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27 Mag [19:50]

Vettel si accontenta
"Non si poteva fare molto di più"

Alessandro Bucci

Nonostante la buonissima prima fila colta da Sebastian Vettel in qualifica, con il tedesco autore del secondo miglior tempo del Q3 bloccando il cronometro in 1'11''039 (solamente il poleman Ricciardo è sceso sotto il muro dell'1'10''), la Ferrari è uscita dal Principato di Montecarlo dovendo rinviare i sogni di gloria all'anno prossimo. E pensare che, lo scorso anno, il Cavallino Rampante aveva dominato la corsa monegasca con un ritmo infernale sin dalle fasi iniziali, vedendo lo scudiero Raikkonen sacrificarsi per logiche di campionato agevolando l'amico e compagno Vettel.

Seb oggi è partito bene al via, difendendosi dall'attacco di Hamilton (partito non in maniera irresistibile) non riuscendo, tuttavia, ad impensierire il leader Ricciardo. Il tedesco della Ferrari è riuscito ad insidiare l'australiano vittima di problemi tecnici sulla sua RB14, ma a nulla sono valsi i tentativi di avvicinamento. "Oggi ho cercato di avvicinarmi alla macchina di testa, per tentare un attacco, ma è chiaro che se ti avvicini così tanto le gomme ne risentono" ha dichiarato dopo il GP Seb, fermatosi al sedicesimo giro passando dalle hyper soft alle ultra soft. "In alcune curve la potenza non serve, e Ricciardo andava più veloce di noi, riuscendo sempre a mantenere un distacco che io non ho mai potuto davvero colmare" ha chiosato la prima parte del suo intervento il quattro volte iridato.

Vettel, senza peli sulla lingua, ha poi evidenziato le difficoltà incontrate dalla Ferrari nei confronti della Red Bull sul tracciato del Principato: "Ricciardo teneva il suo passo e penso che forse, se non avesse avuto problemi, per noi sarebbe stato peggio. Purtroppo non c’erano molte possibilità di fare diversamente. Penso che facessimo fatica a far funzionare bene le gomme". Anche la VSC e un Stoffel Vandoorne non particolarmente collaborativo hanno complicato le cose alla Rossa di Maranello: "Poi, quando c’è stata la Virtual Safety Car, ho trovato davanti una McLaren che usciva dai box e ha impiegato molto tempo, mentre io non riuscivo a rimettere le mie gomme in temperatura. Credo che questo sia stato il problema principale, che mi ha fatto perdere diversi secondi. Mi c’è voluto un giro e mezzo per riprendere il ritmo e, a quel punto, era troppo tardi".

Gara certamete non esaltante per il compagno di squadra Kimi Raikkonen, transitato al traguardo in quarta posizione (piazza dalla quale era partito) con una gara decisamente anonima. È stato lo stesso Iceman a descrivere la sua corsa monegasca, con il tipico stile che lo ha sempre contraddistinto: "Oggi in gara non è successo niente. È stata una corsa piuttosto noiosa. Sappiamo che su questa pista, dopo che tutti si sono fermati ai box, chiunque sia davanti fa il ritmo: e non importa se è quattro secondi al giro più lento, non c’è modo di passare, a meno che qualcuno non commetta un grosso errore, o non vada in crisi di pneumatici. Si finisce col mettersi in fila per tutta la gara".

Il Campione del Mondo 2007, fermatosi ai box il giro successivo al numero 5 optando per la medesima strategia, ha posto attenzione alla questione-gomme sul tracciato di Monaco: "Con la gestione delle gomme, non ho avuto problemi, anzi erano piuttosto buone: solo un po’ di graining con il primo set, per il resto sono andate bene. Avere Bottas dietro non mi ha mai preoccupato, avevamo il passo per avvicinarci anche alla macchina davanti, ma senza poterla passare. Per tutta la gara abbiamo fatto il massimo, ma non siamo riusciti a sfruttare la nostra velocità. E’ chiaro che il quarto posto ci va stretto ma, come sempre, cerchiamo di imparare da ogni gara".