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17 Ott [14:14]

La Hitech "diventa" cinese
con l'imprenditore Liu Guo Cai

Hitech ha confermato che un nuovo investitore ha assunto una posizione azionaria in Hitech Grand Prix Limited, HiDAT Limited e Hitech Global Holdings Limited. Nella decima stagione agonistica, l'operazione di Liu Guo Cai segna l'inizio di un nuovo capitolo, accelerando la crescita a lungo termine di Hitech e supportandone l'ulteriore espansione in nuovi campionati. Per diversi anni, la squadra ha avuto il supporto importante di Dmitry Mazepin, oligarca russo.

Oliver Oakes, che per un breve periodo ha ricoperto il ruolo di team principal della Alpine F1, continuerà a guidare l'attività e rimarrà team principal Hitech, garantendo continuità di leadership e direzione. Con il sostegno del suo nuovo azionista, Hitech è pronta ad ampliare la propria presenza sulla scena internazionale del motorsport e a realizzare le proprie ambizioni per il prossimo decennio e oltre.

Le principali partecipazioni di Liu riguardano prevalentemente il settore chimico. Le attività di Liu in Cina rappresenteranno un punto focale per il supporto dei talenti cinesi emergenti e la crescita del motorsport nel Paese, con piani per una futura presenza di Hitech nella regione nei prossimi anni.

Oliver Oakes, Team Principal, Hitech Grand Prix Limited:
"Mentre Hitech si avvicina alla conclusione di una decima stagione di successi nelle corse, questa transizione rappresenta sia stabilità che slancio in avanti. L'investimento di Liu fornisce le risorse e il supporto strategico per realizzare le nostre ambizioni per il prossimo decennio, mantenendo al contempo i valori, la tradizione e la cultura che ci hanno caratterizzato negli ultimi dieci anni."

Liu Guo Cai:
"Sono lieto di unire le forze con Oliver in questa fase significativa della crescita e dello sviluppo di Hitech e non vedo l'ora di collaborare con lui negli anni a venire. Le solide fondamenta, la reputazione e le prestazioni dell'azienda dentro e fuori dalla pista, nel suo primo decennio, offrono un'eccellente piattaforma per una crescita a lungo termine e un'ulteriore espansione in nuove categorie del motorsport."
 

21 Set [10:15]

Baku – Gara 2
Crawford si rilancia per il titolo

Luca Basso – XPB Images

Il weekend di Baku della Formula 2 si chiude con una perentoria vittoria di Jak Crawford. Lo statunitense era partito male dalla pole position, superato dagli italiani Leonardo Fornaroli e Gabriele Minì, ma dopo il passaggio agli pneumatici soft è riuscito a riprendere il comando, difendendosi egregiamente negli ultimi giri da un velocissimo Joshua Dürksen (AIX) fino alla bandiera a scacchi.

Con questo successo e con il quarto posto di ieri, Crawford rilancia la sua corsa al titolo dopo il doppio zero del precedente round di Monza. Ma in tutto questo ha avuto un ruolo cruciale la prova di Fornaroli: la sua corsa è stata compromessa dall’ingresso della safety-car dopo poche tornate – a causa dell’incidente di Martinius Stenshorne (Trident) – e, dopo il valzer dei pit-stop, ha perso la leadership.

Fornaroli è così scivolato quarto, venendo sfilato successivamente anche da Alex Dunne, che lo ha sorpassato con una manovra da manuale. Il pilota Invicta è rimasto in scia all’irlandese, ma in curva 1 ha frenato troppo tardi, tamponando l’irlandese di Rodin e facendogli perdere diverse posizioni. Per questo episodio, ha ricevuto una penalità di 10”, che lo ha retrocesso dal terzo posto finale al quinto.

