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17 Nov 2020 [14:32]

Vettel, doppi applausi in Turchia:
per il podio e per l'essere gentiluomo

Jacopo Rubino

"Ci sono gare particolari, nelle quali tutto può succedere". E ci voleva davvero una gara così, per Sebastian Vettel. Ora una difficile stagione 2020 ha un senso, rendendo meno amaro il momento in cui, fra un mese, la sua strada e quella della Ferrari si divideranno. A Istanbul il tedesco ha confezionato la sua miglior prova dell'anno, forse una delle più belle in carriera, anche a livello di significato. La terza posizione arpionata in extremis, approfittando dell'errore compiuto dal compagno Charles Leclerc, è stata la ciliegina sulla torta di una domenica in cui aveva fatto comunque capire subito di essere sugli scudi.

Undicesimo in griglia, al primo giro era già quarto, poi è diventato addirittura terzo sfilando Lewis Hamilton. "È stato incredibile, sono riuscito a scattare bene e con le gomme da bagnato estremo avevo un ottimo grip", ha raccontato Vettel. "Quando siamo passati alle intermedie ho fatto più fatica, non sono del tutto soddisfatto, ma avere meno acqua in pista credo ci abbia aiutato. Nel finale sono riuscito ad essere molto veloce, ho raggiunto Charles (Leclerc, ndr) e Perez che stavano duellando, mi sono infilato e per poco non riuscivo anche a prendermi il secondo posto".

Seb non saliva sul podio da oltre un anno, dal GP del Messico 2019, ma ripensando allo scorso campionato la sua prestazione ha ricordato di più quella a Hockenheim. Come allora, quello in Turchia è stato un Gran Premio pazzo, dalle condizioni di grip al limite, in cui il quattro volte iridato ha saputo però esaltarsi tirando fuori esperienza, concentrazione e un talento che, evidentemente, non è svanito. Anche chi lo ha criticato negli ultimi due anni, magari giustamente, non può non applaudire questo risultato.

Da applausi, senza dubbio, è l'umanità che Vettel continua a mostrare. Ha voluto essere il primo a complimentarsi in parco chiuso con Lewis Hamilton, fresco vincitore della corsa e del settimo Mondiale, raggiungendo Michael Schumacher che di Vettel è stato idolo e punto di riferimento. "Ha fatto la storia", ha riconosciuto all'avversario. "Ha guidato una gara fantastica, è il suo giorno". La loro stretta di mano è stata uno splendido momento di sport, sincero, fra i due piloti più vincenti dell'ultimo decennio e antagonisti nel 2017 e 2018. Non meno belle le parole spese per il compagno Leclerc. Il monegasco, via radio, era estremamente deluso con se stesso per l'errore compiuto, ma Vettel ha voluto consolarlo: "Per me è la più grande stella del futuro, anche superiore a Verstappen. Fra dieci anni non avere questo podio non gli farà alcuna differenza". Un vero gentiluomo, senza di lui la Formula 1 del 2021 sarebbe stata più vuota. Ma lo vedremo in Aston Martin.
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