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12 Lug 2021 [16:33]

A Silverstone prima gara sprint:
l'esperimento della F1 funzionerà?

Jacopo Rubino - XPB Images

Ci siamo quasi: si avvicina il Gran Premio di Gran Bretagna e sabato in Formula 1 si disputerà la prima gara sprint della storia, per stabilire la griglia di partenza della domenica. Nome ufficiale "Sprint Qualifying", prudente, perché in Liberty Media non vogliono togliere prestigio alla corsa vera e propria. Non a caso, non ci sarà un podio dedicato. L'esperimento, comunque, è coraggioso e dal 1950 rappresenta forse la modifica più radicale di sempre nella composizione dei weekend. I tradizionalisti non hanno gradito. L'obiettivo dichiarato? Far sì che diventi qualcosa di stabile per il futuro, seppur da usare con parsimonia, ma la FIA è già pronta a modifiche se il primo tentativo di quest'anno non dovesse funzionare. Quelli successivi sono in programma a Monza e a Interlagos, sempre che la trasferta brasiliana non venga cancellata causa COVID-19.

Fra i piloti, in generale, c'è curiosità e apertura alla novità. Lewis Hamilton, che a Silverstone sarà l'idolo di casa, ed è soprattutto il recordman di pole-position nella storia, non prevede però fuochi d'artificio: "Speriamo ci siano un po' di sorpassi, ma probabilmente non sarà molto emozionante". Il campione in carica si attende trenini di monoposto incolonnate. E dire che la F1 ha spinto forte su questo format proprio per avere fine settimana più animati e con più sorprese. Anche mettendo pepe al venerdì, in cui si svolgerà la qualifica tradizionale (con Q1, Q2 e Q3) per determinare però lo schieramento della manche breve.

"Abbiamo bisogno di coinvolgere i fans e assicurarci che abbiano una gara di cui essere eccitati. Credo andrà così, ma non lo sapremo fino a che non si farà", ha commentato il responsabile sportivo Ross Brawn a Channel 4, in occasione del GP d'Austria, ammettendo: "Sono nervoso". Del resto è stato proprio Brawn uno dei principali fautori del progetto.

Nella qualifica sarà obbligatorio l'utilizzo della mescola più morbida, libertà di scelta invece nella Sprint Qualifying, ma niente pit-stop: la distanza regolamentare è di 100 km, un terzo del Gran Premio ufficiale, che a Silverstone corrisponderanno a 17 giri. Le squadre dovranno approcciare in modo diverso la preparazione del fine settimana, con soli due turni di prove libere invece dei tre consueti (uno al venerdì, uno al sabato), una diversa allocazione dei pneumatici e un regime di parco chiuso anticipato.

Senza dimenticare che in palio ci saranno punti aggiuntivi: 3 al primo che taglierà il traguardo, 2 al secondo, 1 al terzo. Poco, ma anche questo può incidere nella lotta al titolo fra Red Bull e Mercedes. Ci saranno inoltre più rischi di incidenti, specialmente in partenza, e di problemi tecnici. Gunther Steiner, team principal della "cenerentola" Haas, ha già avvertito i suoi alfieri Mick Schumacher e Nikita Mazepin di "stare lontano dai guai e tenere la macchina in pista". Ma la prudenza è un lusso che i big forse non potranno permettersi. L'approccio mira comunque a premiare i concorrenti più competitivi, senza forzature artificiose.

Al Gran Premio di Gran Bretagna anche gli orari delle sessioni saranno un po' diversi dal solito: al venerdì si inizierà alle 15:30 italiane con le Libere 1, e la qualifica classifica alle 19. Alle 13 di sabato il via delle Libere 2 e alle 17:30 quello della Sprint Qualifying, mentre la gara completa scatterà alle 16:00 di domenica. Dopodiché, avremo cominciato a capire l'efficacia di questo esperimento.
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