Ciononostante, Fornaroli è rimasto leader del campionato, anche grazie ai risultati ottenuti dagli altri contendenti al titolo. Dunne, dopo il contatto, sembrava potesse recuperare terreno, ma due “lunghi” alla curva 15 nei passaggi finali hanno compromesso definitivamente la sua gara. Luke Browning (Hitech) è partito malissimo al via e, poco dopo, ha subito dei danni in un contatto con Dürksen: il britannico ha chiuso con un giro di ritardo. Richard Verschoor (MP Motorsport), invece, non è andato oltre la nona posizione.

Tornando alla classifica della corsa, Dürksen ha raccolto un altro solido podio per AIX, il terzo dopo i due di Monza, recuperando addirittura dalla 15esima casella di partenza. Dino Beganovic (Hitech), vincitore della sprint race, ha chiuso terzo, davanti a Gabriele Minì (Prema), quarto dopo essere stato al comando dopo i pit-stop e meno efficace con le gomme a banda rossa.

Il duo Campos, Pepe Martí e Arvid Lindblad, ha centrato la sesta e la settima piazza, davanti a Rafael Villagómez (Van Amersfoort). Sebastián Montoya (Prema) ha chiuso decimo, penalizzato anche lui dalla sosta. Gran peccato, infine, per Stenshorne, autore di un notevole avvio che lo aveva portato fino al quarto posto, prima di finire contro le barriere nel tentativo di superare Martí.

Aggiornamento: Martí è stato penalizzato di 10", essendo stato considerato colpevole nell'incidente che ha messo fuorigioco Stenshorne. Secondo la direzione gara, il britannico era davanti allo spagnolo al transitare della curva, ma quest'ultimo ha spinto il rivale all'esterno e, di fatto, contro le barriere. Martí retrocede da sesto a 11esimo. Anche Cian Shield (AIX) ha subito 10" sul tempo finale, reo di non aver rallentato a sufficienza in regime di bandiere gialle.

Domenica 21 settembre 2025, gara 2

1 – Jak Crawford – DAMS – 29 giri in 1:00:40.563
2 – Joshua Dürksen – AIX – 0"216
3 – Dino Beganovic – Hitech – 5"371
4 – Gabriele Minì – Prema – 10"811
5 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 11"703
6 – Arvid Lindblad – Campos – 13"970
7 – Rafael Villagómez – Van Amersfoort – 17"175
8 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 20"014
9 – Sebastián Montoya – Prema – 20"950
10 – Ritomo Miyata – ART – 21"351
11 – Pepe Martí – Campos – 23"145 *
12 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 23"165
13 – Roman Staněk – Invicta – 26"015
14 – John Bennett – Van Amersfoort – 28"637
15 – Victor Martins – ART – 32"951
16 – Amaury Cordeel – Rodin – 52"403
17 – Laurens van Hoepen – Trident – 1'04"205
18 – Cian Shields – AIX – 1'34"378 *
19 – Luke Browning – Hitech – 1 giro
20 – Kush Maini – DAMS – 2 giri

* 10" di penalità

Ritirati
Alex Dunne – Rodin
Martinius Stenshorne – Trident

Il campionato
1. Fornaroli 188 punti; 2. Crawford 169; 3. Browning 161; 4. Verschoor 151; 5. Dunne 130; 6. Martí 112; 7. Lindblad 109; 8. Beganovic 96; 9. Staněk 81; 10. Montoya 76; 11. Martins 70; 12. Dürksen 66; 13. Minì 57; 14. Villagómez 29; 15. Maini, Miyata 26; 17. Goethe 23; 18. Cordeel 3; 19. Meguetounif 2; 20. Bennett 1; 21. Esterson, Shields, van Hoepen, Stenshorne 0.

20 Set [13:16]

Baku – Gara 1
Prima vittoria di Beganovic
Doppietta Hitech con Browning

Luca Basso

Era arrivato più volte vicino alla sua prima vittoria in Formula 2, ma per un motivo o per un altro Dino Beganovic non era mai riuscito a concretizzare. Oggi, però, lo svedese ha finalmente sfatato il tabù, conquistando il successo nella sprint race di Baku. Partito dalla prima fila, Beganovic ha approfittato del passo falso al via del poleman Rafael Villagómez, prendendo il comando e amministrando la gara con grande lucidità fino alla bandiera a scacchi.

