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8 Lug [17:15]

Vettel, prova di forza
Hamilton, che rimonta

Massimo Costa - Photo 4

Vincere a Silverstone per la Ferrari è sempre qualcosa di importante. Perché a pochissimi chilometri dal circuito vi sono le sedi di Mercedes e Red Bull. Silverstone è intesa come la loro tana, anche se in realtà, da quando hanno abolito i test liberi, il tracciato britannico viene utilizzato da tutti soltanto in occasione del Gran Premio o dei test collettivi. Ma l'idea di rompere le uova nel paniere a casa del nemico, piace particolarmente e Vettel non ha resistito nell'affermare in conferenza stampa: "Portiamo a Maranello la bandiera inglese", mentre quando ancora era al volante della sua SF71-H nel giro di rientro, dopo la vittoria, si è lasciato andare: "Abbiamo vinto a casa di Hamilton". Ecco, più che altro questo deve avergli dato un gusto particolare, alzare la coppa del primo classificato davanti alla marea di tifosi (340.000 in tre giorni) del suo primo e unico rivale nella rincorsa al titolo mondiale.

Vettel lo aveva detto già sabato che non era preoccupato per la corsa, che il secondo tempo in qualifica era frutto di un gran giro di Hamilton e di una sua mancanza. Ma erano lì, pronti a giocarsela. Il pilota Mercedes è scattato male dalla pole venendo subito passato da Vettel, poi anche da Valtteri Bottas. Ci ha provato anche Kimi Raikkonen alla curva 3, ma gli è venuta male, arrivando leggermente lungo e urtando Hamilton quel tanto da spedirlo in testacoda. Lewis da ultimo ha compiuto una rimonta che rimarrà negli annali cogliendo la seconda posizione e nel dopo gara non c'è stato alcuna conversazione con Raikkonen, neanche nella press conference. Hamilton, arrabbiatissimo, è convinto che anche se terzo dopo le prime tre curve, avrebbe potuto tranquillamente vincere senza quel colpo ricevuto dal finlandese. Punti di vista.

Ma Vettel era deciso a non cedere il vertice della classifica. Ha guidato benissimo e dopo il secondo pit-stop, effettuato quando è entrata in pista la safety-car, con le gomme soft si sentiva ancora più sicuro. La Mercedes ha impostato la gara su una sola strategia e alla fine si è trovata a gareggiare in difesa. Bottas, pur salito primo per la sosta di Vettel, non ce l'ha fatta a resistere al tedesco che ha compiuto un bellissimo sorpasso ai suoi danni. Le gomme di Bottas hanno poi ceduto e sul traguardo è arrivato solo quarto.

Vettel allunga così a 8 punti il vantaggio in campionato su Hamilton e va detto che entrambi hanno disputato una corsa grandiosa. Come Raikkonen, che dopo l'errore con Hamilton costatogli 10" di penalità, ha attaccato per tutti i 52 giri, ha duellato con Max Verstappen una prima volta (perdendo il confronto per la pronta reazione del pilota Red Bull), poi quando ci ha riprovato lo fatto con una manovra alla... Verstappen tanto che il giovane rivale è finito largo perdendo il ritmo. Bravo Raikkonen dunque, che sta convincendo come a inizio stagione. Meritava più di un quarto posto Bottas, non c'è dubbio, ma la fortuna spesso non lo accompagna.

La Red Bull-Renault ha ottenuto il massimo possibile, la quinta posizione con Daniel Ricciardo dopo il ritiro di Verstappen. Il vincitore di Spielberg, superato da Raikkonen, dopo qualche chilometro si è insabbiato, poi si è ritirato per un problema al pedale del freno. Ricciardo ne ha approfittato dopo essere sempre stato alle spalle del compagno di squadra. Gara notevole per Nico Hulkenberg, sesto con la Renault. Il team di Cyril Abiteboul torna a respirare dopo la brutta trasferta austriaca. Peccato per Carlos Sainz, finito contro le barriere per un incidente con Romain Grosjean. Lo spagnolo ha affiancato all'esterno il pilota Haas, forse ha chiuso un po' troppo e il contatto è stato inevitabile.

Soddisfazione per la Force India-Mercedes, che ha la proprio sede proprio difronte al circuito. Esteban Ocon ha portato a casa un solido settimo posto davanti alla McLaren-Reanult di Fernando Alonso, ottavo come una settimana fa in Austria. Solo due punti per la Haas-Ferrari, e portano la firma di Kevin Magnussen, nono. Le due monoposto americane partivano dalla quarta fila, ma alla curva 3 hanno perso posizioni girando largo per evitare Hamilton in testacoda. E Grosjean ha anche urtato Magnussen. L'ultimo punto è andato a Pierre Gasly che con i denti lo ha strappato nel finale a Sergio Perez. Una piccola soddisfazione per la Toro Rosso-Honda. Male la Sauber-Ferrari con Charles Leclerc ritirato per un pit-stop non perfetto dopo che era in piena zona punti e Marcus Ericsson fuori con violenza alla curva 1.

Domenica 8 luglio 2018, gara

1 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 52 giri 1.27'29"784
2 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 2"264
3 - Kimi Raikkonen (Ferrari) - 3"652
4 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 8"883
5 - Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) - 9"500
6 - Nico Hulkenberg (Renault) - 28"220
7 - Esteban Ocon (Force India-Mercedes) - 29"930
8 - Fernando Alonso (McLaren-Renault) - 31"115
9 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 33"188
10 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 34"129
11 - Sergio Perez (Force India-Mercedes) - 34"708
12 - Stoffel Vandoorne (McLaren-Renault) - 35"774
13 - Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 38"106
14 - Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) - 48"113

Ritirati
Max Verstappen
Carlos Sainz
Romain Grosjean
Marcus Ericsson
Charles Leclerc
Brendon Hartley

Il campionato piloti
1.Vettel 173; 2.Hamilton 161; 3.Raikkonen 116; 4.Ricciardo 106; 5.Bottas 104; 6.Verstappen 93; 7.Hulkenberg 42; 8.Alonso 40; 9.Magnussen 39; 10.Sainz 28; 11.Ocon 25; 12.Perez 23; 13.Gasly 19; 14.Leclerc 13; 15.Grosjean 12; 16.Vandoorne 8; 17.Stroll 4; 18.Ericsson 3; 19.Hartley 1.

Il campionato costruttori
1.Ferrari 287; 2.Mercedes 267; 3.Red Bull-Renault 199; 4.Renault 70; 5.Haas-Ferrari 51; 6.Force India-Mercedes, McLaren Renault 48; 8.Toro Rosso-Honda 20; 9.Sauber-Ferrari 16; 10.Williams-Mercedes 4.