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31 Lug 2025 [11:20]

Albon e Williams in crescita
Sainz, come Hamilton, in difficoltà

Massimo Costa - XPB Images

Otto a sei per Alexander Albon nei confronti di Carlos Sainz, questo il resoconto dei piloti Williams in zona punti e anche in qualifica. Sembrano vicini nelle prestazioni, ma in realtà c’è una bella differenza. Perché Albon vanta (tra quegli otto piazzamenti) tre quinti posti e un sesto, quello di domenica scorsa a Spa, mentre Carlos Sainz meglio dell’ottava posizione ottenuta in due occasioni, non ha mai fatto. E il confronto è ancora più impietoso se guardiamo alla classifica a punti dove Albon ne conta 54 e Sainz appena 16.

Dunque, cosa sta accadendo nel team Williams? Alexander fino allo scorso anno non godeva di grande considerazione anche perché, dopo il facile confronto con Logan Sargeant, l’arrivo di Franco Colapinto lo aveva messo non poco in difficoltà. Poi, accade che ora l’argentino passato in Alpine non ne azzecca una mentre Albon, con un compagno scomodo quale è Sainz, veleggia spesso nelle zone nobili delle classifiche, ed è concreto come mai prima.

Il team principal James Vowles, in realtà, ha sempre tenuto in grande considerazione Albon, nel team dal 2022 dopo essere stato scartato dalla Red Bull ed aver vissuto un anno, il 2021, nel DTM con la Ferrari di AF Corse, dove aveva anche perso il confronto con il compagno di squadra Liam Lawson, sì proprio il neozelandese della Racing Bulls. Se Albon ha quindi ingranato piuttosto bene in queste prime 13 gare, Sainz fatica più del previsto. L’approdo da un top team quale è la Ferrari a una squadra di medio livello, ma ben intenzionata a crescere, sembra averlo confuso. E curiosamente, anche chi ha preso il suo sedile a Maranello, leggi Lewis Hamilton, sta vivendo, seppur con risultati diversi, le stesse difficoltà di ambientamento.



A Spa, Sainz si era ben distinto nella qualifica Sprint risultando sesto, stesso piazzamento della gara Sprint. Ma nella qualifica ufficiale, è crollato risultando 15esimo mentre Albon veleggiava in quinta piazza. Una considerevole discrepanza. Sainz e il team, hanno poi deciso di partire per il Gran Premio dalla pit-lane, ritirando quindi la FW47 dal parco chiuso per modificare il set-up in vista della pioggia. Ma in realtà, le cose non sono affatto migliorate con Sainz sempre relegato nelle retrovie perché la pista si è asciugata in fretta ed è scesa la notte sul Gran Premio dell’ex ferrarista, 18esimo al traguardo con tanta tristezza e anche un pit-stop non perfetto.

Al contrario, Albon ha disputato una “garona”. Soltanto George Russell lo ha superato, poi ha tenuto sempre la sesta posizione e nel finale ha reagito da campione all’avvicinarsi costante di Lewis Hamilton. Prima del via, Albon confidava che non nascondeva il sogno di poter puntare al podio (che non vede dal 2020 quando con la Red Bull ci era salito due volte, sul terzo gradino) riferendosi al terzo posto di Nico Hulkenberg a Silverstone.

Non è andata propriamente così, ma il suo risultato finale di Spa vale certamente parecchio. Intanto perché lo conferma all’ottavo posto nella classifica generale avvicinandolo ad Andrea Kimi Antonelli, è a nove lunghezze, e poi perché permette alla Williams di tenersi ben stretta la quinta posizione nella classifica costruttori certamente grazie anche ai punti della Sprint portati da Sainz.



A Spa, la Williams ha presentato un pacchetto di sviluppi importanti, incentrati su un nuovo profilo per il fondo, con modifiche alle paratie laterali e un design più complesso per le ali: "Le geometrie riviste delle paratie laterali ridistribuiscono l'equilibrio del carico attraverso i canali delle stesse. Questo aumenta il carico aerodinamico", ha spiegato il team, che ha anche rivisto l’ingresso delle fiancate aumentando le prestazioni aerodinamiche senza sacrificare il raffreddamento del propulsore.

Vowles non può dirsi che soddisfatto del fine settimana belga: “Le condizioni erano difficili per tutti, Alex non ha sbagliato nulla ed è stato sempre molto concentrato. Abbiamo fatto un buon pit-stop e adottato un'ottima strategia, aiutandolo a mantenere la sesta posizione, nonostante abbia dovuto difendersi da Lewis per gran parte della gara. Nel caso di Carlos, abbiamo scommesso che la gara sarebbe rimasta sul bagnato più a lungo. Come molti altri team, abbiamo montato un'ala posteriore leggermente più grande, ma alla fine, abbiamo percorso solo una decina di giri in quelle condizioni di bagnato, e l'assetto della vettura è decisamente più lento sull'asciutto. Quindi non ha pagato".

"Ma, partendo dalla ottava fila dove, è stata una scelta sensata cercare di offrire a Carlos una e opportunità in gara. Guardando al futuro, però, sono incoraggiato dal fatto che questo nuovo pacchetto di sviluppi stia funzionando”. Al settimo cielo Albon: “Sono riuscito a tenere dietro Hamilton, che non è mai facile. Ho faticato un po' sotto la pioggia ed ho perso la posizione a favore di Russell, poi ci siamo sistemati e siamo riusciti a mantenere la posizione e a concludere in bellezza. Era importante non commettere errori con Lewis alle spalle, ma credo che il suo carico aerodinamico abbia giocato a nostro favore. Come squadra abbiamo fatto un ottimo lavoro, perché non è facile battere i top team, quindi è bello vedere che il nostro pacchetto funziona bene”.
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