Alle sue spalle, Luke Browning ha messo in scena una solida rimonta: scattato dalla sesta posizione, il britannico ha chiuso secondo, completando una bella doppietta per il team Hitech. A salire sul terzo gradino del podio è stato Alex Dunne (Rodin), che porta a casa punti importanti per il campionato nonostante un piccolo errore nella seconda ripartenza, quando ha bloccato le ruote alla prima curva, lasciando sfilare Browning.

Gara consistente anche per Jak Crawford (DAMS), partito decimo e quarto al traguardo. Dietro allo statunitense – che domani scatterà dalla pole position, si è classificato Leonardo Fornaroli (Invicta), autore di un bel sorpasso negli ultimi giri ai danni di Gabriele Minì (Prema), che aveva inizialmente lottato per le prime posizioni. Tra il piacentino, quinto, e il palermitano, settimo, si è piazzato un rinato Richard Verschoor (MP Motorsport), dopo la qualifica opaca di ieri. L’ultimo punto disponibile è andato a Victor Martins (ART), con nono Joshua Dürksen (AIX) e decimo Arvid Lindblad (Campos).

La gara è stata movimentata da due interventi della safety car. Il primo è stato causato dal contatto multiplo alla prima curva che ha messo fuori gioco Villagómez e, successivamente, Pepe Martí (Campos) per i danni subiti, oltre a coinvolgere Martinius Stenshorne (Trident). Dopo poche curve, sono finiti in testacoda Lindblad, riuscito però a ripartire, e Oliver Goethe (MP Motorsport), costretto al ritiro: entrambi sono stati urtati al posteriore, rispettivamente da Ritomo Miyata (ART) e da John Bennett (Van Amersfoort).

La seconda neutralizzazione è arrivata pochi giri più tardi per lo stop di Stenshorne, rimasto fermo in pista con il motore in panne. Lo stesso problema tecnico ha tradito anche Sebastián Montoya (Prema), che fino a quel momento occupava stabilmente la seconda posizione: un'altra conferma delle criticità, in termini di affidabilità, dei propulsori Mecachrome. Ritirato, infine, anche Kush Maini (DAMS).

Aggiornamento: due penalità sono state commissionate nel post-gara. Laurens van Hoepen (Trident) è stato penalizzato di 10", considerato colpevole nell'incidente con Miyata e Lindblad al primo giro; ciò nonostante rimane 17esimo. Maini, invece, ha ricevuto 5" per il contatto con Amaury Cordeel, ma dato che non ha terminato la corsa verrà retrocesso di tre posizioni sulla griglia della feature race di domani.

Sabato 20 settembre 2025, gara 1

1 – Dino Beganovic – Hitech – 21 giri in 48'46"810
2 – Luke Browning – Hitech – 6"281
3 – Alex Dunne – Rodin – 7"309
4 – Jak Crawford – DAMS – 7"702
5 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 11"513
6 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 12"390
7 – Gabriele Minì – Prema – 12"468
8 – Victor Martins – ART – 12"704
9 – Joshua Dürksen – AIX – 13"339
10 – Arvid Lindblad – Campos – 13"818
11 – Roman Staněk – Invicta – 14"334
12 – Ritomo Miyata – ART – 15"362
13 – John Bennett – Van Amersfoort – 17"979
14 – Cian Shields – AIX – 32"174
15 – Sebastián Montoya – Prema – 40"505
16 – Amaury Cordeel – Rodin – 1'01"111
17 – Laurens van Hoepen – Trident – 1'29"844 *

*10" di penalità

Ritirati
Martinius Stenshorne – Trident
Kush Maini – DAMS **
Josep Martí – Campos
Rafael Villagómez – Van Amersfoort
Oliver Goethe – MP Motorsport

** 3 posizioni di penalità in griglia per gara 2

Il campionato
1. Fornaroli 178 punti; 2. Browning 161; 3. Verschoor 147; 4. Crawford 142; 5. Dunne 130; 6. Martí 112; 7. Lindblad 101; 8. Beganovic, Staněk 81; 10. Montoya 74; 11. Martins 70; 12. Dürksen 47; 13. Minì 45; 14. Maini 26; 15. Miyata 25; 16. Villagómez, Goethe 23; 18. Cordeel 3; 19. Meguetounif 2; 20. Bennett 1; 21. Esterson, Shields, van Hoepen, Stenshorne 0.

