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20 Set [8:14]

Ore 8.00 - Problemi per la Toyota #7
L'esemplare gemello solo al comando

Marco Cortesi - Foto XPB

Toyota al comando nella mattina di Le Mans, ma con la prima Rebellion in piena rincorsa. Si tratta della vettura numero 8, che in serata era stata rallentata da un problema tecnico e una foratura. La vettura condotta al momento da Sebastien Buemi ha preso il comando quando la un problema a un collettore di scarico ha spedito l'esemplare gemello sotto di svariati giri. Al secondo posto c'è ora la Rebellion numero 2 guidata da Bruno Senna e staccata di 3 giri davanti all'esemplare gemello condotto da Nathanael Berthon. A seguire, Mike Conway spinge con 6 giri di distacco e tempi non troppo più veloci rispetto alle vetture svizzere realizzate dall'Oreca.

Situazione simile in LMP2, con lo United Autosports al comando ma con una sola vettura in vetta. L'esemplare numero 32 ha riportato infatti una perdita d'olio, dopo avere battagliato con l'Oreca gemella. Al Momento, Paul di Resta ha un buon vantaggio sulla prima vettura del team Jota di Jamin-Canal-Vaxiviere e sul team G-Drive di Rusinov-Vergne-Jensen. Da segnalare sempre in LMP2 la squalifica della vettura del DC Racing che aveva condotto per ampi tratti. Rimasto fermo in pista per un problema elettrico, Gabriel Aubry ha ricevuto dall'esterno una nuova batteria  per poter tornare ai box portando alla decisione dei commissari.

Tesissima la situazione in GTE-Pro con al comando l'Aston Martin numero 22 di Harry Tincknell al volante seguito dalla Ferrari numero 51 di Pier Guidi-Calado-Serra. Poi, ancora Aston-Ferrari con l'esemplare 71 dell'AF corse che ha perso oltre 10 minuti per una foratura. Continua la deprimente avventura della Porsche, con entrambe le vetture che hanno sofferto problemi al servosterzo.

In GTE-Am, battaglia a quattro al momento con l'Aston Martin TF Sport quasi sul passo della categoria superiore e al comando. La Ferrari di Perrodo-Collard-Nielsen, con il veloce francese al volante, ha preso il secondo posto sulla Porsche Proton di Ried, Pera e Campbell e davanti anche 911 Project1 di Perfetti-Ter Voorde-Cairoli, con entrambe le vetture di Stoccarda in mano ai piloti Am. Tolta di mezzo per la lotta decisiva l'Aston Martin di Gunn, Dalla Lana e Farfus con un problema a una sospensione.