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6 Dic [0:12]

Verstappen tuona: "Questa non è F1"
Hamilton: "Ha frenato all'improvviso"

Mattia Tremolada - XPB Images

Non poteva esserci un finale di stagione più teso, con i due pretendenti al titolo, Max Verstappen e Lewis Hamilton, che arriveranno ad Abu Dhabi a pari punti, dopo un Gran Premio ricco di colpi di scena in cui entrambi sono finiti a più riprese nel mirino della direzione gara. Verstappen mantiene la testa del campionato, in virtù del maggior numero di successi, 9 contro 8 di Hamilton, ma la sonora sconfitta rimediata a Jeddah potrebbe minare la sua fiducia, storicamente inattaccabile tanto da sfociare in diverse occasioni in arroganza.

Verstappen ovviamente non le ha mandate a dire nel dopo-gara, commentando a caldo: "è stato un GP movimentato, sono successe un sacco di cose che non condivido pienamente, ma è quello che è". Anziché sbollire la tensione, Max ha poi rincarato la dose, aggiungendo polemico: "se non c’è la possibilità di difendersi in pista non è più Formula 1. Non sono neanche troppo sorpreso, dalla direzione gara arrivano sempre decisioni tardive, non è questa la Formula 1 con cui sono cresciuto".



A proposito del contatto avvenuto alla curva 26, Verstappen ha spiegato così il proprio rallentamento in rettilineo, poi giudicato eccessivo dai commissari, che gli hanno comminato altri 10" di penalità: "avevo ricevuto indicazioni di dare la posizione a Lewis e ho rallentato per farlo passare, ma lui non voleva passarmi lì e ci siamo toccati, non so cosa sia successo per il resto. Io guardavo negli specchietti per dargli la posizione, ero fuori traiettoria per farlo passare come mi hanno detto. In Brasile sono stato penalizzato per una manovra di difesa, qui sono stato tamponato e non è successo nulla; sono io che faccio la parte del cattivo ed è vergognoso”.

Hamilton dal canto suo ha risposto per le rime: “è stata una corsa dura, ho dovuto usare la testa e tutta l’esperienza che ho". Anche il 7 volte campione del mondo ha dato la propria versione dei fatti nel tamponamento di curva 26, ammettendo: "non ho capito perché Max abbia rallentato in quel modo, ha frenato all’improvviso in modo anomalo. Poi ho ricevuto un messaggio dal team, per spiegarmi che Verstappen voleva farmi passare. Dopo l’incidente ho controllato e non c’erano danni così ho continuato a spingere. Dal team ho avuto grande spinta, è la nostra mentalità".



"A me nel 2008 a Spa è successa la stessa cosa con Raikkonen - dice Hamilton a proposito della penalizzazione di Verstappen - e ho chiuso 3° a causa della decisione dei commissari. Non credo che tutta questa lotta abbia cambiato il mio modo di correre. È una battaglia dura ma sto andando avanti correndo lealmente, facendo quello che mi è concesso. Ho già detto che è una bella battaglia per lo sport tra me e Max. Dal mio punto di vista devo solo riordinare le idee e continuare a combattere”.