19 Set [17:54]

Penalità a Baku dopo la qualifica
Ecco come cambia la classifica

Luca Basso

Sono state numerose le penalità assegnate a Baku dalla direzione gara al termine della qualifica della Formula 2. Roman Stanek (Invicta), protagonista di una manovra pericolosa nei minuti finali della sessione, e che ha messo fuorigioco se stesso e un incolpevole John Bennett (Van Amersfoort). Il ceco, oltre a perdere il proprio giro più veloce fatto registrare per aver causato la bandiera rossa, dovrà scontare cinque posizioni in griglia in entrambe le gare.

Ad Amaury Cordeel (Rodin) e Victor Martins (ART), sempre per aver provocato la sospensione momentanea delle prove cronometrate, è stato cancellato il miglior tentativo personale. Il belga partirà comunque ultimo, mentre il francese è passato dal quarto posto al 13esimo.

A beneficiare di tutti questi cambiamenti, sono sicuramente Alex Dunne (Rodin), passato da quinto a quarto, e la coppia formata da Dino Beganovic (Hitech) e Rafael Villagómez (Van Amersfoort), promossa in top-10 e in prima fila per la sprint race con griglia invertita.

Infine, anche Joshua Dürksen è finito sotto la lente d’ingrandimento per non essere rientrato in maniera sicura in pista. Lo ha fatto mentre arrivava Laurens Van Hoepen (Trident), impegnato nel suo giro lanciato. Tuttavia, dato che l’episodio è avvenuto in un tratto di circuito con bandiere gialle esposte, è stata applicata una penalità di una posizione anziché le tre standard.

Venerdì 19 settembre 2025, qualifica

1 – Jak Crawford – DAMS – 1'54"791 – 9 giri
2 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 1'54"810 – 10
3 – Gabriele Minì – Prema – 1'55"190 – 9
4 – Alex Dunne – Rodin – 1'55"569 – 9
5 – Luke Browning – Hitech – 1'55"569 – 9
6 – Pepe Martí – Campos – 1'55"576 – 10
7 – Sebastián Montoya – Prema – 1'55"809 – 9
8 – Martinius Stenshorne – Trident – 1'55"638 – 9
9 – Dino Beganović – Hitech – 1'55"919 – 9
10 – Rafael Villagómez – Van Amersfoort – 1'55"932 – 10
11 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 1'55"983 – 9
12 – Roman Staněk – Invicta – 1'55"985 – 9 *
13 – Victor Martins – ART – 1'56"178 – 8 **
14 – Joshua Dürksen – AIX – 1'56"191 – 10 ***
15 – John Bennett – Van Amersfoort – 1'56"354 – 10
16 – Kush Maini – DAMS – 1'56"490 – 9
17 – Arvid Lindblad – Campos – 1'56"627 – 9
18 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 1'56"686 – 9
19 – Ritomo Miyata – ART – 1'57"166 – 9
20 – Laurens van Hoepen – Trident – 1'57"304 – 9
21 – Cian Shields – AIX – 1'57"650 – 10
22 – Amaury Cordeel – Rodin – Senza tempo – 2 **

* Miglior tempo cancellato e cinque posizioni da scontare in entrambe le gare
** Miglior tempo cancellato
*** Una posizione di penalità

19 Set [13:08]

Baku – Qualifica
Crawford favorito dalle rosse
Fornaroli e Minì inseguono

Luca Basso – XPB Images

Un ottimo giro in 1'54”791 e un pizzico di fortuna hanno permesso a Jak Crawford di ottenere il miglior tempo nella qualifica della Formula 2 a Baku. Lo statunitense, tornato per la prima volta in pole position dopo Jeddah, ha battuto Leonardo Fornaroli per soli 0”019: il piacentino di Invicta aveva inizialmente fatto registrare un 1’55”191, ma proseguendo il proprio stint è riuscito a migliorare notevolmente. Ottimo lavoro anche per Gabriele Minì, terzo con Prema e a suo agio sul circuito cittadino azero.



