formula 1

Shanghai - Gara Sprint
Verstappen di rimonta, poi Hamilton
Bagarre tra Sainz e Leclerc

E alla fine vince sempre lui. Max Verstappen, da quarto a primo nella prima gara Sprint del 2024. Pista asciutta ed ecco che ...

Leggi »
World Endurance

Peugeot debutta con la nuova 9X8 LMH
Jansonne: “La pista ci darà il verdetto”

Da Imola - Michele Montesano Peugeot è legata a un doppio filo con l’Italia nel FIA WEC. Se a Monza, quasi due anni fa, la C...

Leggi »
Rally

Rally di Croazia – 1° giorno
Neuville-Evans chiudono a pari merito

Michele Montesano Il Rally di Croazia non ha deluso le aspettative. Gli asfalti veloci, tecnici e insidiosi hanno regalato un...

Leggi »
World Endurance

Intervista a Claudio Berro:
“Le prime tre gare ci serviranno
per prepararci in vista di Le Mans”

Da Imola - Michele Montesano La sfida di Isotta Fraschini nel Mondiale Endurance prosegue senza sosta. La Casa italiana, su...

Leggi »
formula 1

Shanghai - Qualifica gara Sprint
La pioggia esalta Norris e Hamilton

Per la prima volta quest'anno, è arrivata la pioggia nel corso della qualifica, benché non quella che ha determinato lo s...

Leggi »
indycar

Pourchaire debutta con McLaren
Sostituisce l'inforunato Malukas

Theo Pourchaire correrà con McLaren a Long Beach, nel terzo appuntamento dell'IndyCar 2024. Il francese, campione uscente...

Leggi »
17 Nov [20:21]

Verstappen che passo, Gasly che sballo
Hamilton fa fuori Albon, Vettel la Ferrari

Massimo Costa

Finale di gara pazzesco, ma un unico denominatore: Max Verstappen. L'olandese della Red Bull-Honda ha dominato la prima parte della corsa, quella centrale e quella finale, riprendendosi la prima posizione quando, dopo la safety-car intervenuta per rimuovere la Mercedes del ritirato di Valtteri Bottas (perdita di potenza), in testa si era portato Lewis Hamilton. A San Paolo la Red Bull e il motore Honda sono state nettamente superiori, nulla hanno potuto Mercedes e Ferrari.

Il box Mercedes ha anche commesso errori nella scelta delle gomme montate sulla vettura di Hamilton, nel momento in cui fermarlo e anche nella gestione della potenza motore. Tutto è andato storto e anche sei volte campione del mondo nel finale, nella foga di andare a prendere Verstappen, ha speronato Alexander Albon che sognava il primo podio in carriera tenendo con forza il secondo posto. A fine corsa, Hamilton ha ammesso l'errore e si è scusato pubblicamente con il giovane pilota della Red Bull: un gran bel gesto. Successivamente, Lewis è stato penalizzato di 5" e dunque ha perso la terza posizione scivolando settimo. Ovviamente questo non soddisferà Albon, che ha concluso quindicesimo.

In tutto questo caos, c'è da registrare poi il dramma Ferrari. Sempre dopo la ripartenza dalla safety-car intervenuta per Bottas, Albon ha superato con grinta Vettel alla prima curva. Il tedesco ha tentato una replica, ma senza successo, mentre dietro di lui c'era Charles Leclerc che fremeva. Mentre Vettel stava pensando a come portare un altro attacco ad Albon, alla prima curva, con una gran staccata, Leclerc ha superato il compagno di squadra. A cui deve essere andato il sangue alla testa...

Vettel nel successivo rettifilo, uscito bene dalla curva 4, ha affiancato Leclerc sulla destra trovando poco spazio tra l'erba e la SF90 di Charles. Vettel si è leggermente spostato verso sinistra, come chiedere spazio, ma Leclerc non gli ha concesso mezzo metro. Inevitabile il contatto, con la Ferrari del monegasco che ha visto spezzarsi la sospensione anteriore destra e la vettura di Sebastian ritrovatasi con la gomma posteriore sinistra frantumata. Entrambi si sono dovuti fermare. Poteva essere una semplice ruotata, come spesso se ne vedono, fianco a fianco, invece le due Ferrari si sono autodistrutte. Incredibile, prima o poi doveva accadere dopo i tanti confronti che si erano verificati tra Vettel e Leclerc nella seconda parte del campionato.

Mattia Binotto, team principal, ha detto che i piloti erano liberi di lottare, evidentemente bisogna tenerli in riga: "Se guardiamo a noi, come squadra, siamo delusi e dispiaciuti. Credo che i due piloti si debbano rendere conto che hanno danneggiato l’intera squadra. È vero che ci sono contatti, che possono capitare, ma le conseguenze sono enormi. Non voglio giudicare chi abbia sbagliato o meno, non è importante, lo faremo con calma, insieme, analizzando bene i video. Credo che quando uno giudica a caldo, rischia sempre di sbagliare. Ognuno dei due piloti ha la propria storia, ha il proprio punto di vista. Oggi erano liberi di gareggiare tra di loro, il secondo posto costruttori era, in qualche modo, garantito, stanno lottando per la loro posizione nella classifica piloti. Però, sono piccolo errori che, comunque, si pagano come immagine nostra, come squadra, e con tutto il lavoro che si fa non va bene".

