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18 Nov [17:49]

Leclerc e Vettel, faida perdente:
per Binotto, gestione complicata nel 2020

Massimo Costa

Non è cosa di tutti i giorni vedere due piloti Ferrari che si urtano e sono costretti a porre fine alla loro gara, provocando, al di là del risultato non raggiunto, un innegabile danno al team. Un contatto, quello tra Sebastian Vettel e Charles Leclerc, che non è parso assolutamente cattivo, duro, cercato, così come l'impatto laterale tra le due SF90 non pareva giustificare la rottura della sospensione di Charles Leclerc. Ne vediamo spesso di ruotate, ma evidentemente la vettura di Vettel ha colpito quella del compagno di squadra con una angolazione rivelatasi devastante.

Si potrà discutere all'infinito per cercare di capire chi è il colpevole. Vettel si è indubbiamente spostato verso sinistra in quanto, una volta affiancato Leclerc, era troppo vicino all'erba e cercava "respiro". Tra l'altro, aveva anche già sfilato la vettura del monegasco come si evidenzia dal fermo immagine che vi proponiamo (foto). Per contro, Charles non gli ha concesso mezzo metro , lo teneva in una posizione scomoda. Poteva allargarsi leggermente invece di fare il duro.

A Vettel indubbiamente non gli è andato giù il sorpasso deciso ricevuto da Leclerc alla prima curva. Non se l'aspettava ed ha voluto reagire immediatamente. Ma il pilota tedesco è parso piuttosto distratto, se vogliamo usare questo termine, nel corso della gara, perdendo praticamente tutti i duelli. Al via con Lewis Hamilton, al restart dalla prima safety-car con Alexander Albon, infine il sorpasso di Leclerc. Non è da Vettel cedere con facilità la posizione, eppure a San Paolo è accaduto con costanza.

Va comunque detto che al di là della arrabbiatura di Mattia Binotto e del danno di immagine, per la Ferrari e per i suoi piloti non c'era in ballo granché. Il secondo posto nella classifica costruttori è assicurato, Leclerc e Vettel potevano pensare di puntare al terzo posto nel campionato piloti, ma anche senza incidente, sarebbe stato pressoché impossibile toglierlo a Max Verstappen. L'unica cosa in gioco semmai, è chi tra i due piloti Ferrari avrà più punti a fine stagione e davanti c'è Leclerc con 249 lunghezze contro le 230 di Vettel.

Possiamo anche provare ad affermare che è meglio che questo incidente ci sia stato a San Paolo piuttosto che il prossimo anno quando, si può supporre, la Ferrari potrà lottare per il titolo se proseguirà con tale competitività. Meglio mettere le cose in chiaro fin da ora, insomma.

Binotto ha subito voluto spiegare che non erano in programma ordini di squadra. Qualcuno potrebbe obiettare che si potevano lanciare consigli ai due piloti. Con Leclerc che arrivava forte alle spalle di Vettel, il quale non riusciva a risuperare Albon, magari un invito a Sebastian di farsi da parte per verificare se Charles fosse in grado di avere la meglio sul pilota Red Bull, salvo poi ricedergli la posizione se non vi fosse riuscito, poteva essere una buona idea. Per tenere calmi gli animi. Si è invece constatato che senza ordini dal box, i due piloti Ferrari se a stretto contatto non ragionano molto. Buono a sapersi, penserà Binotto...

Incidenti del genere sono avvenuti spesso in casa Mercedes per esempio, tra Hamilton e Nico Rosberg, non con Valtteri Bottas. Oppure, in Red Bull, tra Verstappen e Daniel Ricciardo o tra lo stesso Vettel e Mark Webber. Ricordiamo i litigi in McLaren tra Hamilton e Fernando Alonso, sempre in McLaren il confronto western tra Ayrton Senna e Alain Prost, in Ferrari tra Prost e Nigel Mansell, ma anche qualche sgarbo tra Alonso e Felipe Massa, e via dicendo. Di sicuro, in Ferrari da tanto tempo non si registrava un incidente del genere tra i propri piloti.

Morale: Vettel ha confermato una volta di più di avere un carattere decisamente focoso, mentre Leclerc (e non è la prima volta) sembra cercare la rissa per mettere in difficoltà il compagno di squadra. Salvo poi fare la vittima o scusarsi sentitamente a fine gara, o qualifica (vedi Monza). Una certezza ce l'abbiamo, per Binotto sarà dura gestirli nel 2020...