Tuttavia, bisogna parlare di quanto accaduto nelle fasi finali della qualifica. Crawford era provvisoriamente testa prima dell’ultima tornata di tentativi, quando Victor Martins (ART) ha impattato violentemente contro le barriere di curva 3. Dopo la lunga sospensione, dovuta per permettere agli addetti di ripristinare le protezioni e rimuovere la monoposto del francese, la sessione è ripresa, per terminare dopo pochi minuti a causa di Roman Stanek (Virtuosi), arrivato lungo in curva 1 e rientrato precipitosamente senza accorgersi del sopraggiungere di John Bennett (Van Amersfoort), colpito così dal ceco.



La bandiera rossa ha quindi sancito la fine delle prove, premiando coloro che sono stati fin da subito veloci. Di sicuro ha penalizzato Alex Dunne, che aveva fatto registrare il record del primo settore e tra i favoriti per la pole position dopo il primo posto raccolto nelle libere di questa mattina. L’irlandese – che aveva anche danneggiato lo sterzo a metà delle prove cronometrate, poi riparato dal team Rodin – si è classificato quinto, alle spalle di Martins, quarto.

Luke Browning è sesto con Hitech, seguito da Pepe Marti (Campos), settimo. Bella prova per il debuttante Martinius Stenshorne con Trident, ottavo, che si è posizionato davanti a Stanek, nono, e Sebastian Montoya (Prema), decimo. Nonostante il buon ritmo di stamane, Dino Beganovic ha faticato notevolmente ed è stato protagonista anche di un testacoda inizialmente: lo svedese di Hitech si è fermato all’11esimo posto.

Prestazione da dimenticare per Richard Verschoor (MP Motorsport), andato non oltre la 13esima posizione. Peggio è andata ad Arvid Lindblad, 17esimo. Infine, anche Amaury Cordeel si è incidentato con la vettura di Rodin nelle fasi iniziali.
 
Venerdì 19 settembre 2025, qualifica

1 – Jak Crawford – DAMS – 1'54"791 – 9 giri
2 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 1'54"810 – 10
3 – Gabriele Minì – Prema – 1'55"190 – 9
4 – Victor Martins – ART – 1'55"395 – 8
5 – Alex Dunne – Rodin – 1'55"569 – 9
6 – Luke Browning – Hitech – 1'55"569 – 9
7 – Pepe Martí – Campos – 1'55"576 – 10
8 – Martinius Stenshorne– Trident – 1'55"638 – 9
9 – Roman Staněk – Invicta – 1'55"676 – 9
10 – Sebastián Montoya – Prema – 1'55"809 – 9
11 – Dino Beganović – Hitech – 1'55"919 – 9
12 – Rafael Villagómez – Van Amersfoort – 1'55"932 – 10
13 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 1'55"983 – 9
14 – Joshua Dürksen – AIX – 1'56"191 – 10
15 – John Bennett – Van Amersfoort – 1'56"195 – 9
16 – Kush Maini – DAMS – 1'56"490 – 9
17 – Arvid Lindblad – Campos – 1'56"627 – 9
18 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 1'56"686 – 9
19 – Ritomo Miyata – ART – 1'57"166 – 9
20 – Laurens van Hoepen – Trident – 1'57"304 – 9
21 – Cian Shields – AIX – 1'57"650 – 10
22 – Amaury Cordeel – Rodin – 2'38"791 – 2

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