20 Ago 2015 [9:27]
Verso Pocono - Montoya, attacco
e difesa sul "tricky triangle"
Marco Cortesi
Juan Pablo Montoya torna da leader sul luogo del misfatto. Lo scorso anno a Pocono era riuscito a conquistare la sua prima vittoria dopo il ritorno in IndyCar con il team Penske. Un successo messo a segno con un sorpasso millimetrico nei confronti di Will Power su un circuito, il "tricky triangle" della Pennsylvania, che si era rivelato ricchissimo di insidie per tutti nonostante le caratteristiche in termini di larghezza ed asfalto. Ovale atipico, con tre curve di caratteristiche diverse, Pocono vedrà il colombiano tentare il rimbalzo dopo le difficoltà di Mid-Ohio in una gara completamente condizionata dalla strategia.
Alle sue spalle, un Graham Rahal che ha di gran carriera accorciato il divario, approfittando via via delle disgrazie occorse ai suoi rivali ma anche delle sue qualità, forse mai emerse chiare come quest'anno. La scuderia paterna è stata gestita in modo differente, e i risultati si sono visti, con due successi e la palma indiscussa di migliori rappresentanti della Honda. Dopo l'inizio molto recalcitrante, la casa giapponese ha un po' ricucito il gap: nonostante le "chiamate" per un intervento della serie in termini di BOP, tre vittorie nelle ultime quattro gare non possono essere un caso.
Da non lasciare in disparte è sicuramente Scott Dixon che, lasciato indietro dalla strategia in Ohio, è noto per le sue cavalcate finali. Con un buon risultato a Fontana, si potrebbe mettere in posizione per un attacco a Sonoma, dove ha già vinto e dove Montoya non si trova a suo agio. Alle sue spalle, Helio Castroneves e Power, ancora in lizza ma che dovranno necessariamente rimontare o sperare in qualche errore altrui... senza combinarne di propri. Con i doppi punti in palio in California, è possibile che molti dei protagonisti puntino a non prendere rischi a Pocono, e questo potrebbe favorire gli inserimenti di outsider che ormai si considerano fuori dalla lotta per il successo.
Tra gli "altri" piloti più in spolvero c'è Josef Newgarden, che vuole la sua prima affermazione su ovale dopo essere andato a segno in Alabama e a Toronto. Il pilota statunitense, il cui nome è stato accostato a team del calibro di Ganassi e addirittura Haas per quanto riguarda un possibile impegno in F1, andrà all'attacco. Occhio anche a Tony Kanaan, senza vittorie ancora quest'anno, e a Ryan Hunter-Reay, che in Iowa ha vinto "per distacco" dopo aver quasi doppiato tutto il gruppo. Dopo la risoluzione delle problematiche legate alla sua azienda di promozione, Michael Andretti è sempre più concentrato nel riportare la sua scuderia al vertice.