalla direzione gara di cedere due posizioni per comportamento non regolamentare avendo ostacolato altri piloti. Non è stato un weekend positivo per Kanaan, ritiratosi per rottura della sospensione e per Wilson, partito ultimo per problemi al cambio e poi ritiratosi dopo un contatto con Junqueira. Nel finale, Dixon ha avvicinato sensibilmente Briscoe il quale non si è lasciato intimorire fino alla bandiera a scacchi.
L'ordine di arrivo, domenica 26 ottobre 2008
1 - Ryan Briscoe - Penske - 1.45'50"386
2 - Scott Dixon - Ganassi - 0"501
3 - Ryan Hunter Reay - Rahal - 9"117
4 - Alex Tagliani - Conquest - 19"984
5 - Oriol Servia - KV - 20"437
6 - Ernesto Viso - HVM - 33"724
7 - Helio Castroneves - Penske - 34"493
8 - Hideki Mutoh - Andretti/Green - 55"746
9 - Graham Rahal - Newman/Haas - 1'20"059
10 - Dan Wheldon - Panther - 1'31"900
11 - Justin Wilson - Newman/Haas - 1'31"953
12 - Buddy Rice - Dreyer&Reinbold - 1'33"906
13 - Marco Andretti - Andretti/Green - 1'38"397
14 - Vitor Meira - Foyt - 1 giro
15 - Bruno Junqueira - Coyne - 1 giro
16 - Dario Franchitti - Ganassi - 1 giro
17 - Anthony Foyt - Vision - 2 giri
18 - Danica Patrick - Andretti/Green - 2 giri
19 - Jaime Camara - Conquest - 2 giri
Ritirati
7° giro - Mario Moraes
8° giro - Townsend Bell
16° giro - Will Power
34° giro - Tony Kanaan
57° giro - Ed Carpenter