Leclerc ha spiegato: "Sicuramente, la situazione sarà da analizzare con il team. Siamo tutti e due dispiaciuti per il team, che meritava di meglio. Dal punto di vista della mia macchina, ho sorpassato Seb in curva uno, ma sapevo che ci avrebbe riprovato, lui ha scelto l’esterno, dove non c’era abbastanza spazio. Ha provato ad andare un po verso l’interno alla fine del rettilineo ed io ero lì. Ci siamo toccati ed è finita la gara. Alla fine, siamo abbastanza maturi per capire che queste cose succedono. Sicuramente, è arrivato nel momento più sbagliato, perché stavamo battagliando per il terzo posto. Sono molto dispiaciuto, ma sono sicuro che i rapporti con Vettel resteranno uguali".

Infine il commento di Vettel: "Credo che sia un peccato per la squadra, avremmo potuto ottenere un risultato migliore e, secondo me, l’avremmo meritato. Eravamo in lotta tra di noi alla chicane, una lotta abbastanza aggressiva. Ero uscito meglio alle curva due e tre, pensavo di essere già passato e non so perché ci siamo toccati". Questo incidente ricorda un altro contatto avvenuto tra Vettel e Mark Webber in Turchia quando erano compagni di squadra in Red Bull. Anche in quella occasione, era stato Vettel a spostarsi colpendo la vettura dell'australiano. Per Binotto, ci sarà un bel lavoro da fare in vista del prossimo anno...

Da tutto questo caos, un grande Pierre Gasly si è preso il secondo posto, il primo podio in carriera in F1. E lo ha fatto con la Toro Rosso-Honda. La gara del francese è stata notevole giro dopo giro, costantemente in sesta-settima posizione dopo la bellissima qualifica. Poi, gli episodi finali lo hanno proiettato in zona podio. Il contatto Hamilton-Albon gli ha permesso di salire secondo e addirittura di tenersi la Mercedes di Hamilton ammaccata nell'ala anteriore leggermente dietro, al suo fianco, fin sotto la bandiera a scacchi. Un arrivo in volata Toro Rosso/Mercedes che sa di fantascienza, ma è accaduto veramente. Un grande bel premio per Gasly, bocciato dalla Red Bull nel corso dell'estate e tornato in Toro Rosso dove rimarrà anche nel 2020. Per la Toro Rosso è il secondo podio 2019 dopo il terzo posto di Daniil Kvyat a Hockenheim.

Ancora una volta super Carlos Sainz, quarto all'arrivo dopo essere partito ultimo, promosso terzo in seguito alla penalità ad Hamilton. Un sogno che si avvera quello dello spagnolo, che purtroppo non è potuto salire sul podio per via della lentezza della decisione presa dai commissari sportivi nel punire Hamilton. Ma poco cambia per Sainz, che ora potrà gustarsi il miglior risultato in carriera. Salti di gioia anche nel box Alfa Romeo, con uno strepitoso Kimi Raikkonen, velocissimo già in qualifica, classificato quarto davanti a un Antonio Giovinazzi che sale ne paradiso dei grandi con la quinta posizione finale.

Punti pesanti per la Renault, sesta con Daniel Ricciardo (male Nico Hulkenberg) mentre nella top 10 è entrato anche Lando Norris, ottavo. Sergio Perez ha strappato la nona posizione con la Racing Point-Mercedes dopo una gara difficile, mentre Daniil Kvyat, in seguito a una sofferta qualifica, ha recuperato l'ultimo punticino a disposizione. Niente da fare per la Haas, scivolata fuori dalla top 10 dopo una grande qualifica. Neanche quando la gara diventa stile anni Ottanta, con colpi di scena a non finire, il team americano ne trae giovamento.

Domenica 17 novembre 2019, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 15 giri
2 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 6"077
3 - Carlos Sainz (McLaren-Renault) - 8"896
4 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 9"452
5 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 10"201
6 - Daniel Ricciardo (Renault) - 10"541
7 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 11"139 **
8 - Lando Norris (McLaren-Renault) - 11"204
9 - Sergio Perez (Racing Point-Mercedes) - 11"529
10 - Daniil Kvyat (Toro Rosso-Honda) - 11"931
11 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 12"732
12 - Nico Hulkenberg (Renault) - 18"059
13 - George Russell (Williams-Mercedes) - 13"599
14 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 14"247
15 - Alexander Albon (Red Bull-Honda) - 14"927
16 - Robert Kubica (Williams-Mercedes) - 1 giro

** Penalizzato di 5"

Ritirati
Sebastian Vettel
Charles Leclerc
Lance Stroll
Valtteri Bottas

Il campionato piloti
1.Hamilton 387; 2.Bottas 314; 3.Verstappen 260; 4.Leclerc 249; 5.Vettel 230; 6.Gasly, Sainz 95; 8.Albon 84; 9.Ricciardo 52; 10.Perez 46; 11.Norris 45; 12.Raikkonen 43; 13.Hulkenberg 37; 14.Kvyat 35; 15.Stroll 21; 16.Magnussen 20; 17.Giovinazzi 14; 18.Grosjean 8; 19.Kubica 1.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 701; 2.Ferrari 479; 3.Red Bull-Honda 391; 4.McLaren-Renault 140; 5.Renault 91; 6.Toro Rosso-Honda 83; 7.Racing Point-Mercedes 67; 8.Alfa Romeo-Ferrari 57; 9.Haas-Ferrari 28; 10.Williams-Mercedes 1.